Premiata ditta bonifiche italiane con Luigi Muscas e Roberto Sanna

22 days ago
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In Sardegna esistono piramidi che "gli esperti" definiscono "nuraghi strani".
In Sardegna esistono energie luminose che vagano nel cielo in direzione degli antichi siti che "gli esperti" definiscono "satelliti strani".

Come molti ben sanno, la sardegna è un immenso e ingombrante sito archeologico, ha quindi bisogno di essere bonificata dalle troppe presenze archeologiche lasciate dagli antichi abitatori di questa terra.
E' oltrettutto una fondamentale questione di democrazia, ci si chiede il perchè di così tante presenze di manufatti che ricoprono a tappeto tutta l'isola, mentre altre ampie zone continentali ne sono del tutto prive.
Per ovviare a questo annoso problema nasce a cura dello stato italiano una società di bonifiche destinata ad operare esclusivamente in terra sarda.

Ii motivo è semplice, si sente l'esigenza di liberare "democraticamente" spazi vitali per l'agricoltura sarda, di modo tale da equiparare le presenze neolitiche e antecedenti agli standard italiani.
Non sia mai che i sardi abbiano la possibilità di sviluppare opportunità turistiche - culturali costanti durante il corso di tutto l'anno, a discapito dei territori italiani.
Come si usa dire sarebbero braccia operose tolte all'agricoltura.

E' per questo motivo che si sviluppa in sardegna a pieno titolo con la collaborazione di maestranze sarde, l'opera meritoria della premiata ditta bonifiche italiane.
In compagnia degli amici Luigi e Roberto, Jolao è andato a scoprire le tracce lasciate dalla rinomata ditta italiana, e vi assicuro che tracce ne abbiamo trovate in abbondanza.

C'è però da esprimere un concetto: a volte certi manufatti antichi sono restii, bontà loro, a subire bonifiche, e cercano di difendersi come possono da eventuali e "per niente evidenti" tentativi di bonifiche italiane.
A volte capita che si difendono in maniera più che egregia.
E poi non sia mai che la gente pensi che certi interventi da parte della rinomata ditta siano del tutto ingiustificati, quei buchi che vedete non è detto che sarebbero serviti a fare quello che pensate.
A volte capita che esista l'esigenza di frantumare in maniera del tutto bonaria e creativa alcune grandi piazze presenti nella città perduta di Atlantide.
Il motivo è presumibilomente sempre lo stesso, equiparare per un justo principio democratico la ridondante presenza archeologica in terra sarda ad altri territori meno fortunati.

Un intervento della rinomata ditta italiana particolarmente gradito è lo stoccaggio corretto e sistematico di reperti che presumibilmente provenivano dalla copertura di molte tombe di giganti, dopo averle ispezionate, sarebbe stato una cattiva azione buttare in zone limitrofe, alla rinfusa, tali coperture, meglio stoccarle ordinatamente, così come nelle foto, in zone ben definite.

Altri interventi sulla città perduta di Atlantide della rinomata ditta con l'ausilio di escavatori, trowel, macchine da guerra archeologiche, pennellini, maestranze di certificata appartenenza all'illuminato popolo sardo che ha capito tutto, sono riportati nelle immagini che vedete nel video.

La serata a tre è terminata con una buona pizza, in attesa di vedere le stelle che camminano nel cielo.
Ne abbiamo visto almeno una cinquantina, ma il momento veramente emozionante è quando una luminosissima stella che Luigi ha definito "traversino", ha attraversato velocissima il cielo, con evidente andamento spiralitico, con buona pace di chi definisce le stelle che vagano nel cielo come satelliti "strani".

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