Caso Assange - Maggio 2024 forse il mese decisivo

4 months ago
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Il prossimo 20 maggio la Royal Court britannica dovrebbe (finalmente!) emettere la sentenza riguardo la causa per la richiesta di estradizione presentata dagli Stati Uniti nei confronti del fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Il condizionale è d'obbligo: i giudici di sua Maestà britannica ci hanno abituati a sentenze che non sentenziano, decisioni che non decidono. Con tutto questo rimandare, sono ormai quasi cinque anni che Julian Assange è detenuto in una cella di due metri per tre nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, in compagnia di assassini, terroristi, tagliagole, Lui, con la sua unica "colpa" di aver raccontato la Verità.
Ne parliamo con Sabrina Pignedoli, Parlamentare europeo. La qualifica non inganni: la questione-Assange va oltre i confini italiani, dell'UE, dell'Europa intera, per interessare e coinvolgere tutti noi, tutti i Cittadini di tutti i Paesi del mondo. In gioco, non c'è solo la libertà di un individuo, ma la possibilità di tutti noi di poter essere informati, di conoscere i fatti, quelli reali, di sapere quali e quanti scheletri i Governi custodiscono nei loro armadi. Perché in fin dei conti, è di questo che Julian Assange è accusato: ha fatto uscire gli scheletri dagli armadi.

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