L' INNO DI GESÚ ( APOCRIFO )

2 months ago

Gli Atti di Giovanni sono una raccolta cristiana dell'inizio del II secolo di racconti e tradizioni giovannee, conosciute da tempo in forma frammentaria. Si diceva che l'autore tradizionale fosse un certo Leucio Carinus, compagno e discepolo di Giovanni. Gli Atti di Giovanni sono considerati uno dei più significativi degli Atti apostolici apocrifi. Conserva tracce delle prime tradizioni orali sul "discepolo amato" e unico autore apostolico di un testo evangelico canonico.
Gli Atti di Giovanni descrivono i viaggi (forse apocrifi) di Giovanni, racconti pieni di eventi drammatici e miracolosi, aneddoti e discorsi apostolici ben inquadrati. Molti di questi rivelano forti tendenze docetistiche nella tradizione di Giovanni, e almeno un episodio è davvero piuttosto divertente (vedi sezione 60, la "storia di Giovanni e le cimici dei letti").
Ma il nostro testo contiene anche due straordinarie sezioni mistiche che hanno carattere distinto dal resto del documento. Il primo racconta le parole e le azioni sacre del Signore nella notte prima della sua morte. Segue direttamente il secondo, che racconta la visione che Giovanni ebbe del Signore al momento della crocifissione. La prima sezione (sezioni 94-96 nell'edizione di Giacomo, sotto) è stata in tempi moderni intitolata "Inno di Gesù", e molto probabilmente conserva un testo usato nella liturgia almeno di alcune comunità giovannee. Il testo della visione che segue, talvolta intitolato "Il mistero della croce" (sezioni 97-102), illustra con grande bellezza le profondità mistiche penetrate dalla cristologia giovannea. Queste due sezioni, presentate di seguito, rendono gli Atti di Giovanni un documento di cruciale importanza per comprendere le basi visionarie e gnostiche all'interno della tradizione di Giovanni.

(Testo di Lance S. Owens )

In questa occasione viene proposto ‘L’ Inno di Gesù’.
In futuro ci occuperemo di presentare ‘ La Croce Mistica’.

The Hymn of the Lord
Which He Sang in Secret to the Holy Apostles, His Disciples
XCIV
Now before he was taken by the lawless Jews,
who also were governed by the lawless serpent,
he gathered all of us together and said:
Before I am delivered up unto them let us sing an hymn to the Father,
and so go forth to that which lieth before us.
He bade us therefore make as it were a ring,
holding one another's hands,
and himself standing in the midst he said:
Answer Amen unto me.
He began, then, to sing an hymn and to say:
Glory be to thee, Father.
And we, going about in a ring, answered him:
Amen.
Glory be to thee, Word:
Glory be to thee, Grace.
Amen.
Glory be to thee, Spirit:
Glory be to thee, Holy One:
Glory be to thy glory.
Amen.
We praise thee, O Father;
we give thanks to thee, O Light,
wherein darkness dwelleth not.
Amen.
XCV
Now whereas we give thanks, I say:
I would be saved, and I would save.
Amen.
I would be loosed, and I would loose.
Amen.
I would be wounded, and I would wound.
Amen.
I would be born, and I would bear.
Amen.
I would eat, and I would be eaten.
Amen.
I would hear, and I would be heard.
Amen.
I would be thought, being wholly thought.
Amen.
I would be washed, and I would wash.
Amen.
Grace danceth. I would pipe; dance ye all.
Amen.
I would mourn: lament ye all.
Amen.
The number Eight (Ogdoad) singeth praise with us.
Amen.
The number Twelve danceth on high.
Amen.
The Whole on high hath part in our dancing.
Amen.
Whoso danceth not, knoweth not what cometh to pass.
Amen.
I would flee, and I would stay.
Amen.
I would adorn, and I would be adorned.
Amen.
I would be united, and I would unite.
Amen.
A house I have not, and I have houses.
Amen.
A place I have not, and I have places.
Amen.
A temple I have not, and I have temples.
Amen.
A lamp am I to thee that beholdest me.
Amen.
A mirror am I to thee that perceivest me.
Amen.
A door am I to thee that knockest at me.
Amen.
A way am I to thee a wayfarer. .
XCVI
Now answer thou unto my dancing.
Behold thyself in me who speak,
and seeing what I do,
keep silence about my mysteries.
Thou that dancest, perceive what I do,
for thine is this passion of the manhood, which I am about to suffer.
For thou couldest not at all have understood what thou sufferest
if I had not been sent unto thee, as the word of the Father.
Thou that sawest what I suffer sawest me as suffering,
and seeing it thou didst not abide but wert wholly moved,
moved to make wise.
Thou hast me as a bed, rest upon me.
Who I am, thou shalt know when I depart.
What now I am seen to be, that I am not.
Thou shalt see when thou comest.
If thou hadst known how to suffer,
thou wouldest have been able not to suffer.
Learn thou to suffer, and thou shalt be able not to suffer.
What thou knowest not, I myself will teach thee.
Thy God am I, not the God of the traitor.
I would keep tune with holy souls.
In me know thou the word of wisdom.
Again with me say thou:
Glory be to thee, Father;
Glory to thee, Word;
Glory to thee, Holy Spirit.
And if thou wouldst know concerning me, what I was,
know that with a word did I deceive all things
and I was no whit deceived.
I have leaped:
but do thou understand the whole,
and having understood it, say:
Glory be to thee, Father.
Amen.

