Non solo Roma - Puntata di Martedì 26 Marzo 2024

1 month ago
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Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 26 Marzo 2024
Pasqua 2024, volare da Roma diventa sempre più insostenibile. Codacons: "Biglietti che sfiorano i 1200 euro"
Ospite in collegamento Valeria Graziussi, area legale Codacons

Se è vero che la Capitale registrerà per questa Pasqua 2024 numeri da record per quanto riguarda il turismo, è anche vero che sono tanti i romani che hanno deciso (o comunque vorrebbero) approfittare di queste festività per trascorrere qualche giorno fuori città.

Che si tratti di mete europee, esotiche o anche italiane, Pasqua è da sempre sinonimo di partenza: ma, a quanto pare, partire quest'anno non è così semplice. O meglio dire, accessibile.

La fotografia scattata da Codacons è tutt'altro che incoraggiante: viaggiare in aereo e alloggiare in albergo durante le vacanze di Pasqua è sempre più proibitivo a causa dell'aumento significativo delle spese e delle tariffe.

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I costi dei voli aerei per le principali destinazioni estere durante il periodo pasquale sono notevolmente aumentati, soprattutto se la destinazione è esotica. Particolarmente salate sono infatti le tariffe per voli da Roma e Milano verso mete esotiche come Mauritius, Seychelles e Zanzibar. Ad esempio, volare da Roma alle Mauritius può costare oltre 1.200 euro a passeggero, mentre per le Seychelles si superano i 1.100 euro.

Ma anche per chi decide di rimanere in Italia, le cose non vanno poi tanto meglio: i costi dei soggiorni in hotel durante la Pasqua sono in netto aumento, soprattutto nelle città d’arte. Firenze, Roma, Venezia, Milano e Napoli registrano un notevole aumento dei prezzi per le strutture ricettive. Trascorrere tre notti in un hotel 3 stelle a Roma, per esempio, può arrivare a costare fino a 2.723 euro.

"Generazione 500 euro": la fotografia scattata da CGIL sul lavoro degli under 35
Ospite in collegamento Natale Di Cola, segretario generale CGIL Roma e Lazio

I giovani hanno sempre più difficoltà nel mondo del lavoro, ma questa non è purtroppo una novità. Il dato rilevante è come sempre legato ai numeri: la chiamano "Generazione 500 euro" e già solo questo è un fattore allarmante.

Secondo una recente indagine di CGIL, infatti, nel Lazio quasi un giovane su due guadagna meno di 10mila euro all’anno: “Si tratta di oltre 227 mila dipendenti delle aziende del settore privato non agricolo. Contratti precari, part time involontario e discontinuità del lavoro sono le cause principali. Il 69% di loro ha un contratto a tempo determinato o stagionale, il 59% ha un contratto part time, il 54% nel corso dell’anno non riesce a lavorare complessivamente per oltre 3 mesi”.

“Una fotografia che mette in luce la difficoltà delle giovani generazioni a entrare nel mondo del lavoro ed entrarci in condizioni dignitose. - continua la nota del sindacato - Gli under 35 con bassissime retribuzioni sono per il 49% donne e per il 51% uomini ma l’incidenza è più altra tra le donne. Il 48,2% delle giovani donne che lavorano ha una retribuzione al di sotto dei 10mila euro, tra gli uomini si scende al 38,5%, e più in generale la concentrazione delle giovani lavoratrici è più alta nelle classi di retribuzione più basse”.

Quali sono i settori più "svantaggiati"? La maggiore incidenza è nelle attività artistiche e sportive, con il 70% degli under 35 al di sotto dei 10mila euro di retribuzione annua lorda, nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con il 63%, nei servizi di informazione e comunicazione con il 52%. Ma c'è anche una fetta importante nei settori privati dell’istruzione, della sanità e dell’assistenza sociale, con rispettivamente il 40% e il 34%.

Alessi (Pd): «Lavoriamo ad una proposta unitaria»
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione "Civonline"

«Una soluzione condivisa: resta questa la nostra priorità». È quanto conferma il segretario del circolo cittadino del Partito democratico Piero Alessi, alla luce anche dei recenti inviti a percorrere la strada delle primarie, avanzati dal consigliere dem e presidente della Cpc Patrizio Scilipoti e dal sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei.

Alessi non esclude nulla e non chiude la porta ad eventuali ipotesi di ricorrere a questo strumento, ma ricorda: «L’opzione principale in vista delle prossime amministrative resta quella di una piena condivisione». Motivo per il quale la coalizione - composta proprio da Pd, Alleanza Verdi Sinistra, Demos, Italia Viva Azione e lista Unione civica - è da tempo seduta al tavolo per definire un percorso comune e proporre una candidatura a sindaco che rappresenti le diverse anime, in modo unitario e condiviso. Secondo Alessi ognuno, nessuno escluso, può e deve avere la propria opinione, sindaco Tidei incluso; ma non ce ne sono alcune con un peso maggiore rispetto alle altre.

