Dalla Voce della Madre - Conversazioni - 14 marzo 1956 - Cos'è la meditazione dinamica

2 months ago
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In questo episodio 🧡 14 marzo 1956, viene letto il seguente brano: "La pratica di questo Yoga richiede un costante ricordo interiore dell'unica conoscenza centrale liberatrice... In ogni cosa vi è l'unico Sé, l'unico Divino è tutto; tutti sono nel Divino, tutti sono il Divino e non c'è nient'altro nell'universo: questo pensiero o questa fede è l'intero sfondo fino a diventare l'intera sostanza della coscienza di colui che agisce. Un ricordo, una meditazione autodinamizzante di questo tipo, deve trasformarsi, e lo fa, alla fine, in una visione profonda e ininterrotta e in una coscienza vivida e onnicomprensiva di ciò che ricordiamo così potentemente o su cui meditiamo costantemente.”
Sri Aurobindo, The Synthesis of Yoga, SABCL, Vol. 20, p. 104

Domanda: Dolce Madre, cosa intende Sri Aurobindo per "meditazione dinamizzante"?

È una meditazione che ha il potere di trasformare il tuo essere. È una meditazione che ti fa progredire, al contrario della meditazione statica che è immobile e relativamente inerte, e che non cambia nulla nella tua coscienza o nel tuo modo di essere. Una meditazione dinamica è una meditazione di trasformazione. Generalmente, le persone non hanno una meditazione dinamica. Quando entrano in meditazione – o almeno in quella che chiamano meditazione – entrano in una specie di immobilità in cui nulla si muove, e ne escono esattamente come sono entrati, senza alcun cambiamento né nel loro essere né nella loro coscienza. E più è immobile, più sono felici. Potrebbero meditare in questo modo per l'eternità, non cambierebbe mai nulla né nell'universo, né in se stessi. Questo è il motivo per cui Sri Aurobindo parla di una meditazione dinamica che è esattamente l'esatto opposto. È una meditazione trasformativa.

Domanda: Come si fa? È fatta in modo diverso?

Penso che sia l'aspirazione che dovrebbe essere diversa, l'atteggiamento dovrebbe essere diverso. "Modo diverso" – cosa intendi per "modo" – (ridendo) il modo di sedersi?... Non è quello? La pratica interiore?

Sì.

Ma per ognuno è diverso.
Penso che la cosa più importante sia sapere perché si medita; Questo è ciò che dà la qualità della meditazione e la rende di un ordine o di un altro.
Puoi meditare per aprirti alla Forza divina, puoi meditare per rifiutare la coscienza ordinaria, puoi meditare per entrare nelle profondità del tuo essere, puoi meditare per imparare a donarti integralmente; Puoi meditare per ogni genere di cose. Puoi meditare per entrare nella pace, nella calma e nel silenzio: questo è ciò che le persone generalmente fanno, ma senza molto successo.
Ma potete anche meditare per ricevere la Forza della trasformazione, per scoprire i punti da trasformare, per tracciare la linea del progresso. E poi si può meditare anche per motivi molto pratici: quando si ha una difficoltà da chiarire, una soluzione da trovare, quando si vuole aiuto in qualche azione. Puoi meditare anche per questo.
Penso che ognuno abbia il suo modo di meditare. Ma se si vuole che la meditazione sia dinamica, si deve avere un'aspirazione al progresso e la meditazione deve essere fatta per aiutare e soddisfare questa aspirazione al progresso. Poi diventa dinamico.

🧡 Lettura del testo nella traduzione italiana di Anna Saia.
"Con la voce, la vibrazione del suono trasmette qualcosa dell'esperienza, che, per tutti quelli che sono sensibili, può diventare contagioso."
La Madre
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Audio originale: @https://sri-aurobindo.co.in/workings/ma/agenda_sound/index.htm
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