Le leggi mai abrogate in molti Stati degli USA che vietano la sodomia DOCUMENTARIO agli LGBTQ🏳️‍🌈 interessa solo togliere le leggi sulla sodomia che criminalizzano l'omosessualità per fare le loro schifezze senza essere arrestati

10 months ago
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In data 16 aprile 2023 l'omosessualità rimane reato ufficialmente in circa 64 paesi del mondo; 67 se si considerano 3 paesi che condannano de facto l'omosessualità anche se in assenza di leggi specifiche: Afghanistan, Iraq ed Egitto. L'ultimo paese in cui è stata abrogata la legge sulla sodomia sono le Isole Cook in data 16 aprile 2023.

Nel 2001 i paesi che avevano leggi contro l'omosessualità erano circa 95 (compreso Cipro del Nord ed escluso il Ciad).

Attualmente 7 di loro prevedono la pena di morte per omosessualità in tutto il loro territorio: Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Afghanistan, Somalia, Mauritania e Yemen. Esistono, inoltre, altri paesi in cui la pena di morte nei confronti delle persone che hanno avuto rapporti omosessuali viene esercitata solo in alcune regioni specifiche, ovvero in alcune zone dell'Iraq e in certi stati a maggioranza musulmana della Nigeria settentrionale.

il Qatar prevede la pena di morte per omosessualità solo per i musulmani, mentre nei Territori Palestinesi, nella striscia di Gaza, anche se de iure la pena massima è di 10 anni di reclusione, de facto viene applicata la pena di morte.

Inoltre, fino al 15 luglio 2020, la pena di morte per omosessualità è stata in vigore in Sudan.[2]

Nel maggio 2019 il Brunei ha posto una moratoria per sospendere temporaneamente la pena di morte per lapidazione dopo un mese dall'approvazione della stessa, a seguito di proteste internazionali [3]

Gli stati che stanno, attualmente, facendo degli sforzi per eliminare il reato di omosessualità sono: Libano[4], Tunisia, Sri Lanka[5] e Guyana[6].

Nel mese di settembre 2022 il Presidente dello Sri Lanka ha affermato che il suo Governo non si opporrà al progetto di legge volto a depenalizzare il reato di sodomia.

Il 26 gennaio 2014, con la depenalizzazione del reato di omosessualità in Cipro del Nord, l'Europa è diventato il primo continente al mondo a non avere più alcun paese provvisto di leggi contro l'omosessualità.

Di seguito viene riportata una tabella degli stati in cui l'omosessualità è legale (con seguente data di depenalizzazione) e quelli in cui è perseguita per legge (con conseguenti ammende e conseguenze).
https://it.wikipedia.org/wiki/Depenalizzazione_dell%27omosessualit%C3%A0_per_stato_e_anno
Le leggi sulla sodomia negli Stati Uniti d'America, che mettevano fuori legge una varietà di atti sessuali e che in alcuni stati erano vigenti fino al 2003, sono state l'eredità di tutta una serie di leggi britanniche con radici nella religione cristiana della tarda antichità[1]. Mentre spesso venivano presi di mira gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso, molti di questi statuti possedevano definizioni sufficientemente ampie per poter esser impiegati a mettere fuori legge anche alcuni atti sessuali tra persone di sesso diverso ed agivano a volte anche tra le persone sposate.

Lungo il corso del XX secolo la progressiva liberalizzazione della sessualità americana ha portato via via alla totale eliminazione delle leggi sulla sodomia nella maggior parte degli stati; durante questo periodo di tempo la Corte suprema degli Stati Uniti d'America ha prima confermato la costituzionalità delle leggi sulla sodomia nella sentenza Bowers v. Hardwick nel 1986, per poi annullare la decisione nel 2003 nella sentenza Lawrence contro Texas. Il pronunciamento della Corte Suprema ha di conseguenza invalidato le leggi sulla sodomia ancora esistenti in 14 stati (Alabama, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Florida, Idaho, Kansas, Louisiana, Michigan, Mississippi, Missouri – in tutto lo stato –, Oklahoma, Texas, Utah e Virginia).
https://it.wikipedia.org/wiki/Leggi_sulla_sodomia_negli_Stati_Uniti_d%27America
Storia
Nel 1779 Thomas Jefferson scrisse una legislazione per la Virginia che conteneva la punizione della castrazione per tutti quegli uomini che si impegnavano nell'atto sodomitico[2]. Jefferson intendeva che questa fosse in realtà una liberalizzazione delle leggi sulla sodomia in Virginia in cui, a quel tempo, si prevedeva la pena di morte come pena massima per il reato di sodomia: essa fu respinta dal legislatore dello stato[3].

Prima del 1962 la sodomia costituiva un crimine in ognuno degli stati dell'Unione, punito da un lungo periodo di reclusione e/o di lavori forzati. In quell'anno il codice penale modello (MPC) sviluppato dall'American Law Institute col fine di promuovere l'uniformità tra gli stati che avevano modernizzato i loro statuti accolse come un compromesso, la rimozione della sodomia consensuale dal proprio codice penale, mentre si rendeva e rimaneva un crimine l'istigazione e la sollecitazione alla sodomia.

Nel 1962 l'Illinois adottò le raccomandazioni espresse dal modello di nuovo codice penale e quindi, di conseguenza, divenne il primo stato a rimuovere le conseguenze penali sanzionatorie per la sodomia consensuale dal suo codice[4], quasi un decennio prima di qualsiasi altro stato degli Stati Uniti d'America.

Nel corso degli anni molti tra gli stati che non avevano abrogato le leggi sulla sodomia avevano altresì emanato una legislazione che ne riduceva la pena. Al momento della decisione sul caso Lawrence nel 2003 la pena per aver violato una delle leggi sulla sodomia variava sensibilmente da una giurisdizione all'altra, tra quegli stati che avevano mantenuto le loro leggi sulla sodomia. Le sanzioni più dure e severe erano comminate in Idaho, dove una persona condannata per sodomia poteva ancora ricevere la pena dell'ergastolo; seguiva il Michigan con una pena massima di 15 anni di reclusione, mentre i recidivi venivano condannati a vita.

Entro il 2002 ben 36 stati avevano oramai abrogato le leggi sulla sodomia o le loro corti nazionali le avevano rovesciate e invalidate. Al tempo della decisione della corte suprema del 2003 le leggi in materia nella maggior parte degli stati non erano più da tempo applicate o lo erano in maniera molto selettiva. Il persistere di queste leggi raramente applicate sui codici di statuto, tuttavia, venivano spesso citate come una giustificazione per gli atti di discriminazione compiuti contro gay e lesbiche.

Il 26 giugno 2003 la corte suprema statunitense in una decisione 6 a 3 ha fatto annullare la legge del Texas sulla sodomia tra persone dello stesso sesso, stabilendo che una tale condotta sessuale privata era protetta dai diritti di libertà implicita nella clausola del giusto processo della costituzione degli Stati Uniti d'America. Questa decisione di fatto ha invalidato tutte le leggi sulla sodomia statali in quanto applicate a comportamenti non commerciali (che non istigavano alla prostituzione) svolti in privato tra civili consenzienti; fu così invertita la sentenza della stessa corte nel 1986 che aveva confermato la legge sulla sodomia della Georgia.

Precedentemente alla sentenza del 2003 già 27 stati, più il distretto di Columbia e 4 territori avevano abrogato l'azione legislativa basata sulle leggi contro la sodomia, 9 stati le avevano capovolte o invalidate dall'azione legale dello stesso stato, 4 stati membri avevano ancora in vigore le leggi contro la sodomia tra persone dello stesso sesso, infine 10 stati con Porto Rico e le United States Armed Forces possedevano leggi che si applicavano a tutti indipendentemente dal genere sessuale.

