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Non solo Roma - Puntata di Mercoledì 26 Giugno 2024
Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Mercoledì 26 Giugno 2024
Lavoro, contrasto al "dumping contrattuale" e nuove sfide future: a che punto siamo?
Ospite in collegamento: Matteo Nevi - Direttore Generale di Assosistema Confindustria
Lo scorso 19 giugno, Assosistema Confindustria, insieme a Filctem/Cgil, Femca/Cisl, Uiltec/Uil e l’Ispettorato del lavoro, ha annunciato la partenza del progetto Legalità: tutto nato in occasione dell’Assemblea pubblica dell’Associazione dal titolo: “Il futuro
del lavoro e le competenze di domani: legalità e welfare come valori per le nuove generazioni”.
L’ Osservatorio della Legalità è stato redatto dall’Ente Bilaterale (EBLI costituito da Assosistema e le 3 sigle Sindacali con finalità formative e di osservatorio sul settore) e consiste in un’analisi approfondita di un settore specifico, quello delle lavanderie industriali e delle centrali di sterilizzazione che permette di individuare alcuni elementi di alert che i funzionari dell’Ispettorato del lavoro potranno attenzionare nel caso di controllo ispettivo.
Le lavanderie industriali rappresentano una fetta dell’economia italiana pari a 1,9 miliardi di euro di fatturato, per un totale di circa 1.191 aziende (dato Cerved) e 25.000 lavoratori, compresi gli stagionali. Gli occupati appartengono quasi esclusivamente alla categoria dei dipendenti (circa il 93%). Il settore inoltre è caratterizzato da una presenza femminile particolarmente elevata. Sul totale degli addetti, le donne rappresentano circa il 65%.
Dall'Assemblea è emerso anche un fattore molto importante: il mercato del lavoro sta cambiando, ci aspettano nuove sfide: in primis quelle tecnologiche e ambientali.
“Se è vero che il mercato del lavoro sta cambiando, è allo stesso tempo vero che i
modelli organizzativi non possono più essere gli stessi di qualche anno fa. - ha spiegato Matteo Nevi - Oggi saper attrarre i lavoratori del futuro e saper gestire le nuove competenze significa introdurre politiche industriali innovative, innovare la propria azienda, non uscire dal mercato. Non si tratta di aggiornare un
mansionario del CCNL, ma rendere strutturale una continua e dinamica ricerca dei profili che possano accompagnare la transizione digitale e ambientale”.
“Sullo sfondo di questo panorama, c'è la correttezza del mercato e le regole della concorrenza - ha concluso Nevi - perché nessuno sceglierebbe come posto di lavoro un settore che compete non sull'innovazione ma sulla riduzione del salario e dei diritti previsti dal CCNL. Forse abbiamo sottovalutato i tempi di arrivo di questa trasformazione e soprattutto rivolgendomi sia alle imprese che alle istituzioni mi sento di dire che: non abbiamo più tempo per attendere oltre”.
Vedi anche: Inchiesta drammatica di Fondazione Vittorio e CGIL
Droga, alcol e gioco d'azzardo: lo chiamano "Vizio Capitale", aumentano le dipendenze a Roma
Ospite in collegamento: dott.ssa Daniela Capitanucci - Associazione "Gioco patologico"
Che si tratti di droga, alcol o gioco d'azzardo, nella Città Eterna aumentano le dipendenze e qualcuno parla di "Vizio Capitale".
Il maggior incremento riguarda i ludopatici, o per meglio dire gli "azzardopatici": si registra un +10%, i più colpiti sono gli ultracinquantenni e una vittima su 10 è donna. Nonostante redditi sempre più bassi e un alto livello di precarietà, i dati parlano di quasi 5 miliardi spesi nella Capitale.
Oltre al dato prettamente numerico, però, è importante andare a scavare nelle cause: perché questi aumenti così importanti? Aumenta il disagio sociale, la solitudine, la difficoltà economica? È necessario valutare i disturbi, spesso gravi, che scaturiscono anche in seguito all'accertamento di una dipendenza: conseguenze che investono anche le famiglie e gli amici. Sguardo attento poi all’ambiente sociale che circonda le vittime e non in ultimo le dipendenze dai social e da internet, in sensibile e progressivo aumento.
"Sono dati che vanno attenzionati e che meritano una riflessione approfondita - ha detto la dott.ssa Capitanucci - ad aumentare sono anche e soprattutto i giovani: esperti come sono di tecnologie, chiaramente sono avvezzi anche alla fruizione del gioco online. Qui è importante sottolineare che oltre ad un disagio di base, c'è anche il vecchio detto l'occasione fa l'uomo ladro. Anche i giovani sono attratti da una vincita facile e immediata, come pure le persone mature e anziane. Quindi il punti è questo: come il Governo si spende per attenzionare la dipendenza da sostanze dovrebbe prendere in considerazione anche l'azzardopatia e non sottovalutarla".