TRADUZIONE

L'inno del Signore
che cantò in segreto ai santi apostoli, suoi discepoli

XCIV
Prima di essere preso dagli empi Giudei,
anch'essi governati dal serpente empio,
egli ci radunò tutti e disse:
Prima che io sia consegnato loro, cantiamo un inno al Padre
e andiamo così verso quella che sta davanti a noi.
Ci ordinò quindi di formare come un anello,
tenendoci per mano,
e lui stesso, stando in mezzo, disse:
Rispondi amen a me.
Cominciò allora a cantare un inno e a dire:
Gloria a te, Padre.
E noi, girando in cerchio, gli abbiamo risposto:
Amen.
Gloria a te, Parola:
Gloria a te, Grazia.
Amen.
Gloria a te, Spirito:
Gloria a te, Santo:
Gloria alla tua gloria.
Amen.
Ti lodiamo, o Padre;
ti rendiamo grazie, o luce,
dove non abitano le tenebre.
Amen.
XCV
Ora mentre rendiamo grazie, io dico:
vorrei essere salvato, e salverei.
Amen.
Sarei stato sciolto e sarei stato sciolto.
Amen.
Sarei ferito e ferirei.
Amen.
Sarei nato e avrei sopportato.
Amen.
Mangerei e verrei mangiato.
Amen.
Avrei sentito e sarei stato ascoltato.
Amen.
Sarei pensato, essendo interamente pensato.
Amen.
Sarei lavato e mi laverei.
Amen.
La grazia danza. Vorrei pifferare; ballate tutti quanti.
Amen.
Piangerei: lamentatevi tutti.
Amen.
Il numero Otto (Ogdoad) canta lodi con noi.
Amen.
Il numero Dodici danza in alto.
Amen.
Il Tutto in alto ha parte nella nostra danza.
Amen.
Chi non balla, non sa cosa accadrà.
Amen.
Sarei fuggito e sarei rimasto.
Amen.
Adornerei e sarei adornato.
Amen.
Sarei unito e mi unirei.
Amen.
Una casa non ce l'ho, e ho delle case.
Amen.
Un posto che non ho, e ho dei posti.
Amen.
Un tempio non ho, e ho templi.
Amen.
Una lampada sono io per te che mi guardi.
Amen.
Uno specchio sono io per te che mi percepisci.
Amen.
Io sono per te una porta che mi bussa.
Amen.
Una via sono per te un viandante. .
XCVI
Ora rispondi alla mia danza.
Guarda te stesso in me che parlo,
e vedendo ciò che faccio,
taci i miei misteri.
Tu che danzi, percepisci ciò che faccio,
perché tua è questa passione virile, che sto per soffrire.
Infatti non avresti potuto comprendere ciò che soffri
se io non ti fossi stato mandato come parola del Padre.
Tu che hai visto ciò che soffro, mi hai visto soffrire,
e vedendolo non sei rimasto ma sei stato tutto commosso,
spinto a diventare saggio.
Mi hai come letto, riposa su di me.
Chi sono, lo saprai quando me ne andrò.
Ciò che ora mi sembra essere, non lo sono.
Lo vedrai quando verrai.
Se avessi saputo soffrire,
avresti potuto non soffrire.
Impara a soffrire e sarai in grado di non soffrire.
Ciò che non sai, te lo insegnerò io stesso.
Il tuo Dio sono io, non il Dio del traditore.
Vorrei restare in sintonia con le anime sante.
In me conosci la parola della saggezza.
Ancora con me di':
Gloria a te, Padre;
Gloria a te, Parola;
Gloria a te, Spirito Santo.
E se vuoi sapere di me ciò che ero,
sappi che con una parola ingannai tutte le cose
e non fui ingannato in nulla.
Ho fatto un salto:
ma tu capisci tutto
e, dopo averlo capito, di':
Gloria a te, Padre.
Amen.

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'Vivo autem , iam non ego, vivit vero in me Christus'

"Perché se qualcuno ha i mezzi di vivere, e prende qualsiasi cosa, vende la Parola;
ma se chi non ha e prende sostentamento per vivere, come anche il Signore prese a cena e tra i Suoi amici, non avendo nulla, anche se Lui solo ne è il proprietario di ogni cosa, non pecca."

' Cotidie Morior'

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