Il Dott. Paolo Schicchi, medico chirurgo, interviene all'ordine dei medici di Brescia

1 month ago
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Il Dott. Paolo Schicchi, medico chirurgo, interviene all'ordine dei medici di Brescia

https://presskit.it/2024/03/22/pandemia-periodo-buio-della-storia-della-medicina-cui-gli-ordini-avuto-un-ruolo-assolutamente-negativo-dott-paolo-schicchi-lassemblea-dellordine-dei-medici-brescia/

Il Coraggio di Essere un Medico. Intervento Magistrale del Dott. Paolo Schicchi presso l'ordine dei medici di Brescia.... Finalmente un vero medico sta raccontando quanto è successo durante l'emergenza covid!!!
Paolo Schicchi, medico chirurgo presso l'ICSR di Brescia, è intervenuto ad un convegno per parlare tra le altre cose della pandemia appena passata:
"Allora buona giornata a tutti grazie dell'invito. Io farò una comunicazione assolutamente polemica ma lo dico subito, molti non saranno ovviamente d'accordo con me, però ritengo opportuno puntualizzare delle cose molto gravi che sono successe. Abbiamo attraversato uno dei periodi più bui della storia della medicina e mi dispiace dirlo, gli ordini hanno avuto un ruolo assolutamente negativo nella gestione della pandemia".
"Questo è inequivocabile, facendo praticamente delle pressioni. Ho letto lo slogan che 'sarà l'inizio della libertà di esercitare', ma c'è stata negata, di fatto. Si è aderito totalmente a quelli che erano i diktat politici, dimenticando quella che è l'arte medica da decenni, culminata la follia vaccinale nel vaccinare donne in gravidanza, nel vaccinare i bambini e nel vaccinare, con l'obbligo comunque che ci ha purtroppo investito come categoria per primi. E ripeto, se fossimo noi stati un pochino più energici nel dire 'no', perché so che tantissimi colleghi hanno dovuto chinare la testa e accettare questo diktat, probabilmente le cose sarebbero andate diverse".
"Ai giovani colleghi volevo solo dire una cosa, forse loro non se lo ricordano perché magari non erano neanche nati, riguardo un farmaco. Voi direte "cosa c'entra?". La talidomide è stato un farmaco che è ritenuto a tutt'oggi il più grande dramma nella storia della medicina. Era un farmaco che veniva consigliato alle donne in gravidanza per soliti problemi cefalee, nausee, insomma, cose che si verificano quasi costantemente. Ebbene questo farmaco, che è stato lanciato sul mercato negli anni 60, ha causato delle deformazioni gravissime, si è visto poi ovviamente nel tempo perché c'era il tempo della gestazione, poi tutti quelli che sono stati gli studi, le contraddizioni, ovviamente con la pressione delle case farmaceutiche, si era negato il nesso di casualità fra le malformazioni dei nati e l'assunzione di farmaci".
"Fortunatamente un ginecologo tedesco molto puntuale nell'assegnare e notare tutte le terapie, vide che c'era questa associazione fra l'assunzione di questo farmaco e la nascita di un bambino che aveva molto spesso una focomelia agli arti superiori. Quindi si stimano fino a 20.000 i bambini nel mondo nati con malformazioni degli arti prima che venisse stoppata la vendita, la diffusione di questo farmaco. Inutile dire che l'ultima nazione a vietare la vendita del farmaco in Europa, è stata l'Italia. L'FDA statunitense, come spesso succede in contraddizione con le agenzie delle varie nazioni europee, non aveva dall'inizio approvato questo farmaco. Quindi purtroppo questi dati riguardano solo i bambini europei. Adesso vi voglio dire quelle che sono nel VAERS, che come sapete è il registro che usano gli statunitensi, sicuramente molto più affidabile del nostro, Abbiamo visto le falsità ormai riconosciute smascherate dai vari organi di controllo come EMA, AIFA, Istituto superiore di sanità... Sono sotto gli occhi di tutti, non possiamo negare la realtà, non possiamo negare che ci sia un esubero di morti improvvise, soprattutto nelle fasce di età", e Schicchi viene interrotto da un fischio. "Fammi parlare, abbi pazienza, se mi devi dire qualcosa me lo dici fuori, mi fai parlare perché sto dicendo delle cose che sono validate".
"Volevo solo dirvi che negli Stati Uniti, quelle che sono state le morti sicuramente accertate, in cui c'è un nesso di causalità per l'assunzione del farmaco, io non lo chiamo vaccino, è chiaro che non è non è un vaccino, si discosta totalmente da tutti i vaccini impiegati fino adesso. I deceduti sicuramente sono 37.100, quindi poi ci sono tutti gli effetti collaterali, 21.000 infarti 214.000 patologie gravi, 242.000 ricoveri ospedalieri... Ci sono delle cifre veramente drammatiche, però non so non è successo niente, anzi ancora qui in Europa andiamo avanti con la vaccinazione e migliaia, milioni di dosi vengono buttate e viene buttato così del denaro pubblico, denaro nostro".
"Non ci sono soldi in sanità, ma iniziamo a spendere bene quei pochi che ci sono, sapete quanto è costata in Italia così a occhio e croce questa folle campagna vaccinale? 10 miliardi di euro.. Questo perché dai dati pubblicati dalla Germania, facendo la proporzione fra la popolazione nostra e la loro viene fuori una cifra del genere, quindi 10 miliardi di euro che potevano essere destinati in tutt'altra maniera. Ci lamentiamo che la sanità pubblica non funziona? Iniziamo a spendere bene i soldi che ci sono, ecco, poi forse qualcosa potrebbe cambiare. E niente".
"Poi cosa vuoi che dica? Io col col Presidente ho avuto uno scambio epistolare molto nutrito, nato un po' con con la mia con la mia vicenda, io avevo esibito il mio status dopo essere stato sospeso nell'agosto con procedura d'urgenza, mi sono sentito Vallanzasca. Dal 3 agosto del 2021 all'ottobre del 2022, rientrato grazie ai due mesi di sconto pena che ci ha offerto il Governo Meloni appena insediato. Io avevo avuto delle discussioni sempre in termini di civili immagino, perché avevo esibito il mio status di guarito dalla malattia. Quindi mi sono rivolto al Presidente con un titolo anticorpale anche importante, dicendo che era inutile che mi vaccini perché sono guarito dalla malattia. Si insegna Manzoni dai tempi dei monatti, che chi è guarito non si ammala. È sempre successo così in medicina, quindi né potevo contagiare, né potevo essere contagiato. Mi è stato risposto che si doveva adattare a quelle che erano le disposizioni della Fnomceo e che quindi mi sarei dovuto vaccinare lo stesso. Ho fatto presente l'inutilità e la pericolosità della cosa. Ovviamente non mi sono vaccinato. Come ripeto ho pagato con 15 mesi di sospensione un danno professionale, economico, morale perché dopo 41 anni di laurea sentirsi dire che non sei più in grado di fare il medico perché è un'idea che nel tempo si dimostra giusta, giusta, inutile negarlo", conclude Schicchi.

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