Speciale Osservatorio sui Mondi - Agarttha: manipolazione guénoniana?

6 months ago
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Agartha (o Agarttha, o Agarthi)... Un mito duro a morire. Per lungo tempo nell'area degli studiosi seri di esoterismo, anche per colpa di Guenon, questa bufala ottocentesca inventata da Saint-Yves d'Alveydre, venne presa sul serio. Da lì poi si è incistata nell'onnivora subcultura new age, come topos condiviso.
In realtà Guenon conosceva poco e male il buddhismo Vajrayana (che lui chiamava lamaismo), fatto si è che quando cominciarono ad arrivare studi di orientalistica seria, accademica, nonché contatti autenticamente iniziatici con i detentori dei lignaggi tradizionali d'Oriente, la bufala di Agartha venne scoperta: quel nome che doveva indicare un mito ben noto in tutta l'Asia in realtà risultò sconosciuto ai lama, così come ai pandit indiani.
È stato un saggio monumentale di Marco Baistrocchi, uscito nel 1995 su Politica Romana, dopo le ricerche di Marco Pallis che già aveva dato spallate vigorose, a fare definitivamente giustizia e a ricostruire il filo di questa lunga mistificazione letteraria.
La cosa infatti comporta una certa complessità e lascia modo di ricostruire le tracce di una vera "operazione culturale" di mistificazione - a cui non fu estranea l'opera dei Gesuiti - che ebbe successo nello sviare generazioni di ricercatori ed esoteristi in buona fede.
Ne parliamo in questo Speciale di Osservatorio sui Mondi, con Luca Valentini.

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