Liberta' di parola, uno dei diritti più preziosi dell'uomo, chiediamoci: esiste ancora?

9 months ago
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La vicenda del gen. Vannacci rappresenta l'occasione per parlare della liberta' di parola sancito dall'art. 21 della costit. italiana.
Cosa stabilisce l’articolo 21 Costituzione?
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure <omissis>".
L’espressione più pregnante del principio personalista e del pluralismo è la libertà di manifestazione del pensiero che costituisce un valore centrale nell’ordinamento costituzionale (sent. C. Cost. 9/1965) purché si attui il principio democratico.
Tale libertà è sancita dall’art. 21 della Costituzione che garantisce ad ogni individuo («tutti») la facoltà di divulgare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, cioè di poter liberamente comunicare con i propri simili [1].
È stato l’art. 11 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 26 agosto 1789 a definire quanto segue: «la libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla Legge».
La garanzia della libertà di pensiero e della sua manifestazione costituisce una condizione imprescindibile per la stessa vita e sopravvivenza di un regime democratico, perché assicura la formazione di un libero convincimento personale da parte di ciascun cittadino e di una opinione pubblica libera e criticamente fondata e, perciò, è considerata la «pietra angolare» della democrazia.
È significativo, infatti, che la libertà maggiormente violata dai regimi autoritari sia proprio la libertà di manifestazione del pensiero, che viene compressa soprattutto attraverso la censura politica e il controllo di stampa, radio e TV, mezzi di comunicazione di massa tradizionalmente più diffusi utilizzati per diffondere le idee.
Alla luce della feroce censura in atto, compresa quella voluta ed imposta di recente dal D.S.A. europeo (Digital Service Act), con la retorica di combattere la disinformazione e la cattiva informazione sui social e piattaforme virtuali in generale, chiediamoci se esiste ancora questa libertà.
La domanda dunque è : esiste ancora la liberta' di parola? La domanda è lecita, rispondere anche, oppure no?
avvsilviapini@gmail.com

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