Nel 2005 Porto Rico ha fatto abrogare la propria legge sulla sodomia, mentre nel 2006 il Missouri ha abrogato la propria legge contro il "comportamento omosessuale". Nel 2013 il Montana ha rimosso il "contatto o rapporto sessuale tra due persone dello stesso sesso" dalla sua definizione di condotta sessuale deviata, la Virginia ha abrogato il suo statuto sugli atti osceni e la "coabitazione lasciva", infine la sodomia è stata legalizzata nelle forze armate statunitensi.

Nel 2005, basando la propria decisione sulla precedente sentenza di due anni prima, la corte suprema della Virginia in Martin v. Ziherl ha invalidato i commi 18,2-344 che entro i confini dello stato rendeva la fornicazione tra persone non sposate un crimine[5].

Lo statuto della Louisiana possedeva nei primi anni 2000 ancora i commi indicanti la "copula innaturale carnale compiuta da un essere umano nei confronti di un altro dello stesso sesso" nella definizione generica di "crimini contro natura" e punibile, in teoria, con una multa fino a 2000 dollari o ad una pena detentiva fino a cinque anni, con o senza i lavori forzati[6]. Tuttavia, questa sezione è stata ulteriormente modellata dalla "United States Court of Appeals for the Fifth Circuit'" nel 2005 alla luce della decisione Lawrence del 2003[7].

In State v. Whiteley (2005) la corte d'appello del Carolina del Nord ha stabilito che lo status di crimine contro la natura (NCGS § 14-177)[8] non è incostituzionale nei suoi passaggi perché può correttamente essere utilizzato per criminalizzare la condotta sessuale che coinvolge i minori, la condotta non consensuale o coercitiva, la condotta pubblica e la prostituzione[9].

Il 31 gennaio 2013 il senato statale della Virginia ha approvato una legge che abroga i commi § 18,2-345 sullo status di convivenza lasciva emanati nel 1877, con un voto di 40 a 0. Il 20 febbraio di quello stesso anno i membri della "Virginia House of Delegates" hanno dato il via libera facendo superare al disegno di legge lo scoglio dell'approvazione con un voto di 62 a 25. Il 20 marzo il governatore Robert Francis McDonnell ha firmato l'abrogazione dello statuto sulla convivenza lasciva dal codice dello stato[10].

Il 12 marzo 2013 un gruppo di tre giudici della "United States Court of Appeals for the Fourth Circuit" cassò i commi § 18,2-361 riguardanti i crimini contro la legge della natura. Il 26 marzo il procuratore generale della Virginia Ken Cuccinelli ha presentato una petizione per poter averne una sospensione per un caso in tribunale, ma la corte ha respinto la richiesta il 10 aprile, con nessuno dei suoi 15 giudici a sostegno della richiesta[11]. Il 25 giugno Cuccinelli ha presentato una petizione davanti alla corte suprema con la richiesta di rivedere la decisione della corte d'appello; questa è stata respinta il 7 ottobre[12][13].

Il 7 febbraio 2014 il senato della Virginia ha votato 40 a 0 a favore della revisione dei crimini contro la natura, rimuovendo di fatto il divieto di rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. Il 6 marzo la Virginia House of Delegates ha votato 100 a 0 a favore del disegno di legge. Il 7 aprile il governatore ha presentato una versione leggermente modificata dello stesso disegno. La sentenza è stata emanata durante la stessa legislatura il 23 di aprile. La legge è entrata in vigore subito dopo il suo passaggio in parlamento[14].

Nel mese di aprile del 2014 la proposta di un disegno di legge della Louisiana ha cercato di rivedere il crimine statale contro la legge naturale, mantenendo il divieto esistente contro la sodomia all'interno dei reati di stupro e abuso sessuale su minori, oltre che contro i rapporti sessuali con animali, mentre ha favorito l'abolizione del divieto incostituzionale contro il sesso tra adulti consenzienti. Il disegno di legge è stato sconfitto il 15 aprile con un voto di 66 a 27[15].

Il 26 febbraio 2019 lo Utah ha votato per rivedere le sue leggi sulla sodomia per includere soltanto la sodomia forzata e la sodomia su bambini e non più qualsiasi relazione sessuale tra adulti consenzienti[16]. Il governatore ha promulgato la legge il 26 marzo 2019[17][18].

Il 23 maggio 2019 la Camera dei rappresentanti dell'Alabama ha approvato un disegno di legge che ha abrogato il divieto di "rapporti sessuali devianti". Il disegno di legge è stato approvato dal Senato dell'Alabama il 28 maggio 2019 ed è entrato in vigore il 1º settembre 2019[19].

Il Maryland ha votato per abrogare la sua legge sulla sodomia il 18 marzo 2020. Il disegno di legge è diventato legge nel mese di maggio del 2020 senza la firma del governatore[20]. Mentre il testo originale del disegno di legge intendeva abrogare sia la legge sulla sodomia sia la legge sulle pratiche sessuali innaturali e depravate, degli emendamenti del Senato hanno spinto verso l'abolizione della sola legge sulla sodomia[21]. Dei disegni di legge sono stati presentati da allora per abrogare anche la seconda legge.

L'Idaho ha abrogato la sua legge sulla sodomia nel mese di marzo del 2022[22]. L'abrogazione è il risultato di una causa legale avviata nel mese di settembre del 2020 da parte di un ricorrente di nome John Doe, il quale sosteneva che i suoi diritti costituzionali erano stati violati quando era stato obbligato a registrarsi come colpevole di reati sessuali non appena si era trasferito in Idaho 20 anni prima per una condanna per "sesso orale"[23].

A luglio 2022, 14 stati o non hanno ancora abrogato formalmente le loro leggi contro l'attività sessuale tra adulti consenzienti o non le hanno rivedute in modo da riflettere con precisione la sentenza suprema del 2003. Spesso le leggi sulla sodomia sono state elaborate per comprendere anche altre forme di comportamento sessuale come la bestialità o zoofilia e nessun tentativo è successivamente riuscito a scalfirle. Gli statuti di 11 stati hanno la pretesa di vietare tutte le forme di sodomia, alcune delle quali includono anche il sesso orale, a prescindere dal genere dei partecipanti: Carolina del Nord, Carolina del Sud, Florida, Georgia, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Mississippi e Oklahoma. Solamente tre stati indirizzano ancora specificamente i propri statuti alle relazioni omosessuali: Kansas[24][25], Kentucky e Texas.
La difesa e ammissibilità dei diritti di lesbiche gay, bisessuali e transessuali (LGBT) negli Stati Uniti d'America si sono evolute nel corso del tempo e sono sempre variate sulla base delle differenti giurisdizioni statali.

Dal 26 giugno 2003 l'attività sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, così come quella tra adolescenti con un minimo scarto d'età tra loro, è stata considerata legale a livello federale ai sensi della sentenza espressa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America nel caso Lawrence contro Texas la quale ha invalidato definitivamente le leggi all'epoca ancora in vigore che consideravano reato la sodomia - tra consenzienti adulti che agiscono in privato, qualunque fosse il sesso dei partecipanti - in 13 stati dell'unione fra cui, appunto, il Texas[1].

Dal 26 giugno 2015 a tutti gli stati viene concessa la licenza di riconoscere ed effettuare all'interno del proprio territorio il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ciò a causa della decisione assunta dalla suprema corte nel caso Obergefell contro Hodges; viene qui dichiarato che il diritto fondamentale di sposarsi - garantito dal XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America - dev'essere esteso anche alle coppie dello stesso sesso[2][3].

Le più ampie ed importanti estensioni in materia di diritti LGBT sono venute direttamente dalla suprema corte federale. In quattro sentenze prese come punto di riferimento tra gli anni 1996-2015 la Corte suprema ha invalidato una legge statale del Colorado (in "Romer v. Evans") che vietava il riconoscimento di classe protetta basata sull'omosessualità, stroncato tutte le leggi anti-sodomia ancora vigenti a livello statale, colpito la 3ª sezione del "Defense of Marriage Act" (nel caso United States v. Windsor del 2013), ed infine reso il matrimonio omosessuale legale a livello nazionale.

