Non solo Roma - Puntata di Martedì 11 Giugno 2024

5 months ago
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Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 11 Giugno 2024
Incendio al carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, tre detenuti in ospedale. Sappe: "Situazione sempre più critica"
Ospite in collegamento Donato Capece - segretario generale del "SAPPE"

Possiamo parlare di una vera e propria tragedia sfiorata in riferimento a quanto avvenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma.

Il 9 giugno scorso, infatti, un incendio si è sviluppato all'interno del reparto detentivo. A darne notizia e ricostruire quanto accaduto è il sindacato Sappe, secondo il quale l'azione sarebbe da legare alla protesta di tre detenuti.

Tre detenuti avrebbero provocato un incendio interno al carcere che ha comportato l’evacuazione del Reparto detentivo e l’invio dei tre in ospedale: si tratta di minorenni. Ad intervenire per evitare il peggio tre agenti, anche grazie al supporto di colleghi che dormivano in caserma.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE commenta: "L’ennesima grave vicenda avvenuta a Roma porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria della Nazione. Questo grave fatto è la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari".

"Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto, maggiorenni ristretti nelle carceri per minori ed assenza di Polizia Penitenziaria favorisce inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui” ha sottolineato Capece, ricordando anche che “nel Lazio, nel solo secondo trimestre del 2024, una marea di eventi critici tra le sbarre delle carceri regionali: 254 resistenze ed ingiurie, 23 proteste collettive con battitura e 5 rifiuti di rientrare in cella, 10 poliziotti feriti con prognosi fino a 7 giorni ed altri 8 Agenti con prognosi fino a 20 giorni".

Furto da 500mila euro da Bulgari, ladri scappano nei cunicoli: quanto ne sappiamo della Roma "sotterranea"?
Ospite in collegamento Roberto Litta - Critico d'arte e scrittore

Meno di undici minuti, tutto studiato alla perfezione: un furto da 500mila euro, la fuga nei cunicoli fognari, un complice in attesa. La banda del buco è entrata di nuovo in azione in uno dei punti vendita più famosi della Capitale: Bulgari di Via Condotti.

Vista la preparazione del colpo è presumibile che i ladri, tre secondo le prime indagini, non abbiano lasciato nulla al caso. Unico indizio sarebbe un piede di porco dimenticato in negozio, sul quale si spera possa esserci qualche impronta digitale.  Una speranza che appare particolarmente debole: chi ha agito, infatti, avrà sicuramente indossato dei guanti.

Per arrivare al negozio la banda del buco potrebbe aver sfruttato anche il sistema fognario. Per questo si stanno ispezionando anche i cunicoli per ricostruire il percorso fatto dai ladri all'andata e al ritorno. A riprendere i tre ladri (ma non è escluso che siano di più) sono state due delle quattro telecamere di sicurezza interne a Bulgari, mentre le altre erano state disattivate dai malviventi.

E dunque in quello che sembra un vero e proprio colpo da film, ci si chiede: quanto ne sappiamo della Roma "sotterranea"? Cosa celano i cunicoli della Capitale?

"Roma è una città che davvero non finirà mai di stupirci - ha detto Roberto Litta - non basterebbero due vite a scoprire e raccontare quello che si nasconde nei sotterranei di Roma. Storia, cultura, curiosità. Un patrimonio inestimabile che dovrebbe essere conosciuto soprattutto dai più piccoli, perché mantenere viva la storia è il compito più importante che abbiamo".

Europee: a Civitavecchia FdI primo partito
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione "Civonline"

Concluso lo spoglio delle 53 sezioni elettorali di Civitavecchia per le elezioni europee. Fratelli d’Italia emerge come il partito più votato con il 31,6% dei consensi, sebbene in lieve flessione rispetto al 33,5% ottenuto alle regionali dell’anno precedente.

Il Partito Democratico si posiziona al secondo posto, ottenendo il 18,25%, seguito dal Movimento 5 Stelle che si ferma al 14,15%.

Segue un gruppo di partiti con risultati ravvicinati: Forza Italia-Noi Moderati raggiunge l’8,34%, mentre Stati Uniti d’Europa, sostenuto localmente dalla coordinatrice regionale di Italia Viva Marietta Tidei, ottiene un significativo 7,54%. Questo risultato consente al cartello dei moderati di centrosinistra di superare la Lega, che si ferma al 7,2%.

Alleanza Verdi Sinistra si attesta al 6,3%, mentre Pace Terra Dignità, con la candidatura di Marta Grande, registra il 2,6%.

In termini di preferenze individuali, Giorgia Meloni è la più votata con 3.284 preferenze, seguita da Nicola Procaccini di FdI con 923 voti; per la candidata di FdI della Tuscia Antonella Sberna sono state 457 le preferenze.
Marietta Tidei si distingue con 1.496 preferenze personali. Altri candidati di rilievo includono Elly Schlein (PD) con 804 voti, Antonio Tajani (Forza Italia) con 797 e il generale Roberto Vannacci (Lega) con 764 voti.

Civitavecchia: sarà ballottaggio Grasso-Piendibene

Sarà ballottaggio, come era scontato che fosse. E saranno Massimiliano Grasso, candidato sindaco del centrodestra, e Marco Piendibene, candidato sindaco del centrosinistra, a sfidarsi il 23 e 24 giugno prossimi.

