Organico - La banalità del male (dal libro di Hannah Arendt)

1 year ago
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Le dinamiche sono sempre le stesse, cambia la forma ma resta invariata la sostanza .
Testo estratto (pagine 312 / 313) dal libro di Hannah Arendt "La banalità del male"

E' nella natura delle cose che ogni azione umana che abbia fatto una volta la sua comparsa nella storia del mondo possa ripetersi anche quando ormai appartiene ad un lontano passato.
Nessuna pena ha mai avuto il potere d'impedire che si commettano crimini. Al contrario, quale che sia la pena,
quando un reato è stato commesso una volta, la sua ripetizione è più probabile di quanto non fosse la sua prima apparizione.
E le ragioni particolari per cui non è da escludere che qualcuno faccia un giorno ciò che hanno fatto i nazisti, sono ancora più plausibili.
E' una prospettiva che dovrebbe farci tremare _E' la banalità, la banalità del male
L'enorme incremento demografico dell'era moderna coincide con l'introduzione dell'automazione, che renderà"superflui" anche in termini di lavoro grandi settori della popolazione mondiale;
E' una prospettiva che dovrebbe farci tremare _E' la banalità, la banalità del male
e coincide anche con la scoperta dell'energia nucleare, che potrebbe invogliare [qualcuno] a rimediare a quei [due] pericoli con strumenti rispetto ai quali le camere a gas [di Hitler] sembrerebbero scherzi banali di un bambino cattivo.
E' una prospettiva che dovrebbe farci tremare _E' la banalità, la banalità del male
Se il genocidio può ripetersi in futuro, nessun popolo della terra [meno di tutti il popolo ebraico, in Israele o altrove] dovrebbe sentirsi sicuro di poter continuare a vivere, senza [l'aiuto e] la protezione di una legge internazionale.
La sua ripetizione è più probabile di quanto non fosse la sua prima apparizione.
E' una prospettiva che dovrebbe farci tremare _E' la banalità, la banalità del male
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