«La decisione - ha infatti ribadito - verrà presa al tavolo della coalizione; è lì che si discute. Al momento sul tavolo ci sono le due candidature di Marco Piendibene e di Gino Vinaccia, indicato da Italia Viva. Non abbiamo abbandonato alcuna opzione, ma lavoriamo in questa direzione. Di sicuro se troviamo un accordo sul nome è a tutto vantaggio della coalizione, altrimenti non escludiamo nulla, neanche le primarie».

Le riunioni del tavolo proseguono, non ci sono scadenze certe, ma la consapevolezza che i tempi siano piuttosto stretti, quella sì. Nel frattempo anche Alleanza Verdi Sinistra auspica che si arrivi alla condivisione del nome attraverso il confronto aperto. «Solite e vecchie logiche tribali rallentano il percorso, già avviato, del centrosinistra verso le elezioni. In questo senso - hanno infatti spiegato - la richiesta delle primarie così costruita, rischia solo di diventare terreno di scorribande per voto trasversale e inquinamento del campo.

La città e la coalizione hanno bisogno di un confronto ed un dibattito trasparenti, leali e mirati all’unità; Alleanza Verdi Sinistra ha sempre lavorato con questo obiettivo, cercando peraltro di coinvolgere da subito anche altre forze le quali, purtroppo, hanno optato per un isolamento politico che ha sancito la sospensione del “campo largo”.

A maggior ragione quindi riteniamo che generosità e senso di responsabilità debbano prevalere su interessi ed ambizioni personali e che la costruzione dell’unità sia irrinunciabile. Al fine di evitare logiche di potere, personalismi e dispute mascherate da primarie - hanno concluso - Alleanza Verdi Sinistra si rende disponibile e promotrice dell’organizzazione di un riunione risolutiva in cui ogni forza politica metta a disposizione della coalizione uno o più nomi, affinché si esca da lì con la candidata o il candidato di tutti. In questo senso siamo pronti a presentare una proposta unitaria».

Restyling mercato, c’è finalmente il progetto esecutivo: a maggio la gara

C’è il progetto esecutivo per il restyling del mercato cittadino.

La novità annunciata dall’assessore ai Lavori pubblici Daniele Perello nel corso di una riunione con alcuni operatori del mercato cittadino e confermata ieri: è finalmente arrivato il tanto chiacchierato maxi progetto da 3 milioni di euro atteso da anni che cambierà il volto del mercato cittadino.

Si tratta di uno step importante perché l’ultimo dell’iter, il passaggio che precede la gara per l’affidamento dei lavori.

I PROSSIMI PASSI PRIMA DEI LAVORI VERI E PROPRI

«Imparando dagli errori che sono stati fatti in passato - ha commentato Perello - abbiamo scelto una società nazionale, leader del settore, che si occuperà di passare al setaccio il progetto. Nei prossimi 30 giorni questa società controllerà ogni aspetto per verificare che nel progetto non ci siano errori. Una volta terminata questa fase potremo procedere con la gara, come promesso per i primi di maggio prima del termine di questa amministrazione».

GLI INCONTRI CON GLI OPERATORI

Un progetto fondamentale per la rinascita del mercato cittadino che andrà a rifare completamente piazza Regina Margherita restituendo alla città un’area da troppo tempo abbandonata a se stessa. Giovedì «abbiamo incontrato gli operatori - ha continuato Perello - e nei prossimi giorni ci saranno altri appuntamenti. Terminato questo “controllo” del progetto cominceremo a parlare concretamente di spostamenti degli operatori per facilitare i lavori di restyling». Insomma dopo parecchi anni - quasi 5 di questa amministrazione dopo lo “stralcio” del progetto della passata a Cinque stelle - il progetto è pronto e sembrerebbe andare verso l’affidamento dei lavori a maggio.

I DUBBI SOLLEVATI SUGLI SPOSTAMENTI DEGLI OPERATORI

Qualche dubbio da parte degli operatori c’è, inutile negarlo, perché si parla della creazione di un “polo alimentare” a piazza Regina Margherita dove, teoricamente, dovrebbero essere accorpati tutti gli “alimentari” frutta, verdura e quant’altro mentre tutto quello che non è “alimentare” andrà a concentrarsi su via Doria ma si tratterebbe solo di ipotesi visto che non c’è ancora una comunicazione ufficiale.

I dubbi restano, come detto anche nelle scorse settimane dall’associazione Amici del mercato, e qualche accorgimento andrà preso per non creare disagi agli operatori che di mercato ci vivono.

