Polis pt.10 - Destra riformista e pericolo ribaltone

1 year ago
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Senza un attimo di tregua rispetto agli impegni e alle questioni europee che hanno caratterizzato questo inizio di 2023, Giorgia Meloni ha avuto giusto il tempo di festeggiare il suo compleanno domenica, coinciso con i primi 100 giorni di governo, prima di essere nuovamente proiettata tra le problematiche di lavoro.

Un inizio, quello dell’esecutivo, che più volte abbiamo definito non facile, a causa prima delle difficoltà interne alla coalizione di centrodestra, ad oggi comunque sotto al tappeto pronte a riapparire alla prima occasione, e successivamente per le posizioni non sempre favorevoli alla linea chiesta dall’Europa.

Non è un caso infatti che per appianare le divergenze, la settimana scorsa la nostra Presidente del Consiglio abbia incontrato prima la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e, successivamente, a distanza di qualche giorno, il nuovo direttore generale del MES Pierre Gramegna. Un do ut des è ciò che probabilmente è riuscita a strappare Giorgia, conscia da un lato che la posizione assunta dal governo sul MES non era sostenibile a lungo, e dall’altro che i nuovi obiettivi che l’Italia dovrà raggiungere per rispettare la tabella di marcia del PNRR non sono di così facile realizzazione.

Nel frattempo la distopia non accenna a rallentare, anzi. Dopo la questione degli insetti a tavola per salvare il mondo dalla crisi alimentare, in barba alle tradizioni culinarie dei popoli del vecchio continente, la Commissione europea ha deciso di mettere un freno all’inefficienza energetica delle nostre case imponendo una rivoluzione del settore immobiliare entro il 2030, al fine di salvarci tutti dal cambiamento climatico. Il tutto in perfetta linea con la rivoluzione green ampiamente sponsorizzata a Davos nei vari incontri del World Economic Forum, giunto, con il meeting annuale 2023 iniziato questo lunedì, alla sua cinquantatreesima edizione.

A presenziare per l’Italia solo il Ministro dell’Istruzione Valditara. Una delegazione piuttosto scarna se si pensa all’annuncio degli organizzatori che prevedono circa 2.700 partecipanti tra leader di governo, delle imprese e della società civile. Il governo italiano ha dimostrato di avere altre priorità al momento o di non volersi ritagliare un ruolo di primo piano nel decidere il mondo che verrà?

A noi l’ardua sentenza.

“POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo Cascone.

Conduce Massimo Cascone.
Regia e montaggio Giulio Bona.
Una produzione ComeDonChisciotte.org

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