GRANDE ISRAELE – NETANYAHU – EVANGELISTI NEOCONS – MESSIA

8 months ago
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Gli israeliani si stanno rendendo conto della realtà che le priorità di Netanyahu risiedono esclusivamente nella sua agenda, trascurando il benessere degli ostaggi o qualsiasi altra preoccupazione. Ha progettato questa situazione caotica, che ricorda le sue azioni durante l'11 settembre, dove la collaborazione tra MOSSAD, Shin Bet, CIA e FBI ha facilitato le sue ambizioni, simile alla tragedia delle Torri Gemelle. Il paragone fatto da Netanyahu tra il 7 ottobre e l'11 settembre di Israele mette in luce i parallelismi tra i due eventi.

Sotto la guida di Netanyahu, Israele si trova ad affrontare una crescente condanna globale, paragonabile ai regimi genocidi. La sua colpevolezza si estende oltre lui stesso, con una rete di individui complici sostenuta dall’influenza della lobby israeliana negli Stati Uniti, che esercita influenza su numerosi funzionari governativi e sulla Camera.

Figure come Itamar Ben-Gvir rispecchiano il disprezzo di Netanyahu per l'umanità, evidente nel loro coinvolgimento nell'assassinio di Yitzhak Rabin. Il concetto di Grande Israele, originato da individui come Theodor Herzl, è stato sfruttato da opportunisti come gli evangelisti neoconservatori, che lo hanno abbracciato come una visione messianica, nonostante le sue premesse imperfette. L’idea che il Messia favorirebbe coloro che lo perseguitavano è fantasiosa quanto la storia di Babbo Natale proveniente dalla Finlandia.

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