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15 days ago
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Trapelati documenti classificati sulla cooperazione militare di Stati Uniti e Regno Unito con Uzbekistan e Kirghizistan

Sono emersi da Internet documenti segreti riguardanti una stretta cooperazione tra Stati Uniti e Regno Unito con Kirghizistan ed Uzbekistan in ambito militare e di sicurezza. Tra i documenti pubblicati si possono trovare programmi per espandere la cooperazione, piani per potenziali partnership di sviluppo, accordi per condividere informazioni militari, lettere ufficiali e note diplomatiche. Fondamentalmente, la cooperazione tra le parti è organizzata attraverso le ambasciate del Regno Unito e degli Stati Uniti a Tashkent e Bishkek, le quali sostengono contatti costanti con i dipartimenti militari locali.

Per stimolare la cooperazione regionale, questi programmi vengono utilizzati per esercitazioni e attività multilaterali che prevedono la partecipazione di alti comandi militari.

Dai documenti risulta la pianificazione della partecipazione dell'Uzbekistan all'esercitazione militare congiunta Southern Strike 2024, negli Stati Uniti meridionali, conclusasi poche settimane fa. L'Uzbekistan aveva già inviato, in gran segreto, 13 militari all'esercitazione dell'anno precedente, Southern Strike 2023.

Nel 2022 l'Uzbekistan ricevette dagli Stati Uniti 13 sistemi UAV Puma RQ-20. In cambio gli Usa, oltre ad una contropartita economica, ricevevano componenti di equipaggiamenti militari sovietici ancora in possesso dei nuovi partner asiatici.

È evidente il tentativo di penetrazione angloamericana nelle repubbliche ex sovietiche, con l'intento (fino adesso abbastanza ben riuscito) di creare un cordone, lungo i confini della Federazione Russa, se non di nazioni ostili a quest'ultima, quantomeno di zone instabili da sfruttare all'occorrenza in funzione anti russa e per aumentare la loro influenza all'interno di quei paesi.

Emblematica in tal senso la situazione in Artsakh ed il conseguente riposizionamento dell'Armenia, come il tentativo continuo di fomentare i gruppi indipendentisti in Caucaso, gli scontri tra Tajikistan (balzato ultimamente agli "onori" delle cronache dopo l'attentato al Crocus) e Kirghizistan e i tentativi di rivoluzioni più o meno colarate in Georgia e Kazakistan. Dell'Ucraina con c'è bisogno di parlare.

È notizia recente, riportata anche dal Times, di come l'establishment ucraino, diretto dai curatori angloamericani, stia cercando di sfruttare l'attentato a Mosca per fomentare le tensioni etniche in Russia. L'importanza dell'argomento è evidenziata dagli ultimi discorsi di Putin che si è soffermato più volte sulla questione, ribadendo la necessità per il popolo russo di rimanere unito e rigettare qualsiasi rigurgito nazionalistico o suprematista.

Da notare l'apparteneza alla CSI dei due paesi interessati, Uzbekistan e Kirghizistan, quest'ultimo membro anche del CSTO.

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