Le leggi concernenti i diritti LGBT in materia di famiglia e contro la discriminazione sono ancora relativamente variabili a seconda dello Stato preso in considerazione. L'età del consenso in ciascuna giurisdizione viene fissata tra i 16 e i 18 anni[4], col mantenimento in alcuni casi di una differenza per maschi e femmine o per il tipo di relazione intercorsa (se eterosessuale oppure omosessuale).

Ventidue stati più Washington DC. e Porto Rico hanno messo fuorilegge la possibilità di discriminazione basata sull'orientamento sessuale, mentre in 19 (più Washington DC e Porto Rico) ha bandito tutte quelle forme ed espressioni discriminatorie basate sull'identità di genere[5].

Anche i crimini d'odio fondatisi sull'orientamento e l'identità sono oggi punibili dalla legge federale attraverso la Matthew Shepard Act approvata[6] e firmata alla fine di ottobre 2009 dal presidente Barack Obama[7].

Nel 2012 l'agenzia federale per le pari opportunità (Equal Employment Opportunity Commission-EEOC) ha stabilito che il VII titolo della Civil Rights Act (1964) non può consentire alcun tipo di discriminazione fondata sull'identità di genere nei luoghi di lavoro in quanto forma discriminatoria basata sul sesso[8]; nel 2015 la stessa Commissione ha concluso alla stessa maniera anche per quel che riguarda la discriminazione nel posto di lavoro basata sull'orientamento sessuale[9][10].

La legge riguardante l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso è stata promulgata a livello nazionale nel giugno 2015.

Purtuttavia, per quanto riguarda le politiche di adozione, esse continuano ancora a variare notevolmente da una giurisdizione statale all'altra; alcuni ad esempio permettono l'adozione da parte di tutte le coppie, mentre altri la vietano a quelle non ancora legalmente sposate[11].

I diritti civili per le persone LGBT negli Stati Uniti sono sostenuti da una serie di organizzazioni a tutti i livelli, con concentrazioni nella vita politica e giuridica, tra cui la Human Rights Campaign[12], Lambda Legal (Lambda Legal Defense e Education Fund) a sostegno dell persone con Hiv, la Gay & Lesbian Advocates & Defenders (GLAD), l'American Civil Liberties Union (ACLU) e il National Center for Lesbian Rights (NCLR).
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_negli_Stati_Uniti_d%27America
c'è una tabella con quando le hanno abrogate in ogni stato..
Le leggi sulla sodomia sono atti legislativi che definiscono certi tipi di rapporto sessuale come crimini. I precisi atti sessuali intesi con il termine di sodomia raramente vengono descritti nella legge, ma sono tipicamente compresi in toto dai tribunali appositamente per includere qualsiasi azione sessuale ritenuta innaturale o immorale[1]. La sodomia generalmente viene ad includere il sesso anale, il sesso orale e la zoofilia o bestialità[2][3][4]. In pratica le svariate leggi varate contro la sodomia in molti paesi sono state raramente applicate contro le coppie eterosessuali[5].

A giugno 2023, 64 paesi e 3 giurisdizioni subnazionali (la provincia di Aceh in Indonesia, Niue in Nuova Zelanda e la striscia di Gaza in Palestina) contengono all'interno del proprio ordinamento ancora delle leggi che criminalizzano l'omosessualità[6][7], con la maggior parte di loro che si trova in Asia e Africa. Nel 2006 quel numero ammontava a 92[8] secondo l'International Lesbian and Gay Association (ILGA).

Di questi 64 paesi, 46 puniscono non solo l'omosessualità maschile ma anche quella femminile. In 10 di loro l'omosessualità è punita con la pena di morte.[6][9]

Nel 2011 il consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione a favore dei diritti LGBT nel mondo, che è stata seguita da un rapporto fatto pubblicare dall'alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani il quale ha incluso richiesta di abolizione dei codici summenzionati.
https://it.wikipedia.org/wiki/Leggi_sulla_sodomia
Criminalizzazione in tempi moderni
Questa tendenza all'abrogazione delle leggi relative alla sodomia tra le nazioni occidentali non è stata seguita in tutte le altre regioni del mondo (Africa, alcune parti dell'Asia, Oceania e anche nei territori occidentali delle isole dei Caraibi), dove la sodomia rimane spesso un reato grave. Ad esempio gli atti omosessuali maschili, almeno in teoria, possono condurre direttamente al carcere in Guyana.

A dicembre 2022 le leggi relative alla sodomia sono state abrogate o giudizialmente colpite in tutta l'Europa, Nord e Sudamerica, ad eccezione di Dominica, Giamaica, Grenada, Guyana, Saint Lucia e Saint Vincent e Grenadine.

In Africa gli atti omosessuali maschili rimangono punibili con la morte in Mauritania, oltre che in alcune parti della Nigeria e della Somalia. Gli atti omosessuali sia maschili sia femminili sono a volte sono considerati minori rispetto ai principali reati in molti altri paesi africani; per esempio l'ergastolo è una prospettiva realistica in vigore in Tanzania, Uganda e Zambia[6]. Una notevole eccezione è il Sudafrica ove vige la possibilità legale di matrimonio tra persone dello stesso sesso.

In Asia gli atti omosessuali maschili rimangono punibili con la morte in Afghanistan, Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Qatar, e Yemen. Le leggi anti-sodomia sono state invece abrogate in Israele (che riconosce ma non esegue i matrimoni omosessuali), Filippine, Giappone, Kazakistan e Thailandia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Israele
All'interno dello Stato d'Israele i diritti concessi alle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono i più ampi e sviluppati di tutta l'Asia[1].

Il diritto comune garantisce oramai ai gay la maggior parte dei diritti matrimoniali ufficialmente riconosciuti alle coppie eterosessuali, anche se la piena ufficialità del matrimonio omosessuale non è ancora stata sancita.

Tuttavia, vengono riconosciuti i matrimoni omosessuali contratti all'estero. La popolazione è divisa sull'argomento LGBT: una parte vuole la totale estensione dei diritti LGBT, un'altra non è così aperta ma considera le coppie LGBT uguali a quelle etero pur non essendo a favore alle totale estensione dei loro diritti ma solo al riconoscimento dello status di coppia ma non al matrimonio o all'adozione.

L'intolleranza omofoba è molto diffusa in Israele è molto alta. Nel 2019 si registrava un atto omofobo ogni 10 ore e un post discriminatorio ogni 4 minuti.[2]. Se confrontato in un gruppo di 17 paesi europei, Israele risulta quello con la più bassa tolleranza.[3]

Nel 2019 ministro della salute Cabinet ha ufficialmente dichiarato siano possibile sottoporre le persone LGBT a terapie di conversione.[4]

Israele, assieme a Giordania, Turchia, Iraq e Cipro, è fra i paesi mediorientali in cui gli "atti omosessuali tra adulti consenzienti svolti in privato" non vengono considerati illegali e quindi perseguibili dalla legge.

In tutti gli altri stati arabo-musulmani del Medio Oriente l'omosessualità rimane un crimine, punita spesso con punizioni corporali giudiziarie, la condanna alla carcerazione (Egitto e Marocco) ed in alcuni casi persino con la pena di morte (Arabia Saudita), mentre in altri come il Libano pur essendo un crimine de facto, ma spesso la carcerazione irrisoria viene convertita in ammende o assoluzioni.

Israele è stato il primo paese asiatico dove gli omosessuali son stati protetti da leggi anti-discriminazione[5] e rimane, al 2011, l'unico paese del Medio oriente a fornire una tale protezione giuridica.

Tel Aviv è stata nominata la "capitale gay" del vicino oriente[6] dalla popolare rivista Out, oltre ad essere considerata una delle città più gay friendly dell'intero pianeta[7]: famosa per la sua Pride Parade annuale e le sue spiagge concesse alle persone omosessuali[8].

Un sondaggio online gestito da un popolare sito di viaggi LGBT ha valutato Tel Aviv come la miglior città gay del 2011[9].