Schianto in moto sul G.R.A, muore 27enne
Ospite in collegamento Michela Anniballi, redazione "Roma Daily News"
Un grave incidente stradale è avvenuto lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma. Il sinistro si è verificato la mattina presto di martedì 25 giugno, nel tratto compreso tra Selva Candida e Pisana. Un motociclista è morto dopo una caduta rovinosa dal suo veicolo a due ruote, non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. La moto ha poi preso fuoco. La vittima si chiamava Marco Torre, aveva 27 anni e lavorava come poliziotto.
Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d’intervento per un motociclista rimasto coinvolto in un sinistro le cui condizioni di salute sembravano disperate, sul posto è giunto il personale sanitario in ambulanza. I paramedici non hanno potuto però purtroppo fare nulla per salvargli la vita. Presenti sul luogo dell’incidente gli agenti della polizia stradale e il personale Anas per i rilievi di rito e per gestire la viabilità. Inevitabili i disagi alla circolazione.
Se da una prima ricostruzione l’ipotesi era quella di un incidente autonomo, ossia senza il coinvolgimento di altri mezzi, con il passare delle ore gli inquirenti avrebbero messo insieme una serie di elementi che potrebbero far aprire altri scenari. I poliziotti, infatti, hanno sequestrato la moto e le immagini video che puntano su quel tratto del raccordo anulare.
Elementi che fanno immaginare l’ipotesi di un’auto pirata che potrebbe aver urtato la moto di Marco Torre, facendo perdere il controllo del mezzo al 27enne. Salgono così le vittime sulle strade di Roma e provincia nel 2024, ora arrivate a 75. Nel week end avevano perso la vita anche Renzo Miconi Rocchi, 56 anni e lavoratore all’aeroporto di Fiumicino, e Valerio Marziali, 34 anni, dipendente dell’Ama.
Macabra scoperta nel Tevere: trovato un cadavere da un pescatore
Un cadavere è stato trovato nel fiume Tevere all’altezza di via di Dragone ad Ostia. Il rinvenimento risale a giovedì scorso 20 giugno ed è avvenuto sul litorale romano. Secondo le informazioni apprese il corpo senza vita appartiene ad un uomo di etnia caucasica di mezza età. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione, indossava pantaloni neri e maglietta grigia. Presenti sul luogo del ritrovamento gli agenti della Polizia di Stato del distretto Lido, che hanno svolto i rilievi scientifici e indagano per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Al momento del ritrovamento erano circa le ore 13, a dare l’allarme è stato un pescatore, che ha notato quella che sembrava essere una sagoma umana nel Tevere. Il corpo era incastrato tra i canneti. Subito ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, chiedendo l’intervento urgente dei soccorsi. Sul posto ricevuta la segnalazione sono giunti i poliziotti. Per recuperare il corpo è stato necessario l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, che sono entrati in acqua, l’hanno raggiunto e riportato sulla banchina. Non c’è stato purtroppo nulla da fare se non constatare che fosse morto.
Terminate le verifiche sul posto, la salma è stata trasferita in obitorio, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per ulteriori accertamenti. I risultati degli esami autoptici aiuteranno gli inquirenti a fare chiarezza sulle cause del decesso. L’uomo non aveva con sé i documenti al momento del ritrovamento, sono in corso le verifiche nel database delle persone scomparse.
Il giorno prima, mercoledì 19 giugno, si era sparso l’allarme, lanciato da alcuni passanti, che qualcuno si sarebbe gettato nel Tevere per fare un bagno. Stando alla polizia locale, ai vigili del fuoco e alla polizia di Stato , l’allarme di quel giorno si sarebbe concluso con un nulla di fatto. Nessuno fu trovato in acqua nonostante l’impiego di un gommone e dei sommozzatori dei pompieri di Roma che setacciarono il Tevere nella zona di Castel Sant’Angelo.
Alcune segnalazioni parlarono di due persone entrate in acqua vestite, altre di un uomo che poi riuscì a uscire da solo. Di certo, i soccorritori non trovarono nessuno. Il giorno dopo quegli allarmi c’è stato il ritrovamento di un cadavere. Dire che i due episodi siano collegati è prematuro. Chi indaga è al lavoro per eliminare ogni dubbio.
Orrore a Ponte Galeria, cane ucciso a coltellate e gettato in un fosso
Choc a Roma. Un cane, Giorgio il suo nome, è stato ucciso senza alcun motivo da due fratelli romani di 44 e 46 anni che poi hanno gettato la carcassa in un fosso di un torrente vicino alla stazione di Ponte Galeria a Roma. I due responsabili sono stati individuati e denunciati dai carabinieri.
A far scattare l’allarme il proprietario dell’animale dopo che non lo ha più trovato dove lo aveva lasciato. A terra c’erano macchie di sangue e si è subito allarmato. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della stazione locale. Hanno acquisito le registrazione da parte delle videocamere e le hanno passate al vaglio. In questo modo hanno scoperto e visto cosa era accaduto a Giorgio.
Nelle immagini si vedrebbero due uomini – poi identificati per i due fratelli che gravitano anche loro nell’area della stazione – mentre si avventavano, forse con un coltello, sul cane. La carcassa è stata recuperata dai carabinieri di Ponte Galeria e affidata al servizio veterinario. Saputa la notizia in molti si sono listati a lutto.
