Non solo Roma - Puntata di Martedì 12 Marzo 2024

2 months ago
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Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 12 Marzo 2024
Capocotta, brucia uno dei chioschi storici alla vigilia del bando; Gualtieri: "Non ci faremo intimidire"
Ospite in studio Massimiliano Cacciotti, giornalista di Radio Roma Television

Fiamme a Capocotta (litorale di Roma) dove, poco prima delle 19 di domenica 10 marzo, un incendio ha interessato sei chioschi del Mecs Village, di proprietà del comune di Roma. 80 metri quadri di strutture andate in fiamme: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e dai  primi sopralluoghi non è esclusa l'ipotesi dolosa.

Ad indagare i carabinieri della compagnia di Pomezia, presenti sul posto. La struttura, di proprietà comunale, è in attesa di assegnazione. Proprio ieri, 11 marzo, era prevista la pubblicazione del bando. Lo ha ricordato proprio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "È andato a fuoco uno dei chioschi di Capocotta, proprio uno di quelli che, dopo un’attesa di 24 anni, avremmo rimesso a bando. È un fatto preoccupante e ne andranno chiarite le cause nel più breve tempo possibile". Il sindaco ha inoltre ricordato che "in questi mesi, con il dipartimento ambiente, abbiamo fatto un lungo lavoro per tornare in possesso di tutti i lotti, iniziando a riscuotere i canoni arretrati e a far sanare gli abusi".

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“Metteremo a bando gli altri lotti, con gli stessi obiettivi – conclude il sindaco – salvaguardare i servizi e la sicurezza per le tante persone che vivono e fanno vivere Capocotta e, al tempo stesso, difendere trasparenza e legalità”. Dopo decenni di proroghe da parte del Campidoglio, le strutture erano state tolte ai gestori, come da sentenza del Consiglio di Stato, che aveva riconsegnato i chioschi al Comune e intimato la messa al bando.  Motivo per cui non si esclude l’ipotesi del dolo.

Un luogo, Capocotta, al centro della cronaca e dell'interesse mediatico da decenni. Tra illegalità, trasgressione e delitti irrisolti il litorale alle porte di Roma ha fatto molto parlare di sé. Ne parla in un video documentario Massimiliano Cacciotti, "Qui visse Capocotta": si parte dalle origini leggendarie, fino ad arrivare ai misteri che ancora oggi circondano mediaticamente questa famosissima spiaggia.

Circa 12 minuti di storia, cronaca e curiosità: un vero e proprio spaccato della nostra società dagli anni '50 in poi.

Chiuso il parcheggio a viale della Vittoria: a quando i lavori?
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione "Civonline"

Parcheggio chiuso e, soprattutto, nessun movimento che possa far pensare ad un intervento immediato per ripristinare la sicurezza. I residenti di viale della Vittoria, soprattutto quelli di Palazzo Bruzzesi, si dicono preoccupati per la decisione di chiudere il parcheggio tra la strada e il muro di cinta a ridosso della ferrovia, a seguito del distacco, venerdì scorso, di una porzione di cordolo di cemento che, cadendo, è finita su un’auto in sosta davanti al commissariato di Polizia.

«La chiusura del parcheggio - hanno spiegato - costituisce un grave disagio per i cittadini del quartiere ed un grave danno per i ristoranti della zona. Non emergono avvisaglie di riapertura, perché non è iniziata alcuna attività di ripristino». Nell’immediatezza dei fatti i Vigili del fuoco hanno rimosso le parti pericolanti del cordolo e hanno deciso di interdire l'area di parcheggio coinvolta. La situazione ha richiesto ulteriori precauzioni: il passaggio veicolare e pedonale è stato bloccato nell'area che va dall'ingresso del parcheggio fino alle scalette che portano al parcheggio antistante la stazione ferroviaria.

La Frasca: scatta l’esposto sulla situazione del campeggio

«La pineta interna al campeggio “Traiano”, compreso nella perimetrazione del Monumento Naturale “La Frasca”, versa attualmente in condizioni ambientali e sanitarie tanto gravi quanto desolanti». È quanto si legge nell’esposto presentato dall’associazione Forum Ambientalista al gruppo Carabinieri forestali di Roma e inviato, per conoscenza, al sindaco Ernesto Tedesco, all’assessore all’Ambiente Manuela Magliani, al comandante della Polizia locale Ivano Berti, al direttore regionale del settore Ambiente Vito Consoli e al dirigente dell’area Monumenti Naturali Diego Mantero.