Nonostante tutto ciò, nel 2009 un attentato contro un centro d'incontro di gay e lesbiche a Tel Aviv ha provocato 2 morti ed almeno 15 feriti, nella stragrande maggioranza minorenni: definito subito come crimine "derivante dall'odio e dal pregiudizio" è stato condannato senza riserve dai funzionari governativi, a cominciare dal primo ministro conservatore Benjamin Netanyahu[10].

Gerusalemme, invece, resta una città molto conservatrice ed omofoba. In un gay pride organizzato nella città ci sono stati molti scontri, e addirittura la morte di una ragazza lesbica, Shira Bank
Lo Stato d'Israele ha inizialmente derivato le sue definizioni legali riguardanti la sodomia (che prevedeva pure la condanna del sesso orale) dal precedente codice vigente in tutti i territori sottoposti ad amministrazione britannica vista la coerenza con i passi della torah come quelli della genesi[12] e del levitico[12] ma non risulta che sia mai stata applicata contro gli atti omosessuali tra adulti consenzienti che abbiano avuto luogo in privato perché la comunità gay, lesbiche e bisessuali nascondevano le loro attività sessuali e la loro identità sessuale come descritto nel film del 1982 Drifting[12] dove si racconta la situazione difficile di un giovane israeliano gay in Israele.

Fin dal 1960 la corte suprema ha stabilito che tale legge non dev'esser applicata ad atti privati tra adulti: dopo alcuni casi di soldati processati nei tribunali militari per "condotta omosessuale" ma non vietava la discriminazione verso le persone lgbt in tutti gli ambiti (lavoro, discriminazioni omofobe, redistribuzione dei servizi) e nemmeno i rapporti e i rapporti fra minori erano ancora vietati ed erano diffuse le terapie per far cambiare l'orientamento sessuale ai minori, chiamate terapie di conversione non vietate ancora oggi.

Nel 1988 l'assemblea legislativa nazionale (Knesset) ha formalmente abrogato l'originaria disposizione che vietava i rapporti sessuali consensuali tra persone dello stesso sesso[13].

L'età del consenso, sia per i rapporti omosessuali sia per quelli eterosessuali è stabilita a 16 anni.
La Giustizia israeliana riconosce i matrimoni omosessuali contratti all'estero; è l'unico paese di tutto il continente asiatico a farlo. Tuttavia non è consentito alle coppie gay di sposarsi in territorio israeliano: non esistendo in Israele il matrimonio civile neppure per le coppie eterosessuali (tranne quando entrambi i coniugi sono non-ebrei)[14], il matrimonio può esser formalmente eseguito solamente dalle autorità religiose. Tale restrizione impedisce non solo alle coppie gay di sposarsi, ma anche a tutte le coppie di fatto eterosessuali di essere riconosciute: qualsiasi persona desideri contrar un matrimonio non religioso deve recarsi al di fuori del paese.

Lo Stato d'Israele consente ai partner stranieri (esclusi quelli di nazionalità araba) di cittadini omosessuali di ottenere i relativi permessi di soggiorno, in ambito civile sono concessi i diritti matrimoniali (pensioni etc) ai partner di dipendenti statali gay; la procura generale dello Stato ha poi esteso l'esenzione dalle tasse per i trasferimenti di proprietà tra i membri di una coppia dello stesso sesso, equiparandola in tutto in materia finanziaria e aziendale alla coppia etero.

In caso di eredità viene riconosciuta la legittimità delle unioni tra persone dello stesso sesso.

La città di Tel Aviv riconosce le coppie di fatto, in quanto nuclei familiari a tutti gli effetti.
Soldati apertamente omosessuali (sia maschi che femmine) servono senza alcun ostacolo o preclusione in tutti i rami delle forze armate: la discriminazione nel reclutamento, posizionamento e promozione di soldati gay e lesbiche è espressamente vietata[18], così come qualsiasi forma di molestia per motivi di orientamento sessuale.

L'esercito riconosce le coppie omosessuali, quindi anche i/le vedovi/e ai fini pensionistici e di agevolazioni generali[19].

Ai soldati in servizio effettivo è altresì concesso di partecipare al Gay Pride[20].

A partire dal 1993 gli omosessuali sono stati autorizzati a servire nelle forze armate apertamente, senza dover per forza di cose esser costretti a celare il proprio orientamento sessuale[21]: precedentemente non vigeva alcuna protezione anti discriminazioni o molestie in campo militare.

I giovani israeliani possono essere esentati dal servizio obbligatorio di leva facendo un servizio di volontariato: dal 2006 la AGUDAH (l'associazione LGBT israeliana) rientra nelle categorie delle associazioni all'interno delle quali si può svolger un tale servizio[22]. Tuttavia un numero sempre crescente di reclute gay e lesbiche chiedono di poter svolgere il servizio militare effettivo, spesso in unità di combattimento: l'Unità 8200, una delle più grandi dell'esercito, specializzata in attività d'intelligence, è ben nota per il gran numero di soldati LGBT che operano al suo interno
Condizioni di vita della comunità LGBT in Israele
A partire dal 1970 esiste all'interno d'Israele un attivo movimento a favore dei diritti dei gay, che spesso s'è affiliato al movimento femminista e ai partiti politici di stampo liberale e più progressisti[25].

La comunità gay programma e svolge annualmente il gay pride festival, con vasta partecipazione di pubblico[26]. Nel 2005 a Gerusalemme tre manifestanti sono stati accoltellati; l'aggressore è stato successivamente condannato a 12 anni di carcere per tentato omicidio causato da odio razziale[27].

Un tentativo del sindaco di Gerusalemme, un ebreo Charedì di contrastare ed impedire la manifestazione del 2005 è stata contestata in tribunale: persa la causa, al sindaco è stato ordinato di rilasciare i fondi per l'evento[28].

Il World Pride festival, programmato per l'agosto 2005 proprio a Gerusalemme, ha ricevuto una vasta opposizione e critiche accese da parte di tutte e tre le religioni monoteiste presenti[29]. Si è dovuto poi rinunciarvi a causa delle operazioni militari intraprese nella striscia di Gaza, che non garantivano la necessaria sicurezza dei partecipanti: la possibilità d'un tal corteo aveva già peraltro subito minacce di violenza fisica da parte di alcuni leader religiosi ultraortodossi, oltre che musulmani e cristiani[30].

Nel 2006 dimostrazioni da parte di organizzazioni religiose volte a far pressioni sulle autorità per la cancellazione del pride annuale hanno avuto come risultato una dozzina di feriti[31].

Israele ha infine un'organizzazione dei genitori e amici delle persone omosessuale denominata TEHILA
https://it.wikipedia.org/wiki/Matrimonio_tra_persone_dello_stesso_sesso_in_Israele
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Israele non viene legalmente garantito e riconosciuto all'interno dei propri confini. Il governo ha però aperto le registrazioni dei matrimoni omosessuali contratti (in cui almeno uno dei membri della coppia possegga la cittadinanza) all'estero già a partire dal 2006.

Tuttavia, poiché lo Stato deve ancora legalizzare lo stesso matrimonio civile eterosessuale e non esiste l'unione civile, coloro che scelgono di sposarsi devono rivolgersi obbligatoriamente ad uno dei 15 tribunali religiosi la cui autorità è riconosciuta a livello nazionale. Fino a tutto il 2017 nessuno di questi consente né il matrimonio omosessuale né la convivenza eterosessuale sotto i rispettivi auspici, pertanto non concede la benedizione di rito.

Di conseguenza, gli israeliani che desiderano far riconoscere la propria unione matrimoniale omosessuale dal governo israeliano devono prima andare sposarsi all'estero, in una giurisdizione in cui tali matrimoni sono legali, quindi in seguito registrarsi al loro ritorno a casa.
L'autorità religiosa competente per i matrimoni ebraici è il Gran Rabbinato di Israele, vi sono poi autorità parallele per i fedeli del cristianesimo, dell'islam e per i drusi, per un totale di 15 tribunali religiosi. Questi regolano tutti i matrimoni e gli eventuali divorzi per le proprie comunità. Attualmente si oppongono tutti ai matrimoni omosessuali. Se le opinioni di uno di questi organismi dovessero cambiare, tuttavia, sarebbe legale per i membri di quella comunità religiosa poter contrarre un matrimoni omosessuale in Israele.

