Name: Il Cubo di Metatron - Come utilizzarlo DOCUMENTARIO Questo Metatron non compare nella Bibbia eh..questo Metatron è Satana travertito da angelo di luce appunto non cascateci..ecco spiegato il cubo ed il culto massonico
Uploaded: 2022-12-09T15:39:51+00:00
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Description: ovviamente queste sono cazzate è solo Gesù che salva e dà la vita tramite lo spirito non Metatron che non esiste nelle scritture,quindi cosa centra l'arcangelo Michele con Metatron visto che Metatron

1 year ago

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ovviamente queste sono cazzate è solo Gesù che salva e dà la vita tramite lo spirito non Metatron che non esiste nelle scritture,quindi cosa centra l'arcangelo Michele con Metatron visto che Metatron o chiamato pure Satana o Lucifero dai massoni è il nome di un altro angelo secondo il talmud?non lo saprebbero spiegare questo eh..quello che dico io non è questa roba qui ma è tutta un'altra cosa,io mi baso sulle scritture,la fede e la parola di Dio e ho spiegato che non c'è la dualità pure.non mi baso su queste stronzate pagane massoniche,questa roba qui è stregoneria wicca...https://rumble.com/v1ztqlc-animazione-3d-del-cubo-di-metatron-fiore-della-vita-e-i-solidi-platonici.html?mref=rljsx&mc=e5yiv Metatron è un angelo nel giudaismo menzionato tre volte nel Talmud in alcuni brevi passaggi nell'Aggadah e nei testi mistici cabalistici all'interno della letteratura rabbinica.
https://en.wikipedia.org/wiki/Metatron
La figura costituisce una delle tracce per la presenza di inclinazioni dualiste nelle visioni altrimenti monoteiste sia del Tanakh che della successiva dottrina cristiana. Il nome Metatron non è menzionato nella Torah né nella Bibbia e come il nome abbia avuto origine è oggetto di dibattito. Nella tradizione islamica, è anche conosciuto come Mīṭaṭrūn (in arabo: ميططرون), l'angelo del velo. Nella tradizione folkloristica, è il più alto degli angeli e serve come scriba celeste o "angelo registratore".
Negli apocrifi ebraici e nella prima Kabbalah, "Metatron" è il nome che Enoch ricevette dopo la sua trasformazione in angelo.
Etimologia
Numerose etimologie sono state proposte per spiegare il nome Metatron, ma non c'è consenso e la sua origine precisa è sconosciuta. [14][15] Alcuni studiosi, come Philip Alexander, credono che se il nome Metatron ha avuto origine nei testi Hekhalot-Merkabah (come 3 Enoch), allora potrebbe essere stata una parola magica come Adiriron e Dapdapiron. [16]

Hugo Odeberg,[17] Adolf Jellinek[18] e Marcus Jastrow[19] hanno suggerito che il nome potrebbe aver avuto origine da Mattara (מטרא) "custode dell'orologio" o dal verbo Memater (ממטר) "custodire" o "proteggere". Una prima derivazione di questo può essere vista in Shimmusha Rabbah, dove Enoch è rivestito di luce ed è il guardiano delle anime che salgono al cielo. Odeberg ha anche suggerito che il nome Metatron potrebbe essere stato adottato dal nome antico persiano Mithra. [17] Citando Wiesner,[20] ha tracciato una serie di parallelismi che sembravano collegare Mithra e Metatron in base alle loro posizioni in cielo e ai loro doveri.

Un'altra ipotesi farebbe derivare Metatron da una combinazione di due parole greche, che significano dopo μετὰ e trono, θρóνος che, prese insieme, suggerirebbero l'idea di "colui che serve dietro il trono" o "colui che occupa il trono accanto al trono della gloria". [21] Gli argomenti principali contro questa etimologia sono che la funzione di Metatron come servo del trono celeste emerge solo più tardi nelle tradizioni che lo riguardano, e θρóνος stesso non è attestato come parola nella letteratura talmudica. [22]

Una connessione con la parola σύνθρονος (synthronos) usata come "co-occupante del trono divino", è stata avanzata da alcuni studiosi; [23] Questo, come l'etimologia di cui sopra, non si trova in alcun materiale di partenza. [17] È sostenuto da Saul Lieberman e Peter Schäfer, che forniscono ulteriori ragioni per cui questa potrebbe essere un'etimologia praticabile. [24] La parola latina Metator (messaggero, guida, condottiero, misuratore) era stata suggerita da Eleazar di Worms (c. 1165 – c. 1230), Nachmanide, e riportata alla luce da Hugo Odeberg. [17] Quando traslitterato nella lingua ebraica, otteniamo מטיטור (mṭyṭwr) o מיטטור (myṭṭwr). Gershom Scholem sostiene che non ci sono dati per giustificare la conversione del metatore in metatron. [25] Filippo Alessandro suggerisce anche questa come una possibile origine di Metatron, affermando che la parola Metator ricorre anche in greco come mitatore, una parola per un ufficiale dell'esercito romano che agì come precursore. Usando questa etimologia, Alessandro suggerisce che il nome potrebbe essere nato come una descrizione di "l'angelo del Signore che condusse gli Israeliti attraverso il deserto: agendo come un metatore dell'esercito romano che guida gli Israeliti sulla loro strada". [26][27] Un'altra possibile interpretazione è quella di Enoc come un metatore che mostra loro "come potrebbero fuggire dal deserto di questo mondo nella terra promessa del cielo". Poiché vediamo questa come una parola in ebraico, giudeo-aramaico e greco, Alessandro crede che questo dia ancora più forza a questa etimologia.

