Sangue Sardo

6 months ago
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In dodicimila anni di storia, la Sardegna è stata collegata forzosamente all'italia, per un solo secolo e mezzo, spiegatemi voi, razionalmente, come possiamo essere considerati italiani.
Impossibile, siamo Sardi e nient’altro, ed essere considerati italiani non ci fa onore.
Essere considerati italiani, giustificando tale affermazione, per effetto di un lasso di tempo così breve, significa aver trascorso tutta la vita da Sardi più o meno liberi, e trascorrere gli ultimi giorni di vita in una clinica o prigione italiana.
Un popolo deve poter avere l'orgoglio di poter dire: anche noi abbiamo i nostri eroi, gente che non si tira indietro, che rischia di suo, un popolo deve poter attingere all'esempio concreto che la nostra predisposizione alla rivolta è ancora viva, gente che non disdegna di trascorrere mesi in un presidio, impedire aste giudiziarie e difendere aziende e famiglie sfrattate, gente come i miei splendidi Amici patrioti.
Gente come Giommaria Angjoi, Francesco Cilloco, Hampsicora, Vincenzo Migaleddu, Zampa Marras, Franco Caddeo o Doddore Meloni.
Impariamo da loro, da coloro che ho indicato, ad essere orgogliosi di essere Sardi, impariamo che la nostra antica propensione alla rivolta si deve trasformare in rivoluzione, solo un popolo integro e cosciente di essere popolo può fare una vera rivoluzione, per tutti gli altri bastano delle sezioni elettorali in ogni contrada e amen.
Il vento che piega le querce mi porta i lamenti della mia gente, il maestrale mi porta la nenia scaturita dalla sofferenza della mia nazione contadina e pastorale.
Il libeccio mi porta suoni e voci che provengono dalla città meno sarda che esista, contrada abitata da finti manager, arrampicatori, faccendieri, ignobli politicanti e ladri in giacca e cravatta.
Il vento dell'est mi porta odori di mirto e uranio e torio, mi porta il lamento di una mamma che piange il suo piccolo ucciso come un agnello sacrificale da radiazioni malefiche e inutili.
Il vento sulcitano mi porta suoni di guerra, suoni di una inutile guerra, una guerra combattuta in sfregio agli indifesi di tutto il mondo, voglio continuare a vivere in questa terra NONOSTANTE, voglio combattere per la mia Madre Terra NONOSTANTE. Non ho paura del sacrificio, se ciò sarà utile alla mia gente, NONOSTANTE.
Il vento maligno dell'est ci sta toglieno persino la dignità.
Non avevate una bandiera e avete usato la nostra.
Non avevate una moneta e avete espropriata la nostra.
Non avevate soldati validi e li avete cercati tra la nostra gente.
Avete trattato come banditi chi difendeva la propria nazione e la propria gente.
Del nostro regno millenario e glorioso ne avete fatto una società privata.
Le vostre navi approdavano vuote e ripartivano cariche.
Avete distrutto le nostre foreste.
Malgrado la nostra resistenza state avvelenando la nostra Terra.
Avete occultato la nostra storia, nascondendo la nostra lingua.
La lingua che ha generato tutte le altre.
State distruggendo il nostro patrimonio archeologico, il più importante di tutto il pianeta.

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