Le cerimonie nuziali tra persone dello stesso sesso - senza però alcun significato legale - possono essere svolte se e quando un determinato rabbino decida di accoglierle;[1] il che, insieme ai matrimoni stranieri legalmente riconosciuti, consente sia le cerimonie sia il riconoscimento legale dei matrimoni omosessuali in Israele, a condizione che i certificati relativi provengono da un altro paese.

Il primo matrimonio municipale non ufficiale è avvenuto nell'agosto del 2009 in seguito alla parata del Gay pride di Tel Aviv; cinque coppie erano state sposate dal sindaco Ron Huldai. Il versetto tradizionale per le cerimonie nuziali tratte dal Salmo 137: "Se mi dimentico di te, o Gerusalemme, lascia che la mia mano destra si inaridisca..." fu usato, ma sostituendo Gerusalemme con Tel Aviv, la città israeliana più gay-friendly.[2][3]

Matrimoni esteri
I matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero in una giurisdizione in cui tali matrimoni sono legali possono essere registrati presso l'"Amministrazione israeliana dei valichi di frontiera, popolazione e immigrazione", secondo una sentenza della Corte suprema di Israele del novembre 2006 che ha definito tali registrazioni come strettamente "a fini statistici", evitando così un pronunciamento favorevole ufficiale da parte dello Stato. Il caso è stato presentato da cinque coppie israeliane sposatesi in Canada.[4]

La sentenza è stata fortemente condannata dai politici conservatori, incluso il Giudaismo Unito nella Torah il cui deputato Moshe Gafni ha definito la sentenza come "la distruzione dell'unità familiare nello Stato di Israele".[5]

Nel dicembre del 2012 un "tribunale della famiglia" ha concesso a una coppia di coniugi omosessuali un divorzio legale;[6] questa fu una prima decisione nel suo genere, stabilendo così un precedente seppur non vincolante.

Nel dicembre del 2016 il procuratore generale Avichai Mandelblit ha emesso un'ordinanza indirizzata al Ministero degli Interni affinché considerasse le domande di cittadinanza per le coppie dello stesso sesso alle stesse condizioni di tutte le altre; il coniuge dello stesso sesso di un israeliano sarà d'ora in poi in grado di rivendicare la cittadinanza alla stessa velocità di un coniuge eterosessuale.

In precedenza le coppie omosessuali dovevano prima attendere fino a sette anni e - anche in questo caso - in genere avrebbero ottenuto solamente la residenza permanente; il procedimento era invece molto più rapido per le coppie di sesso opposto.[7] La decisione è giunta in risposta a una causa intentata davanti all'"Alta Corte di Giustizia" dall'"Associazione dei Padri Gay".

I matrimoni omosessuali solenni all'estero non sono riconosciuti da alcuna autorità religiosa.

Supporto politico
I partiti politici rappresentati alla Knesset nel 2015 e che hanno espresso il loro aperto sostegno al matrimonio tra persone dello stesso sesso sono i seguenti:[8] Partito Laburista Israeliano, Yesh Atid, HaTnuah, Meretz, Hadash e Kulanu.[9]

Amir Ohana al Gay pride di Tel Aviv nel 2015.
Likud: la posizione ufficiale non è stata mai del tutto chiarita. Membri individuali dello schieramento moderato di centro-destra come Moshe Ya'alon, Limor Livnat, Tzachi Hanegbi, Gila Gamliel e Miri Regev, hanno espresso sostegno per i diritti LGBT in Israele[10][11][12] e uno di loro, Amir Ohana, è apertamente gay avendo fatto coming out.[13]
Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu non ha espresso una propria posizione personale, sebbene abbia dichiarato il proprio sostegno per un'evoluzione in senso liberale dei diritti LGBT nel mondo.[14][15] Sulla "bussola elettorale" ideata da "Kieskompas" per le elezioni del 2015 il Likud è stato classificato come "Tendenzialmente d'accordo" con l'affermazione "Il matrimonio omosessuale dovrebbe essere legalizzato".[16]

Israel Beitenu: sebbene sia nelle sue dichiarazioni d'intenti un sostenitore del matrimonio civile in generale, la posizione ufficiale in materia di diritti degli omosessuali non è stata chiarita.[17][11] Sulla "bussola elettorale" è stato classificato come "Tendente a non essere d'accordo" con l'affermazione "Il matrimonio omosessuale dovrebbe essere legalizzato".
La Casa Ebraica: si oppone ai matrimoni omosessuali per motivi prettamente religiosi,[17] ma è a favore dell'estensione di alcuni diritti, come le agevolazioni fiscali, anche alle coppie dello stesso sesso.[17]
Shas: sebbene sia estremamente conservatore sulle politiche sia religiose che nazionali, il parlamentare Ya'akov Margi ha detto al Jewish Pluralism Watch, in risposta alla sua domanda sui diritti degli omosessuali, che "i diritti dei cittadini israeliani non possono essere trascurati, indipendentemente da cosa pensano e da come si comportano nell'intimità delle loro vite personali".[11]
Nel settembre dl 2017 Yigal Guetta di Shas a dovuto rassegnare le proprie dimissioni dalla Knesset sotto la pressione dei rabbini dopo aver partecipato al matrimonio del proprio nipote gay.[18]

"Giudaismo Unito nella Torah: si oppone in modo più ampio ai matrimoni omosessuali e ai diritti LGBT.[19]
Dopo l'approvazione, da parte della presidenza di Barack Obama, del matrimonio omosessuale nel maggio del 2012, il capo dell'opposizione nonché leader laburista Shelly Yachimovich, il vice primo ministro Moshe Ya'alon del partito governativo Likud[20][21] assieme a molti altri ministri e membri del parlamento appartenenti sia alla coalizione di maggioranza che all'opposizione hanno annunciato di essere in sintonia con i diritti LGBT negli Stati Uniti d'America.[22][23]

L'ex presidente di Israele Shimon Peres ha anch'egli espresso il suo sostegno al matrimonio omosessuale già a partire dal 2013.[24]

Dopo le elezioni parlamentari in Israele del 2013 due partiti favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso sono entrati nella coalizione di governo: Yesh Atid e Ha Tnuah.

Meretz e Hadash hanno avuto per un lungo periodo di tempo delle associazioni gay al proprio interno. Nel 2009 Kadima, guidato da Tzipi Livni, divenne il primo grande partito del centro a stabilire una "divisione gay"; Labour e Likud presto seguirono l'esempio.[25][26][27] Yesh Atid ha anch'esso una divisione gay.

Nel febbraio del 2013 il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai ha espresso il proprio sostegno al matrimonio omosessuale. Nel maggio del 2015, in seguito alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso attraverso il voto popolare in Irlanda (vedi diritti LGBT in Irlanda), egli ha ribadito il suo appoggio, invitando il governo ad agire prontamente al riguardo.[28]

Opinione pubblica
Secondo un sondaggio condotto nell'agosto del 2009 il 61% degli israeliani ha sostenuto i diritti di matrimonio egualitario per le coppie dello stesso sesso, con il 31% che si è invece dichiarato contrario;[29] inoltre il 60% ha sostenuto anche l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, con il 34% contrario.[29]

Un sondaggio del giugno 2016 ha mostrato che il 76% sostiene l'unione civile o il matrimonio omosessuale, tra cui il 46% del sionismo religioso e il 16% degli ebrei ultraortodossi Charedì.[30]

Un'ulteriore rilevazione condotto da "Rafi Smith Institute" nel giugno del 2017 ha chiesto agli israeliani: "Credi che alle coppie dello stesso sesso dovrebbe essere permesso di sposarsi o avere unioni civili in Israele?" In totale il 79% ha espresso parere positivo. Se divisi per affiliazione politica il 100% degli elettori di Meretz e Unione Sionista (laburisti e Ha Tnuah) erano a favore del riconoscimento delle unioni omosessuali, il 94% degli elettori di Yesh Atid, il 90% di Kulanu, l'84% del Likud, l'83% di Israel Beitenu e il 65% de La Casa Ebraica.[31][32][33]

La maggioranza degli elettori di Shas e del Torah unito era contraria al riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. Il margine di errore era del 4,5%.