Giorgio era conosciuto da molti a Piana del Sole. Qualcuno gli portava anche cibo e acqua. “Non era il cane di nessuno, ma un cane amato da tantissime persone”, scrivono i residenti: “Ora sarai libero e felice come ti meritavi di essere”. I due fratelli sono stati denunciati per uccisione di animale.
L’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) si è detta pronta a presentare una denuncia alla procura confronti di coloro che hanno ucciso il cane Giorgio. “Ora la comunità è sconvolta, così come lo siamo noi per l’ennesimo atroce gesto di chi infierisce su chi non può difendersi. Per questo motivo depositeremo in procura anche la nostra denuncia”, si legge in una nota.
Gli autori di questa crudeltà rischiano fino a 24 mesi di reclusione, senza calcolare le eventuali aggravanti o il concorso con altri reati.
“Troppo poco, aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, come promesso da diverse parti politiche”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo”.
“Sarebbe bello ricordare il cane Giorgio con una fontanella per cani a pochi passi dalla stazione di Ponte Galeria. Potremmo metterci una sua foto, in suo onore: era un animale amico di tutti”. Ha aggiunto il consigliere Marco Palma, del XI Municipio che, con un’interrogazione indirizzata al Campidoglio, ha fatto richiesta formale per l’abbeveratoio e ha sostenuto la richiesta nei confronti del comune di proclamarsi parte civile.
Al via a Roma “Melodie in Villa”
Dalle musiche del Settecento, alle arie d’opera ottocentesche con uno sguardo alle melodie degli albori del Novecento, passando per il cantautorato italiano fino alle sonorità della musica etnica. In occasione della Festa della Musica 2024, prende il via Melodie in Villa, progetto promosso, nel quadro della programmazione dell’Estate Romana 2024, dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dal Dipartimento Attività Culturali, a cura di Zètema Progetto Cultura e dell’associazione Enarchè.
Fino al 28 luglio, Melodie in Villa proporrà dieci concerti a ingresso libero e gratuito, portando in altrettante ville e parchi della città un cartellone di spettacoli per tutte e tutti pensato, in particolare, per un pubblico che non sempre ha l’occasione di assistere a concerti.
La musica esce dunque dai suoi luoghi tradizionali e a esibirsi tra i viali e gli alberi di alcune delle più belle ville romane saranno sia musicisti professionisti sia giovani strumentisti, i quali coinvolgeranno gli spettatori con il proprio talento per diffondere la loro passione per questa forma d’arte immortale, nel pieno spirito della Festa Europea della Musica. Nel corso di ogni appuntamento, sono previsti anche degli interventi per guidare gli ascoltatori nella scoperta e nella comprensione dei brani che verranno eseguiti.
Il programma ha preso il via questa mattina alle ore 11 a Villa Borghese (via Pietro Raimondi fronte civico 2) con il concerto Sinfonia nel Parco a cura di Orchestra Papillon, formazione sinfonica di giovani musicisti dai 10 ai 30 anni, alcuni dei quali anche membri della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In replica alle ore 17 a Villa Gordiani (via Olevano Romano fronte civico 81).
Mare, quali sono le "Bandiere nere" nel Lazio: colpa solo dell'inquinamento?
Ospite in collegamento: Rita Paone - Referente “Marevivo” Regione Lazio
Mentre si diffondono i nomi delle spiagge più belle d'Italia e del Lazio grazie alla classifica annuale delle "bandiere Blu", la nostra Regione ha realizzato una lista delle acque non adibite alla balneazione per l'anno 2024.
Sono le cosiddette "Bandiere nere", considerate pericolose per la nostra salute. La "Bandiera Blu" è un riconoscimento internazionale istituito nel 1987 e assegnato ogni anno in 50 paesi. Questo riconoscimento viene dato alle amministrazioni comunali rivierasche per la gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema marino.
L'Italia, lo sappiamo bene, ha da sempre a cuore il mantenimento delle proprie spiagge, centrali per la bellezza e soprattutto per il turismo del Paese. Ma la Penisola deve anche fare i conti con alcuni litorali da evitare a causa dell'inquinamento e della qualità delle acque.
Sono ben 10 i divieti presenti nel Lazio: Tarquinia (in Provincia di Viterbo), a Roma invece figurano Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Pomezia e Ardea.
Ma ci si chiede è davvero solo colpa dell'inquinamento? O ci sono altri fattori da considerare? "Le coste che si trovano a ridosso di foci e torrenti chiaramente sono inquinate e anche pericolose per la nostra salute. Qui troviamo alte concentrazioni di Escherichia coli, per esempio. Non dipende solo dagli scarichi fognari però, è importante ricordare che anche l'agricoltura gioca un ruolo non indifferente: utilizza azoto e fosforo, solo per citarne un paio, che una volta immessi indirettamente nel mare creano danni all'ecosistema e all'acqua" ha spiegato Rita Paone.
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