L’associazione prende spunto da quanto segnalato nel corso del tempo da diversi soci della cooperativa “Campeggiatori Pineta la Frasca srl”. «L’area in questione – spiega la referente locale del Forum Ambientalista Simona Ricotti –  è stata lasciata dai gestori del campeggio in completo abbandono, priva di controllo ed in totale balia di vandali e ladri.

Decine di roulotte abbandonate e vandalizzate, suppellettili e mobilia sparse in ogni dove, materassi, frigoriferi, lavatrici, barche, biciclette, coperture di lana di vetro abbandonati sul terreno, cassonetti colmi di rifiuti di ogni tipo non svuotati da anni, i residui di quanto danneggiato o distrutto dall’incendio del luglio 2021 lasciato alle intemperie, alberi divelti. Una situazione che non solo può determinare situazioni di inquinamento del terreno e delle falde acquifere, ma che pone l’intera pineta a grave rischio di incendio boschivo. Una circostanza resa ancor più grave dal fatto che si tratta di un’area protetta in quanto ricadente nel Monumento naturale».

Una situazione da approfondire sicuramente, come ricorda Ricotti che evidenzia come «ad oggi la chiusura, l’inutilizzo e la situazione di grave degrado dell’area, che ha espropriato la comunità civitavecchiese, e non solo, di un importante punto di aggregazione e turismo sociale, costruito in decenni di sacrifici da famiglie di lavoratori, viene utilizzato, sebbene indirettamente – ha denunciato ancora - per convincere un numero sempre maggiore di soci a cedere alla società “La nuova Frasca Srl”, azionista di maggioranza della cooperativa “Campeggiatori Pineta la Frasca srl”, le proprie quote societarie.

Per quanto sopra esposto, considerato che l’abbandono e il deposito, non occasionale in quanto incorre da anni, di rifiuti in area non autorizzata costituisce, oltre che grave pericolo per l’ambiente, anche illecito penale, chiediamo di porre in essere ogni possibile provvedimento affinché l’enorme mole di rifiuti venga rimossa e l’area venga sottoposta a doverosa azione di bonifica e messa in sicurezza a tutela dell’intera pineta afferente il Monumento Naturale.

Alla società proprietaria venga imposto di attivare una doverosa azione di guardiania e controllo del campeggio per evitare la prosecuzioni delle azioni vandaliche a danno dei beni materiali ed ambientali presenti. Chiediamo ancora di voler accertare se nei fatti sopra esposti ricorrano eventuali ipotesi di reato e, in caso affermativo, individuarne le responsabilità e di voler verificare il rispetto delle regole tecniche di prevenzione incendio nelle aree boschive nonché – ha concluso Ricotti – se siano stati adottati e siano funzionanti tutti gli idonei sistema di difesa antincendio prescritti per tali tipologie di insediamenti, ossia campeggio interno ad area boschiva e protetta».

Volontariato, Maselli incontra le associazioni cittadine e annuncia grandi novità

L’assessore all'Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio Massimiliano Maselli ha fatto tappa a Civitavecchia per incontrare il volontariato e ha promesso il taglio dell’Irap per le realtà del terzo settore.

Una notizia accolta da applausi dalle varie associazioni presenti a rappresentare il cuore di Civitavecchia, un evento che non poteva non tenersi presso la sede de Il Ponte e introdotto proprio dal suo presidente Pietro Messina che ha sottolineato la forza dell’associazionismo cittadino «all’ultimo appuntamento della manifestazione Il Volontariato promuove la vita hanno partecipato oltre 40 realtà».

L’assessore a Cultura e Turismo Simona Galizia, che ha portato i saluti del sindaco Ernesto Tedesco e dell’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei, ha ringraziato la Regione Lazio per l’attenzione che sta mostrando per Civitavecchia e ha pregato l’assessore Maselli di «stare accanto a realtà come Il Ponte e le altre associazioni che rispecchiano il cuore delle persone che da anni riescono a realizzare cose magiche».

In sala anche l’ex assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli.

TANTE IMPORTANTI MISURE IN ARRIVO

Maselli ha ricordato che a un anno dall’insediamento della giunta Rocca molto è stato fatto, nell’ottica dell’integrazione socio-sanitaria e molto altro. Tante iniziative in arrivo, tra queste l'elezione del Garante dei Disabili - il nome arriverà nei prossimi giorni - per affrontare le criticità, il forte sostegno al "Dopo di noi" con il patrimonio immobiliare solidale in cui si possono far confluire immobili di proprietà (ricevendo 50mila euro per ristrutturazioni) o in affitto (ricevendo l’80% del canone di locazione) per progetti inerenti il Dopo di noi.