Un sondaggio del giugno del 2018 ha infine constatato che il 58% degli israeliani era a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso; inoltre 59 membri della Knesset (MK) hanno risposto al sondaggio. Di questi 47 hanno espresso sostegno, mentre i restanti 12 hanno espresso la loro opposizione. Quando sono stati divisi per partiti politici la totalità dei legislatori di Meretz e del Labour hanno risposto "sì" quando gli è stato chiesto se sostenevano il matrimonio tra persone dello stesso sesso. 4 legislatori del Likud hanno espresso il loro sostegno, mentre 2 hanno dichiarato di essere contrari; il rimanente non ha risposto.[34]

Kulanu aveva due membri di supporto, mentre gli altri si astenevano dal rispondere. The Jewish Home, Shas e United Torah Judaism insieme hanno avuto 5 contrari e nessuno a favore. La Lista Comune aveva due a supporto, cinque in opposizione e sei astenuti. Nessun parlamentare di Yisrael Beiteinu ha risposto al sondaggio.

In seguito gli attivisti del movimento LGBT hanno invitato la Knesset ad agire sulla questione e a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, dal momento che "oramai esiste un ampio sostegno pubblico".
https://it.wikipedia.org/wiki/Gay-friendly
Molte persone tra cui politici, gente dello spettacolo, cantanti, si definiscono gay friendly o negli anni hanno dimostrato di esserlo. Alcuni di essi lottano per i diritti gay. Alcune celebrità gay friendly sono, a livello internazionale

Elizabeth Taylor: vincitrice del GLAAD Media Awards nel 2000 per il suo supporto alla comunità LGBT;
Kurt Cobain: in un'intervista dichiarò: "Se sei omofobo, non comprare questo CD. Non mi interessa se ti piaccio, io ti odio"[1]. Dal palco invitava spesso gli omofobi a non andare più ai concerti dei Nirvana.
Cher: vincitrice nel 2009 del GLAAD Award per l'impegno dimostrato negli anni a favore dei diritti civili degli omosessuali.
Cyndi Lauper: attivamente impegnata nel movimento LGBT, collabora dal 1989 con la Human Rights Campaign, un'associazione internazionale per i diritti civili delle persone omosessuali[2]. Ha fondato l'associazione a difesa dei diritti delle persone LGBT True Colors Fund.
Lady Gaga: ha sostenuto negli USA la lotta contro il Don't ask, don't tell, la norma che impediva ai membri dell'esercito di dichiararsi omosessuali; nel 2011, ha partecipato all'Europride di Roma, tenendo un discorso sui diritti degli omosessuali e cantando dal palco Born This Way. Inoltre, la cantante statunitense e la madre hanno recentemente[quando?] fondato un'associazione a favore dei giovani LGBT: la Born This Way Foundation
Barbra Streisand: ha tra l'altro contribuito economicamente alla campagna contro l'abolizione del matrimonio gay in California nel 2009[3].
Janet Jackson: vincitrice nel 2005 del GLAAD Award per l'impegno a favore del movimento gay, ha aderito al progetto It gets better contro il suicidio degli adolescenti omosessuali[4].
Brad Pitt: ha donato 100.000 dollari a sostegno della campagna contro la Proposizione 8 che voleva abolire il matrimonio omosessuale in California[5].
Drew Barrymore: vincitrice del GLAAD Media Awards nel 2010, è scesa in piazza al fianco del movimento gay contro la Proposizione 8 e in favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso[6].
Madonna: si è più volte esposta a favore dei diritti civili; tra le altre cose, nel 2008 tiene a Los Angeles un concerto contro la Proposition 8 e dunque contro l'abolizione del matrimonio gay[7].
Yōko Ono: nel 2004 incide una versione gay della celebre canzone Every Man Has a Woman Who Loves Him, intitolata Every Man Has a Man Who Loves Him, a sostegno del matrimonio omosessuale[8].
Anne Hathaway: ha devoluto i proventi dei diritti delle sue foto nuziali alle campagne a favore delle nozze gay negli USA[9].
James Franco: ha più volte interpretato ruoli di omosessuali (tra cui il compagno del protagonista in Milk) dichiarandosi in più occasioni solidale con le cause del movimento gay[10].
Sean Penn: ha interpretato Harvey Milk nel film di Gus Van Sant del 2008, che gli valse l'Oscar come miglior attore. Nel discorso che fece alla cerimonia degli Oscar difese il matrimonio omosessuale e i diritti dei gay, affermando[11]:
«Credo che sia giunto il momento per chi ha votato contro i matrimoni gay di sedersi e riflettere, e di cominciare a provare la propria vergogna e quella che ci sarà negli occhi dei propri nipoti se continua su questa strada. Dobbiamo avere gli stessi diritti per tutti»

Barack Obama: aderisce nel 2010 al progetto It gets better contro il suicidio dei ragazzi omosessuali[12]; si è più volte espresso a sostegno della comunità omosessuale[13], e nel 2009 ha insignito Harvey Milk della più alta onorificenza statunitense, la Presidential Medal of Freedom, per l'impegno a favore dei diritti degli omosessuali[14]. Nel 2012 diventa il primo Presidente degli USA ad essersi espresso apertamente a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel gennaio 2013, lo stesso Obama diventa il primo Presidente a parlare dei diritti dei gay durante il discorso di insediamento alla Casa Bianca:
«Il nostro viaggio verso la libertà non potrà dirsi completo fin quando i nostri fratelli e le nostre sorelle omosessuali non saranno trattati come tutti davanti alla legge: se è vero che tutti siamo creati uguali, allora l’amore tra ciascuno di noi dev’essere trattato allo stesso modo»

Cristina Fernández de Kirchner: da sempre attivista nei diritti umani, la politica e presidente argentina approva, nel 2010, il matrimonio omosessuale nel suo paese.
Alan Ball: attivista della comunità LGBT statunitense.
Anne Rice: si è allontanata dalla Chiesa cattolica, denunciandone l'omofobia e dichiarandosi a favore dei diritti civili dei gay.
Italia
Ambra Angiolini negli anni novanta è stata volontaria presso il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e ha condotto per due volte il Gay Pride di Roma[15]. Madrine del Gay Pride nelle diverse città italiane sono state Ornella Muti (Campania Pride 2012), Jane Alexander (Roma Pride 2002), Lucia Ocone (Roma Pride 2012), Maria Grazia Cucinotta (Palermo Pride 2013), Isa Danieli (Campania Pride 2013), Chiara Francini (Roma Pride 2013). Sono stati ospiti del Gay Village di Roma Franca Valeri, Loredana Bertè, Patty Pravo, Anna Oxa, Irene Grandi, Platinette, Mariella Nava, Marina Rei, Amanda Lear, Alessandra Amoroso, Federico Zampaglione, Iaia Forte, Leo Gullotta, Lino Banfi, Paola Turci, Lina Sastri, Alessandro Fullin, Cinzia Leone, Anna Mazzamauro, Giusy Ferreri, Syria, Virginia Raffaele e Lina Wertmüller.

Nel 2012 molti artisti hanno firmato un appello di Vanity Fair per i diritti delle coppie omosessuali[16] e durante la discussione della legge sulle unioni civili vi sono state prese di posizione a favore da parte di molti artisti e personaggi pubblici, tra i quali Laura Pausini.[17]

Località

Castro Street a San Francisco con le bandiere Rainbow
Diverse località turistiche sono diventate gay friendly ed offrono eventi LGBT, diventando mete per il turismo LGBT. Alcune mete europee sono Mikonos, Sitges, Gran Canaria e, in Italia, Torre del Lago.

