SANCHO #3 stagione III - Marco Pizzuti - Nullatenenti e felici sgranocchiando insetti

Mentre in Italia veniamo distratti da Cospito al 41Bis e Zelensky a Sanremo, permettendo al governo Meloni di proseguire silenziosamente nel processo di trasformazione istituzionale, in Occidente il Reset sta continuando a gonfie vele nel nome del solito clichè della lotta al cambiamento climatico.

Perseguendo infatti la dottrina dell’Impatto Zero dell’uomo sull’ambiente, i rappresentanti delle grandi potenze politiche, militari e economiche del mondo, volando con i loro jet privati, hanno fissato i prossimi passi da compiere nella tabella di marcia; ed ecco quindi che ci troviamo ad affrontare nella nuova puntata di Sancho due dei cambiamenti che maggiormente potrebbero incidere sulla nostra vita di europei nel prossimo futuro.

Da una parte l’introduzione degli insetti nella dieta europea, da noi definita vero esempio pratico del concetto conosciuto come “Finestra di Overton”, dall’altra l’attacco a uno dei beni più preziosi per noi come cittadini: la proprietà privata.

Oggi infatti, nonostante fino a un decennio fa sembrava solo assurdo pensarlo, entomofagia e stata ufficialmente sdoganata e l’Unione Europea ha regolamentato l’immissione nel mercato alimentare di 3 le specie di insetti, ritenute commestibili: tarme della farina, locusta migratoria e, l’ultima arrivata, il grillo domestico. La distruzione delle nostre tradizioni culinarie è quindi in atto, ma a preoccupare sono soprattutto gli effetti nocivi, tenuti nascosti, che tali alimenti potrebbero avere sul nostro organismo, soprattutto se allo sdoganamento degli insetti come alimento farà seguito la loro ingegnerizzazione per trasformarli in prodotti OGM.

Come se non bastasse però, a ciò, come detto, si somma un altro grave pericolo, forse vero giro di boa per il Great Reset: spogliaci dei nostri beni, della nostra casa, ultimo baluardo di resistenza contro lo strapotere del mercato. Nel piano del Forum di Davos 2016 che s’intitolava “No privacy, no property” d’altronde era già stato tutto prestabilito, e adesso, l’attacco alla proprietà privata in nome della lotta al climate change ha avuto inizio.

La nuova direttiva di Bruxelles ha stabilito infatti che nell'Unione Europea gli edifici nuovi dovranno essere a emissioni zero entro il 2030 mentre gli edifici esistenti dovranno diventare a emissioni zero entro il 2050, e ciò significa che tutti i cittadini europei sono chiamati a dispendiosi interventi. Cosa accadrà agli immobili non riqualificati? Come previsto a Davos non c’è da temere, a salvare il mondo ci penseranno i grandi gruppi finanziari, appropriandosene.

Buona visione!

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