Sono diversi i punti che hanno provocato qualche scontento ma se ne discuterà nei prossimi incontri tra Pincio e operatori. Ora la buona notizia è che, finalmente, dopo anni di stallo sembra essere usciti da una fase che definire di stallo sarebbe riduttivo.

Intanto giovedì al mercato sono comparsi i nuovi stalli, ancora freschi di vernice, e le voci hanno iniziato a correre. In realtà si tratterebbe di una iniziativa del Comune in vista del rinnovo delle licenze da parte dell’Ufficio Commercio che è intenzionato a procedere con un bando per l’assegnazione di box e stalli attualmente inutilizzati.

Insomma al mercato finalmente qualcosa si muove per davvero ma la preoccupazione da parte degli operatori è tanta.

Termalismo, Civitavecchia intrappolata nella sua indecisione

Da anni Civitavecchia attende lo sviluppo delle sue risorse termali. Ma mentre altrove, in Italia, il termalismo continua a prosperare anche con minori risorse a disposizione, Civitavecchia rischia di rimanere indietro, intrappolata nella sua stessa indecisione.

La famiglia Sensi, con un background consolidato nel settore termale, rappresenta una delle realtà imprenditoriali che stanno guardando a questo territorio come a una potenziale fonte di crescita e sviluppo. Tuttavia, senza un sostegno concreto e tempestivo dall'amministrazione locale, questi sogni rischiano di rimanere tali, arenati tra presentazioni di progetti e promesse non mantenute.

E così abbiamo fatto un punto con l’imprenditore Marco Sensi, ad un anno e mezzo dalla sua ultima intervista su la Provincia, per capire quali sono le criticità e le potenzialità del progetto “Terme Imperiali”.

Sensi, figura di spicco nell'imprenditoria termale viterbese, portava con sé non solo l'esperienza maturata attraverso la gestione delle rinomate Terme dei Papi, ma anche una visione ambiziosa per un nuovo capitolo nel termalismo della regione. Il progetto delle "Terme Imperiali", imponente con un budget di 7 milioni di euro, mirava non solo a offrire un luogo di relax e benessere, ma anche a valorizzare il ricco patrimonio archeologico della città.

Posizionato strategicamente vicino al sito delle antiche Terme Taurine, il progetto avrebbe offerto ai visitatori un'esperienza immersiva, permettendo loro di rivivere i rituali termali dell'antichità. Le vasche termali, la grotta terapeutica, le sale massaggi e tutte le altre strutture previste nel progetto avrebbero non solo arricchito l'offerta turistica di Civitavecchia ma avrebbero anche avuto un impatto positivo sull'economia locale, soprattutto considerando il grande potenziale offerto dal porto turistico della città.

Leggi intervista completa qui.

Cultura, arriva al Teatrosophia "Darkmoon": uno spettacolo della DarkSide LabTheatre Company
Ospite in collegamento Matteo Fasanella, regista e drammaturgo di "Darkmoon"

Debutta a Teatrosophia la DarkSide LabTheatre Company con
una drammaturgia originale che parte da suggestioni fornite sia dal patrimonio poetico e filosofico di Giacomo Leopardi, sia dall’idea narrativa di Michele Mari: "Darkmoon", dal 4 al 7 aprile.

Liberamente  tratto dall'opera "IO VENIA PIEN D'ANGOSCIA A RIMIRARTI" di Michele Mari, vengono coniugati diversi registri linguistici e stili narrativi giocando tra l’onirico e il realistico e alternando due e più linee temporali.

1825 – Una torrida estate in una campagna della provincia italiana. Un incubo ormai dimenticato riemerge dal passato a
tormentare i giorni e le notti di tre fratelli, Salesio, Orazio e Pilla,
ritrovatisi nella vecchia tenuta di famiglia. Nell’estate del 1813 una feroce creatura si aggirava tra i boschi, spargendo sangue e
mietendo vittime. Poi la bestia improvvisamente scomparve.
Dodici anni dopo, nuove domande, intime inquietudini e ombre
inconfessabili. Tra antiche sepolte leggende e risposte impossibili, i tre si troveranno davanti al mistero della propria umanità, al
giogo del sapere e al potere alchemico della poesia.

“Le pagine inquiete del Leopardi, la sua penna raffinata e carnale, la sua fame di vita e di bellezza e lo sguardo sempre acceso da una sensibilità che è dono e condanna, fanno di lui un antenato
carissimo ma spesso inavvicinabile per la nostra idea di teatro. La
lettura del romanzo di Michele Mari e della sua peculiare
rivisitazione della vita intellettuale del poeta ci ha fornito la chiave
per una drammaturgia affine alla nostra cifra stilistica" ha spiegato il regista Matteo Fasanella.

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