Ospedale di Gaza, forse oggi o ieri, non fa molta differenza

Ospedale di Gaza, forse oggi o ieri, non fa molta differenza, è la quotidianità dopo il blocco totale imposto da Israele, con i civili e i medici che diventano bersagli mobili "dentro a un catino".

Mi viene in mente il film "Amen" di Costa Gravas, la scena finale.

Il prete protagonista sceglie di non voler avere più nulla da spartire con gli assassini e sceglie di stare con le vittime, confondendosi tra gli ebrei e salendo sul treno che li avrebbe portati in un campo di sterminio nazista, a morte certa.

Oggi come ieri, l'unico modo per non ricevere la condanna eterna dell' ignominia storica, è quello di condividere lo stesso destino delle vittime della Guerra Santa di NATO ed Occidente per il mantenimento dell' ordine unipolare a guida USA.

Io non sto con la Palestina, sto con l'umanità. E quello che sta conducendo Israele è un BESTIALE crimine contro l'umanità, che mi dà profondamente vergogna di farne parte. Come potremo guardare in faccia i nostri figli, i nostri nipoti, quando fra qualche anno ci chiederanno dove eravamo e cosa stavamo facendo mentre questo orribile crimine si stava compiendo con l'appoggio incondizionato dei nostri governi?

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