In molte città del mondo esistono vie e quartieri gay, che ospitano locali, librerie, bar legati alla cultura omosessuale. Tra i più famosi:

Le Marais a Parigi
Soho a Londra
Castro a San Francisco
Greenwich Village e Chelsea a New York
Village gai di Montréal
Chueca a Madrid
Eixample a Barcellona
Soho a Copenaghen
Schöneberg a Berlino
Via San Giovanni in Laterano a Roma
Green Point a Città del Capo
La legge sul rispetto del matrimonio gay (RFMA); https://en.wikipedia.org/wiki/Respect_for_Marriage_Act legge federale degli USA approvata dal 117 ° Congresso degli USA e firmata in legge il 13 dicembre 2022 dal presidente Joe Biden.Abrogava il Defense of Marriage Act (DOMA),richiede al governo federale degli USA e a tutti gli stati e territori degli USA di riconoscere la validità dei matrimoni civili tra persone dello stesso sesso e interrazziali negli USA
https://rumble.com/v3bh6uk-quando-bergoglio-disse-essere-omosessuali-non-un-crimine
https://rumble.com/v3bewey-quando-bergoglio-dichiar-che-le-leggi-che-criminalizzano-lomosessualit
https://rumble.com/v3cvw90-quando-bergoglio-disse-ad-agosto-2018-sui-bambini-gay
https://rumble.com/v3bedyq-i-10-stati-dove-la-sodomia-e-lomosessualit-pu-essere-punita-con-la-pena
https://rumble.com/v3b06t5-quando-joe-biden-a-giugno-2023-onor-il-mese-dellorgoglio-lgbtq-alla-casa
https://rumble.com/v3b58ag-lamministrazione-di-pedo-joe-biden-riconbbe-ufficialmente-giugno-come-mese
https://rumble.com/v3b0agl-quando-a-dicembre-2022-il-presidente-joe-biden-firm-la-legge-sul-matrimonio
https://rumble.com/v3b5fuo-la-modella-trans-in-topless-durante-la-festa-del-pride-della-casa-bianca
https://rumble.com/v3b5by0-quando-pedo-joe-biden-disse-sui-giovani-lgbtq-a-giugno-2019-sono-tutti-nost
https://rumble.com/v38zlwp-la-sodomia-dei-preti-servizio-la7-2015
https://rumble.com/v38zxx5-la-froceria-citt-del-vaticano-servizio-la7-2015
https://rumble.com/v38lx03-sodomia-a-citt-del-vaticanola-vita-dei-preti-sodomiti-documentario
https://rumble.com/v38dp4f-un-prete-felicemente-gay-servizio-completo-delle-iene-del-5-marzo-2015
https://rumble.com/v38cyp7-pretigay.itla-chat-dei-preti-gay-documentario
https://rumble.com/v38aki9-i-casi-di-pedofilia-insabbiati-dallo-stato-indipendente-di-citt-del-vatican
https://rumble.com/v3aki8s-lomosessualit-un-peccato-di-sodomia-e-un-abominio-nella-bibbia
https://rumble.com/v39f5hx-fornicatoriadulterieffeminati-e-sodomiti-non-entreranno-nel-regno-di-dio
https://rumble.com/v38axiv-cos-il-peccato-di-sodomia-documentario
Papa Francesco, in un'intervista di gennaio 2023 https://www.agi.it/cronaca/news/2023-01-25/papa-ingiuste-leggi-contro-omosessualita-19790856/ ad ampio raggio con l'Associated Press,ha definito le leggi sulla sodomia che criminalizzano l'omosessualità e altri reati fondamentalmente ingiuste e ha detto che essere omosessuali non è un crimine!"Essere omosessuali non è un crimine. Non è un crimine. "Sì, è un peccato".
la sodomia comprende TUTTI i peccati sessuali contro natura tra cui l'omosessualità,la zoofilia,la pedofilia etc..
Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? "Non v'illudete; ne' fornicatori, ne' idolatri, ne' adulteri, ne' effeminati, ne' sodomiti, ne' ladri, ne' avari, ne' ubriachi, ne' oltraggiatori, ne' rapinatori erediteranno il regno di Dio."
(1 Corinzi 6, 9-10) Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda». (apocalisse 21) DIO è AMORE MA NON AMORE GAY E PERDONA I PECCATI TRAMITE GESù,LA PAROLA E IL GIUSTO VIVRà PER FEDE,IL GIUSTO APPENA SARà SALVATO,GLI EMPI VERRANNO BRUCIATI DA DIO C'è SCRITTO,NON VUOLE FROCI,PEDOFILI E QUELLE CATEGORIE NEL SUO REGNO PERCHè DIO è SANTO MA NON è FROCIO E SOLO I SANTI ENTRANO NEL SUO REGNO E DEVI ESSERE SANTIFICATO DA GESù DALLO SPIRITO SANTO DI DIO PER FORZA OVVIO..METTETELA COSì..CERTO I COMANDAMENTI DI GESù SONO AMA DIO E AMA IL PROSSIMO TUO MA SPIRITUALMENTE NON CARNALMENTE E NON GAY PERCHè DISSE DA QUESTI DUE COMANDAMENTI DIPENDONO TUTTA LA LEGGE E I PROFETI APPUNTO E FAI QUESTO E VIVRAI QUINDI ERA LOGICO CHE LA SODOMIA ERA UN PECCATO E L'OMOSESSUALITà PURE RICORDATE CHE GESù NON ERA GAY Nè PEDOFILO MA SANTO APPUNTO PERCHè OSSERVAVA TUTTA LA LEGGE EBRAICA ED ERA PURE UN RABBINO,MAESTRO E I SUOI DISCEPOLI E GLI APOSTOLI ERANO TUTTI EBREI POI CERTO ERA PURE DIO STESSO E QUINDI LA STAVA PORTANTO A COMPIMENTO PER CAMBIARLA POI CON LA SUA NUOVA ALL'ADULTERA DISSE VA E NON PECCARE PIù,GESù MORì IN CROCE DAI ROMANI SECONDO LE SCRITTURE PER POI POTER PERDONARE DIO PADRE I PECCATI ALL'UOMO CHE PECCA E SALVARE L'UOMO DAL PECCATO A CHI CREDEVA NEL SUO NOME GESù(DIO SALVA) PER FEDE PER RENDERE L'UOMO SANTO E ENTRARE NEL REGNO DEI CIELI QUINDI ANCHE GLI ANGELI DEI CIELI NON SONO GAY MA SANTI E PURE I SANTI UOMINI NON FACEVANO QUESTE COSE,NON è DIFFICILE DA CAPIRE..PERCHè SE PECCHI MUORI https://rumble.com/v2z2u9u-il-vangelo-di-giovanni-film https://rumble.com/v2zinne-atti-degli-apostoli-cap.-1-7-quando-lo-spirito-santo-scese-dal-cielo NESSUNO DOVEVA PIù INSEGNARE AD UN ALTRO PERCHè GESù è L'UNICO MAESTRO DI TUTTI GLI UOMINI
Vogliono essere dottori della legge, ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza. Noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne fa un uso legittimo; sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina (1Timoteo 1)
Ci sono almeno tre passaggi che si riferiscono ai rapporti sessuali non eterosessuali nel Nuovo Testamento (NT), che si trovano tutti nelle epistole paoline: Romani 1:26-27, 1 Corinzi 6:9-10 e 1 Timoteo 1: 9-10. Un quarto passaggio, che si trova in Giuda 1:7, è spesso interpretato come riferito all'omosessualità. Nei Vangeli sinottici, Gesù parla del matrimonio solo in un contesto eterosessuale quando cita il Libro della Genesi durante una discussione sul matrimonio (Marco 10:6-9 e Matteo 19:4-6)
https://en.wikipedia.org/wiki/Homosexuality_in_the_New_Testament
Epistola ai Romani 1:26–27
Per questo, Dio li abbandonò alle passioni del disonore; poiché anche le loro femmine scambiavano l'uso naturale con ciò che è contrario alla natura, e similmente anche i maschi, avendo lasciato l'uso naturale della femmina, erano infiammati dalla loro brama l'uno per l'altro, i maschi con i maschi, commettendo ciò che è vergognoso e ricevendo in se stessi la ricompensa che era adatta al loro errore.
Giuda 1:7
"Proprio come Sodoma e Gomorra, e le città intorno a loro in modo simile, abbandonandosi alla fornicazione e andando dietro a carne strana, sono esposte per un esempio, soffrendo la vendetta del fuoco eterno".
Levitico 20:13
"Se un uomo giace con un uomo ('arsenos koiten') come con una donna, entrambi hanno fatto ciò che è detestabile. Devono essere messi a morte
https://rumble.com/v38cyp7-pretigay.itla-chat-dei-preti-gay-documentario https://rumble.com/v37q0eo-feltrisu-gay-pride-quali-diritti-minacciatimilano-un-vivaio-di-finocchi https://rumble.com/v38dp4f-un-prete-felicemente-gay-servizio-completo-delle-iene-del-5-marzo-2015 vediamo i siti 8 anni dopo i servizi in tv del 2015 che ci sono ancora oggi nel 2023 https://www.pretigay.it/ https://www.reverendis.com/ ,quindi in tv lo avevano detto nel 2015 e ho ragione io e torto loro ovvio e quindi ho detto la verità..il peccato di sodomia prevede la morte fanno benissimo ad ammazzarli in Iran,Arabia Saudita ecc in pubblica piazza a sti froci di merda..rimettiamola anche in Italia..Questo è un sito dove scambiare idee ed opinioni sulla condizione omosessuale dei sacerdoti nel mondo e dove poter essere sé stessi, senza paura di essere giudicati. Video Chat accessibile facilmente da ogni dispositivo: smartphone, tablet e pc
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Le città più calde
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Come funziona la chat gay senza registrazione
Hai mai voluto chattare con qualcuno senza doverti registrare o condividere le tue informazioni personali? E se ci fosse un modo per comunicare con qualcuno senza dover dare le tue informazioni personali? E se l’applicazione che usi avesse una crittografia end-to-end? Questo è esattamente ciò che succede sulla nostra libera chat gay!

