Il Dott. Amici e l'inchiesta di Report

7 months ago
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La verità sui vaccini e sul Covid si sta facendo largo, seppur lentamente, anche sui canali dell’informazione generalista. Lo dimostra una puntata di Report, la trasmissione di Rai tre, andata in onda lo scorso 11 febbraio.
Il lavoro dei giornalisti di Report ha portato alla luce una serie di verità che alcuni medici denunciavano – purtroppo inascoltati – ancor prima dell’inizio della campagna di vaccinazione di massa. Uno di questi medici è il dottor Mariano Amici, che nei salotti televisivi cercava di dire verità innegabili e negate nelle televisioni mainstream: i vaccinati avrebbero potuto diffondere il virus, i vaccini avrebbero avuti effetti collaterali gravi, compreso decessi, non si sarebbe dovuto vaccinare nel corso della pandemia e soprattutto non avrebbero dovuto essere sottoposte all’inoculazione tutte le persone già infettate dal virus, perché avrebbero rischiato il fenomeno ADE. La realtà è poi ben più grave di quella che racconta Report, nella sua seppur meritoria inchiesta, perché come spiega il dottor Amici a Camelot non si considerano i danni oncologici e genetici che possono provocare i vaccini Covid e non si fa menzione degli effetti avversi, anche mortali, dei farmaci a mRNA, ponendo l’attenzione esclusivamente sul vaccino a vettore adenovirale Astrazeneca.

Il lavoro d’inchiesta di Report dimostra che la verità è come la goccia che scava la pietra, arrivando, seppur lentamente, a perforarla. Quello che stupisce e indigna è il silenzio e l’inattività della magistratura: “dove sono la magistratura e la Corte dei Conti?”, è la domanda che risuona più volte dalle parole di Mariano Amici, medico che ha avuto il coraggio di denunciare sin da subito la cattiva gestione dell’emergenza, creata ad arte, per una serie di scopi, tra cui quello di favorire le multinazionali farmaceutiche.

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