Project Veritas, VANESSA GELMAN fugge alle domande sui tessuti fetali utilizzati per test vax covid

2 years ago
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Italo Svevo
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Moltissime persone, nonostante la caterva di dati che dimostra inoppugnabilmente l’inefficacia dei vaccini genetici nonché i rischi, ben superiori ai benefici attesi, ritengono ancora di non essere stati ingannati bellamente da soggetti che antepongono altri interessi a quelli della salute pubblica. Sono ancora convinte – incredibilmente – che i vaccini anti Covid sono utili ed esenti da effetti avversi anche gravi. Non immaginano neppure le nefandezze messe in atto da veri e propri psicopatici per ordire il più grande inganno globale della storia a detrimento di ignari cittadini.
Convinti – come bambini che non mettono in discussione la parola dei genitori – che coloro che rivestono ruoli di potere siano solo persone illuminate che agiscono solo nell’interesse dei cittadini, e non certo a loro danno, non contemplano affatto che alcuni capi di governo, ministri, parlamentari, giornalisti, esperti, occupano il posto che occupano non per particolari meriti come senso di responsabilità verso il bene comune e la collettività in generale, ma solo perché privi assolutamente di sensi di colpa e rimorsi: pur di conseguire il loro personale vantaggio o quello della classe di appartenenza, non esitano a compiere gli atti più esecrabili.
In questo video, la direttrice senior della ricerca mondiale Pfizer, VANESSA GELMAN, accusata nell’ottobre 2021 di aver eliminato informazioni sull’uso di tessuto fetale nei test di laboratorio del vaccino Covid-19, è “scomparsa” dalla rete. Quando il giornalista d’inchiesta James Lanino prova a raggiungerla sotto casa per porle alcune domande, lei preferisce scappare via di corsa.
Forse per non dover confessare che i feti abortiti (assassinati da medici per ottenere la materia prima) sono stati utilizzati per mettere a punto i vaccini. E che l’estrazione degli organi dei feti è stata eseguita in vivo, perché i virus non attaccano cellule morte. Per svilupparsi i virus hanno, infatti, bisogno di cellule vive.
Alla luce di questo, cosa ne pensano tutti quei medici antiabortisti che hanno consigliato ai loro pazienti la vaccinazione? Peraltro, ammesso che i vaccini fossero risultati efficaci e privi di gravi effetti collaterali, come ha potuto Bergoglio indicare il vaccino come un atto d’amore, quando è dalla morte di un essere vivente – il feto – che ne sarebbe derivata la supposta sopravvivenza di qualcun altro?
Quale padrone serve Bergoglio? Perché non c’è niente di più distante dall’etica cristiana che l’atto di sacrificare un essere vivente per farne vivere un altro!

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