Inoltre, l'Asilo Savoia offre servizi informativi sull'apertura di struttur e "Dopo di noi". Vengono destinati fondi per corsi di lingua dei segni. Gli enti del terzo settore - tramite un bando - potranno offrire tirocini formativi con contributi regionali, mentre una legge in discussione esenta gli enti dal pagamento dell'IRAP. Si prepara anche una legge a sostegno dei caregiver, che avranno finalmente un ruolo attivo soprattutto nella creazione del Piano assistenziale individuale e avranno finanziamenti per corsi di aggiornamento e agevolazioni lavorative, oltre alla creazione della giornata del caregiver.

IL PROGETTO

Un particolare interesse è dedicato al progetto Tobia che vede la creazione di un team di operatori per accogliere e accompagnare nelle cure i pazienti disabili e le loro famiglie. Infine, tra le varie azioni messe in campo, c’è - approderà in consiglio regionale entro maggio - «il primo piano regionale sull'autismo. Dal gruppo di lavoro di esperti che ho messo in piedi ho preteso la massima linearità e semplicità». Un passaggio anche sulla sanità e sui cambiamenti che avverranno da qui ai prossimi due anni: «La regione Lazio è seduta su una montagna di soldi».

Maselli ha poi ascoltato AssProha, Avis, La Casa di Cristina, Cri di Santa Marinella, Crocerossine di Italia, Consulta delle donne, Navigarte e Il Volontariato promuove la vita.

A Teatro Lo Spazio l'omaggio a Vivien Leigh, lo spettacolo di Donatella Busini
Ospite in collegamento Donatella Busini, autrice di "Vivien"

Primi anni 70, un manicomio e una donna convinta di essere la figlia di Vivien Leigh.

Un caso particolare che suscita l’interesse del Direttore dell’Istituto animato da ambigue ambizioni di affermazione del proprio valore. L’indagine si dipana in modo inusuale fino a giungere verso un finale inatteso. Tra sogni e realtà la pièce intende riscattare la figura controversa di una delle attrici più discusse dello scorso secolo: Vivien Leigh. Pur essendo frutto di un interesse appassionato nei confronti di una donna fragile, colta, notevolmente intelligente e anticonformista, questo lavoro rimane una trovata artistica che non si appella a verità psicoanalitiche reali ma gioca con esse.

A Teatro Lo Spazio di Roma, arriva "Vivien" di Donatella Busini, dal 14 al 17 marzo.

La narrazione che si muove tra sogni e realtà offre al pubblico un'esperienza coinvolgente e profonda, che celebra il potere trasformativo del teatro e l'importanza della vita sul palcoscenico e rende Vivien un atto di amore nei confronti del teatro e della figura di Vivien Leigh, che promette di rapire e affascinare il pubblico con la sua storia ricca di emozioni e colpi di scena.

L’esistenza di Vivien Leigh, una delle attrici più rigorose ed eleganti del ventesimo secolo, fu costellata di successi e riconoscimenti artistici a cui ha fatto da contrappeso una serie di eventi dolorosi e traumatici sul versante personale.

Il testo di Donatella Busini non si risolve in una mera narrazione biografica dell’attrice, bensì nello scandagliare le pieghe della sua anima frastagliata, con tutte le sfumature di colore che un’artista del suo calibro porta con sé.

L’approccio di questo lavoro mira, attraverso un gioco delle parti pirandelliano, a evidenziare l’Io e l’Es a cui di volta in volta la Leigh faceva appello per condurre la sua esistenza.

Ogni personaggio presente nella pièce ha un suo doppio con cui deve fare i conti e con cui si relaziona con il mondo esterno. Questa costante dicotomia apre uno scenario da “teatro nel teatro” nel quale lo spettatore viene condotto a spiare fra gli interstizi che si vengono a creare tra le psicosi, i fatti reali e surreali che vedono coinvolti i protagonisti del racconto.

L’unico modo di raccontare il “non detto” di Vivien Leigh è proprio quello di sviscerare la sua complicata personalità, la quale, se da un lato le ha creato non pochi problemi a livello sociale, dall’altro le ha consentito di rappresentare in modo sublime le eroine da lei interpretate sullo schermo e, soprattutto, in Teatro.

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