Perché le app di chat gay sono importanti

Le app di chat sono importanti, perché possiamo comunicare tra di noi senza tutti i rischi che ne derivano. Le app di chat sono un ottimo modo per iniziare una conversazione e conoscere meglio altri uomini, non importa che siano preti o sacerdoti, qui possono entrare tutti.

La libera chat gay è simile a Facebook Messenger o WhatsApp. Offre una crittografia end-to-end che significa che nessuno può leggere le tue conversazioni tranne te e la persona con cui stai parlando. È facile da configurare, quindi è perfetto per chiunque voglia un modo semplice e veloce per parlare con qualcuno senza doversi registrare o condividere le proprie informazioni personali.
https://www.pretigay.it/perche-questo-sito/
Perché questo sito
Da Venerabilis a Preti Gay
Dapprima c’era Venerabilis. Poi arrivò Reverendis. Ma bastarono pochi servizi in Tv per generare scalpore, tanto da far chiudere baracca. Oggi invece c’è questo sito dedicato ai preti gay – ma più in generale agli uomini di chiesa omosessuali: vi spieghiamo perché è nato, cosa vuole essere e cosa non è.

Perché un sito dedicato ai preti gay
Non fermatevi all’immagine in home page, volutamente provocatoria. Questo non è un sito di perdizione. Semplicemente, ci piacerebbe vivere in un mondo in cui l’omosessualità venisse compresa e accettata, anche dai religiosi. L’orientamento sessuale di una persona non può essere motivo di discriminazione e le istituzioni, incluse quelle religiose, dovrebbero capirlo. L’amore è amore. Sempre. In qualsiasi forma.

Cosa si può fare su questo sito.
Preti Gay è un normalissimo sito d’incontri, come tantissimi altri che potrete trovare in rete. Ma questo è dedicato agli uomini di chiesa che nascondono la propria omosessualità, a coloro che la vivono come un peso e che vogliono trovare altre persone con cui parlarne, per trovare conforto e appoggio. Comprendiamo quanto sia difficile e sensibile questo argomento, per questo abbiamo deciso di aprire alle registrazioni semplicemente utilizzando un nickname e la propria e-mail, che non sarà resa pubblica, come nessun’altra informazione. Ogni utente può compilare il profilo come preferisce e – solamente se lo vuole – pubblicare una sua foto. (Per sapere quali foto si possono pubblicare, dai un’occhiata alla sezione “comandamenti”).

C’è poco da scandalizzarsi.
I preti gay esistono, ci sono sempre stati. Sono tra di voi.Qual è il problema?
https://rumble.com/v38axiv-cos-il-peccato-di-sodomia-documentario https://rumble.com/v37b4e1-perch-tel-aviv-in-israele-la-capitale-mondiale-gay quale sia la capitale mondiale gay?la gente risponde Tel Aviv,San Francisco e New York City ripeto che questa gente sono dei pedo-froci culandra..prrr Tel Aviv è famosa nel mondo per essere una città di froci..Tel Aviv è diventata negli ultimi anni una città di tendenza di pedo-froci LGBT https://www.wearegaylyplanet.com/gay-tel-aviv-10-consigli-per-scoprire-la-citta/ https://www.viaggiaescopri.it/viaggio-gay-a-tel-aviv-rainbow-city/ https://www.jpost.com/israel-news/culture/article-731595
https://rumble.com/v37iyzr-tel-aviv-in-israele-la-maggiore-destinazione-di-froci-del-mondo
https://rumble.com/v37j15i-top-10-gay-cities-in-the-world-classifica
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https://it.wikipedia.org/wiki/Leggi_sulla_sodomia sono atti legislativi che definiscono certi tipi di rapporto sessuale come crimini. I precisi atti sessuali vengono descritti nella legge,sono compresi in toto dai tribunali e include qualsiasi azione sessuale ritenuta innaturale o immorale. La sodomia generalmente include l'omosessualità,la pedofilia,il sesso anale e la zoofilia.A giugno 2023,sono 64 i paesi(Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Bangladesh, Birmania, Brunei, Burundi, Camerun, Ciad, Comore, Dominica, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, eSwatini, Etiopia, Gambia, Ghana, Giamaica, Grenada, Guinea, Guyana, Iran, Iraq, Isole Salomone, Kenya, Kiribati, Kuwait, Libano (legge dichiarata invalida in un paio di sentenze), Liberia, Libia, Malawi (legge sospesa), Maldive, Malesia, Marocco, Mauritania, Mauritius, Namibia, Nigeria, Oman, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Qatar, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, Senegal, Sierra Leone, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Sudan del Sud, Tanzania, Togo, Tonga, Tunisia, Turkmenistan, Tuvalu, Uganda, Uzbekistan, Yemen, Zambia e Zimbabwe) e 3 giurisdizioni subnazionali (la provincia di Aceh in Indonesia, Niue in Nuova Zelanda e la striscia di Gaza in Palestina) contengono all'interno del proprio ordinamento ancora delle leggi che criminalizzano l'omosessualità.Di questi 64 paesi, 46 puniscono non solo l'omosessualità maschile ma anche quella femminile. In 10 di loro l'omosessualità è punita con la pena di morte PER LE DONAZIONI DELL'8x1000 E L'OBOLO DI SAN PIETRO MANDARE QUI I SOLDI PER I POVERI: https://www.paypal.com/paypalme/emaguru https://rumble.com/v36m0h2-parliamo-dell8x1000...con-la-revisione-del-concordato-firmata-da-craxi riassunto video: https://rumble.com/v1kzeb1-il-presidente-del-consiglio-italiano-mario-draghi https://rumble.com/v34qc5u-le-famiglie-pedo-sataniche-gesuite-della-nobilt-nera-papale-vaticana-docume
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