PAP-INO ovvero "INFECTED LEADERS" (sul narcisismo mondiale attuale)

1 year ago
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Gli odierni narcisisti pericolosi occupano in pratica tutto il mondo occidentale atlantista guerrafondaio! Dunque non sono solo solo i PAPI ma anche tutti i "PAPINI". Il gioco di parole è singolare a volte. La rai del 17 agosto 2022 (Radio 3, pomeriggio) trasmetteva una sorta di rivalutazione di Giovanni Papini. Di questo narcisista criminale o perverso o maligno (allora non si parlava ancora di narcisismo, oggi molto di moda per mascherare il fatto che siamo immersi in un mondo di maiali) scrissi il 13 settembre 2014 informando come segue i lettori di un mio vecchio sito: «[…] Le notizie qui riportate sono dati relativi a documenti storici che ognuno può reperire. Chi comunque comprende la “teoria del genocidio” di Bertrand Russell e/o la “cultura ONU”, ha ancora ben poco da scoprire sulla mancanza di pensiero di tutta quella miriade di fondazioni culturali, istituti, movimenti, gruppi e club di esplicita ispirazione malthusiana, di cui il “Club di Roma” fu il centro propulsore. Oggi i benpensanti, ragionando così anche sul diritto, sull’economia, e sulla cultura, arrivano su questa onda di mancanza di vita interiore a risolvere il problema dei conflitti mondiali dichiarando che “infine siamo tutti figli dello stesso cielo, e che alla fine di tutti i conti finiremo tutti sotto la stessa terra” (sembra di leggere Keynes!)! Questo è in fondo il modo di “pensare”, presente nello scritto “Amiamo la guerra” di Giovanni Papini del 1914. E quante sono ad oggi le scuole e gli istituti dedicati a Giovanni Papini, amante della guerra? Con questo modo falsamente spiritualistico di porsi di fronte alla vita furono in molti ad illudersi che la prima guerra mondiale potesse rigenerare l’umanità: Thomas Mann, Stefan Zweig, Vladimir Majakovskij, Max Weber, Robert Musil, Benedetto Croce, Charles Péguy, Giovanni Papini e perfino don Luigi Sturzo! E ciò mostra come sia possibile che nonostante queste aberrazioni del pensare siano note, nessuno ne parla. O meglio, se ne parla solo “a botta calda” di fronte al sangue, alle bombe ed alla distruzione, ma poi si tace subito e ci si guarda bene dall’approfondire… Nel caso del “Club di Roma” se ne parlò dopo vent’anni, e si parlò di congiura ecologista, in cui il movimento ecologista e i Partiti Verdi rappresentavano la sicura “chiave nella marcia verso il potere”. Il “Club di Roma”, come affermava il suo vicepresidente Maurice Guernier, creò, appunto, questi partiti (EIR, Rapporto Speciale, “La Congiura Ecologista”, Eir News Service, Inc. 1988, p. 34) […]». Vedi anche: https://nereovillaopere.wordpress.com/2023/08/20/sul-narcisismo/

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