Già all’arrivo dei risultati delle prime sezioni era apparso chiaro come il primo ad andare al ballottaggio fosse il giornalista civitavecchiese, sostenuto da cinque liste: Fratelli d’Italia, Lista Grasso, Lega, Civitavecchia 2030 e La Svolta. Uno stacco di più di dieci punti percentuali in media, tra il secondo ed il terzo candidato, con Piendibene sempre avanti a Poletti, seppur di poco in alcuni momenti dello spoglio. Il candidato del centrosinistra, sostenuto da Pd, Avs e Unione civica, a metà spoglio è arrivato attorno al 20% contro il 18% di Poletti, sostenuto da Forza Italia e dal gruppo di Italia Viva guidato da Marietta Tidei.

Il Civitavecchia express a disposizione anche dei pendolari

Da ieri, con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo di Trenitalia, il Civitavecchia Express diviene a tutti gli effetti un servizio utilizzabile sia dai possessori di titoli di viaggio regionali, sia da possessori di titoli Metrebus. Il treno continuerà ad essere un servizio veloce tra Roma Ostiense e Civitavecchia, fermando solo a Roma San Pietro e - da quest'anno - Roma Trastevere. Una novità che potrebbe alleviare in parte i problemi per i pendolari della tratta Fl5 costretti a viaggiare troppo spesso in condizioni assurde, tra gruppi di crocieristi e mega valigie al seguito.

E pochissimi si sono serviti, finora, del Civitavecchia Express che oggi finalmente apre le porte anche ai pendolari. "Il treno a tariffa speciale e prenotazione del posto obbligatoria, che costava 10 euro o 15 per AR, e che viaggiava spesso vuoto diventa un normale Regionale Veloce - ha infatti ricordato Andrea Ricci, dell’Osservatorio regionale dei trasporti - siamo sostanzialmente lieti di questa novità; avevamo dato a suo tempo parere favorevole a questo treno purché non intervenisse sui costi e non inficiasse gli orari del Contratto di Servizio".

"Se la prima parte è stata parzialmente soddisfatta, nel senso che il treno non era supportato dalla Regione ma comunque era esercitato con i treni del CdS e quindi i costi di ammortamento del materiale sarebbero dovuti entrare nel conto economico, la seconda parte non lo era stata per niente, perché già il comparto della traccia al ritorno era risicato e fai entrare i gruppi e blocca i non titolati si creavano sovente assembramenti e ritardi. Avevamo poi chiesto più volte di ammettere sul treno anche i pendolari muniti di carta Tuttotreno, viste anche le modeste frequentazioni, ma senza risultato".

"Ora ovviamente i costi del servizio ricadranno sulla Regione, ma almeno si consentirà ai pendolari di Civitavecchia di usufruire a costo integrato di un treno veloce dando un po’ di spazio al Pisa che parte sette minuti prima (sarebbe per logica d’orario molto meglio dopo). Su questo si può decisamente migliorare".

"Gelato mania": entro il 2027 il consumo aumenterà del 30%, un prodotto amato da sempre
Ospite in collegamento Giovanna Rufo - tecnologa alimentare

Con l’arrivo del caldo, gli italiani tornano a consumare gelato con regolarità: un’abitudine che non soddisfa solo il palato, ma suscita emozioni come gioia e allegria. Queste, secondo l’indagine condotta da AstraRicerche per l’Istituto del Gelato Italiano, sono le sensazioni che il 73,7% degli intervistati associa ad un buon gelato, seguite da simpatia (72,4%) e soddisfazione (72,1%).

Nell’immaginario comune, il gelato è associato alla vacanza: lo dimostrano i dati, per cui esso evoca nel 54% degli italiani sensazioni legate all’estate e al caldo e nel 33% momenti di spensieratezza, mentre al 25% degli intervistati fa pensare al mare.

È quindi il caso di chiedersi: cosa pensano gli italiani del gelato come alimento? Per il 60,4% del campione non c’è davvero alcun dubbio, e rispondono con la massima convinzione che si tratta di un prodotto intramontabile, che piace a tutti (55,8%) e fa tornare un po’ bambini (38,3%). Un’ampia fetta del campione lo apprezza e lo sostiene in quanto simbolo dell’eccellenza alimentare Made in Italy che, per oltre l’80% del campione, si contraddistingue per il “buon gusto”, la tradizione, l’alta qualità delle materie prime, la fantasia e la creatività.

Dal punto di vista economico, invece, il 76,5% lo considera importante per il numero di addetti impiegati, il 75,7% per le esportazioni all’estero. Si attesta infatti a circa 4.500 il numero di addetti alla produzione di gelato in Italia. La rilevanza economica del comparto nel nostro Paese cresce notevolmente se si considera anche la capillare rete di distribuzione del gelato confezionato.

Secondo i dati del settore, nel 2023 l’Italia ha realizzato quasi 170mila tonnellate di gelato industriale, per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro e un consumo pro-capite di 2,14 kg. Ottimo anche l’export che ha registrato nel 2023 un volume di 80.400 tonnellate per un valore di 355 milioni di euro.

Secondo i dati raccolti dall’IGI, nel periodo gennaio-dicembre 2023 le vendite nel nostro Paese si sono attestate sui 3,7 miliardi di porzioni. Per la nuova stagione si registra un primo segnale positivo che si auspica possa perdurare nel corso dei prossimi mesi: nel progressivo fino ad aprile 2024 il comparto del gelato confezionato nel canale Retail è, infatti, in crescita sia a valore, +3,9%* che a volume +1,3%* (*Dati Unione Italina Food e CIRCANA- Totale Italia + Discount).

La passione italiana per il gelato è nettamente cresciuta negli ultimi 5 anni, attestandosi al 23,2% la quota degli intervistati che ritiene di aver aumentato il consumo di gelato confezionato, con picchi del 36% per gli uomini tra i 18 e i 34 anni.

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