GEOINGEGNERIA - TG TELECOLOR - Intervista n. 46 "IL PREMIO NOBEL JOHN CLAUSER RITIENE CHE DIETRO LA GEOINGEGNERIA CI SIA DEL MALAFFARE: <<La narrativa sul cambiamento climatico riflette la corruzione della scienza">>

10 months ago
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Il premio NOBEL
John Clauser: “La narrativa sul cambiamento climatico riflette la corruzione della scienza”

Link del sito "CO2 COALITION":
https://co2coalition.org/publications/nobel-laureate-john-clauser-elected-to-co2-coalition-board-of-directors/#:~:text=In%20my%20opinion%2C%20there%20is,%2C%20is%20incorrect%20climate%20science.%E2%80%9D
IL GIORNALE
https://www.ilgiornale.it/news/attualit/narrativa-sul-cambiamento-climatico-riflette-corruzione-2149444.html
SCENARI ECONOMICI
https://scenarieconomici.it/la-narrativa-sul-cambiamento-climatico-riflette-la-corruzione-della-scienza-parola-di-premio-nobel-per-la-fisica/
META PSEUDICA
https://www.metapseudica.com/2023/06/11/cosa-si-cela-dietro-lassurda-religione-della-transizione-green-e-come-il-sito-delleu-pubblica-dati-fuorvianti/?fbclid=IwAR2y1WWBLc3ctNu_xDXKjzWli0bjof7t4MqPxVDYwf9XYpGx8fdnrgdnxyc
Chi è il premio Nobel John Clauser:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/John_Clauser
La scorsa settimana abbiamo parlato del Nobel NORDHAUSE
Articolo "IL GIORNALE" 11 Maggio 2023: le follie degli ambientalisti è pseudoscienza
«La narrativa popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone. La fuorviante scienza del clima si è trasformata in una massiccia pseudoscienza giornalistica scioccante. A sua volta, la pseudoscienza è diventata un capro espiatorio per un’ampia varietà di altri mali non correlati. A mio parere, non esiste una vera crisi climatica. C’è, tuttavia, un problema molto reale nel fornire uno standard di vita dignitoso alla numerosa popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest’ultimo viene inutilmente esacerbato da quella che, a mio avviso, è una scienza del clima errata».
Queste sono le preoccupate parole del fisico e Nobel John Clauser, che ha da pochi mesi ricevuto il Premio Nobel per la Fisica, membro della CO2 Coalition e che appartiene alla lunghissima schiera di scienziati di tutto il globo che stanno cercando di far sentire la propria voce in merito alle aberranti falsità che i media main stream e burocrati e politici, teleguidati dai soliti ricorrenti filantropi, stanno somministrando quotidianamente alla popolazione, con fini che non hanno nulla a che vedere con la salvaguardia del clima e del pianeta. Molto prima di Clauser, una delegazione di circa cinquecento scienziati, tra cui ben sessantadue premi Nobel, aveva già pubblicato nel 1992 un appello contro quella che prevedevano sarebbe diventata un’irrazionale religione del clima.
Solo per citare alcuni:
• Rita Levi Montalcini
• Christian B. Anfinsen
• Jean-Marie Lehn
• Manfred Eigen
• Julius Axelrod
• Baruj Benacerraf
• Philip Anderson
Nel loro appello, gli scienziati scrivevano testualmente:
“Riteniamo irresponsabile manipolare l’opinione pubblica e attizzare il timore di un’imminente catastrofe climatica tra la popolazione”.

Anche il grande fisico americano Freeman Dyson, allievo di Albert Einstein, professore per tutta la vita all’ Institute for Advanced Study di Princeton, venuto a mancare due anni fa, si era espresso senza peli sulla lingua:
“Se non sei d’accordo con l’opinione della maggioranza sul riscaldamento globale, sei un nemico della scienza”.

Solo per fare alcuni nomi, in Italia possiamo richiamare i lavori del Prof. Alberto Prestinizi, Franco Battaglia, Franco Prodi, il fratello del politico Romano Prodi,
- ricercatore del CNR e docente di Meteorologia, di Fisica, Termodinamica e Geofisica all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,
- ha poi ha ottenuto la cattedra di Fisica dell'atmosfera all'Università di Ferrara e
- ha diretto l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR.
Nel 2019 ha dichiarato:
«dire che siamo noi i responsabili dei cambiamenti climatici è scientificamente infondato». 

Per concludere, alcune delle molte altre realtà italiane che documentano la non scientificità della relazione tra attività umane e riscaldamento globale sono l’Università di Napoli, il geologo Umberto Crescenti, già magnifico rettore a Chieti e Pescara, che ha dichiarato:
«L'Onu manipola i dati, ma è vietato dirlo»

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