Altre idee includono μέτρον (metrone, "una misura"). [28] Charles Mopsik crede che il nome Metatron possa essere collegato alla frase di Genesi 5:24 "Enoc camminò con Dio, allora non c'era più, perché Dio lo prese". [29] La versione greca della parola ebraica "prendere" è μετετέθη (fu trasferito). [28] רון (rwn) è un'aggiunta standard a מטטרון (Metatron) e ad altri nomi angelici nella fede ebraica. Secondo Mopsik, מטט (mṭṭ) è una traslitterazione dal greco μετετέθη.
Nella voce intitolata "Paradigmata" nel suo studio, "'The Written' as the Vocation of Conceiving Jewishly", John W. McGinley dà conto di come funziona questo nome nella versione di Bavli di "four enter pardes". [30] Questo resoconto sostiene che "Ishmael ben Elisha" è un cognomen rabbinicamente sanzionato per Elisha ben Abuyah (l'Akher del racconto di Bavli). Questa ipotesi spiega perché i generatori della parte "camere" della letteratura Heikhalot fanno di "Ismaele ben Eliseo" il principale protagonista dei loro scritti, anche se questo Rabbi Ismaele non è stato direttamente menzionato nel racconto di Bavli (nella Ghemara per trattare Khaggigah) de "L'opera del carro".

Solomon Judah Loeb Rapoport in Igrot Shi"r suggerisce che Metatron è una combinazione di due parole greche che significano "cambiare" e "passare" riferendosi a Chanoch (Enoch) che "cambiò" in un angelo e "morì" dal mondo. [senza fonte]

Origini
Fin dai tempi ellenistici, la menzione di una seconda figura divina, accanto a YHWH o sotto di lui, si trova in un certo numero di testi ebraici, per lo più apocrifi. Queste tradizioni ebraiche che implicavano un dualismo divino erano più frequentemente associate a Enoch. Nel periodo rabbinico si concentrano su "Metatron", spesso nel contesto di dibattiti sulla dottrina eretica dei "due poteri in cielo" (shtei rashuyot ba-shamayim). [31][10] In definitiva queste idee sembrano risalire a diverse interpretazioni dei passaggi dell'intronizzazione celeste in Esodo 24:10s., Daniele 7:9s. e forse anche Ezechiele 1:26s. [32] Queste diverse interpretazioni in seguito arrivarono a distinguere ciò che era ortodosso da ciò che era eretico nel giudaismo. [senza fonte]

Tra gli pseudepigrapha 1 Enoch: Book of Parables presenta due figure: il figlio dell'uomo ed Enoch. All'inizio, questi due personaggi sembrano essere entità separate. Enoc vede il figlio dell'uomo intronizzato in Cielo. Più tardi, tuttavia, si rivelano la stessa cosa. Molti studiosi ritengono che i capitoli finali del Libro delle Parabole siano un'aggiunta successiva. Altri pensano che non lo siano e che il figlio dell'uomo sia il doppio celeste di Enoc in modo simile alla preghiera di Giuseppe in cui Giacobbe è raffigurato come un angelo. [33]: 83–84 Il Libro di Daniele mostra due personaggi simili: l'Antico dei Giorni e quello simile a un uomo. Parti del testo in Daniele sono aramaiche e potrebbero essere state modificate nella traduzione. La Settanta legge che il figlio dell'uomo venne come l'Antico dei Giorni. Tutte le altre traduzioni dicono che il figlio dell'uomo ottenne l'accesso all'Antico dei Giorni e fu portato davanti a quello. [34]

L'identificazione di Metatron con lo gnostico 3 Enoch, dove il nome appare per la prima volta, non è esplicitamente fatta nel Talmud, anche se si riferisce a un Principe del Mondo che era giovane ma ora è vecchio. Tuttavia, alcuni dei primi kabbalisti hanno assunto la connessione. Sembra che ci siano anche due Metatron, uno scritto con sei lettere (מטטרון), e uno scritto con sette (מיטטרון). Il primo potrebbe essere il trasformato Enoch, Principe del Volto all'interno del palazzo divino; quest'ultimo, il Metatron Primordiale, emanazione della "Causa delle Cause", precisamente la decima e ultima emanazione, identificata con la Presenza Divina terrena. [35] Inoltre, il testo di Merkabah Re' uyot Yehezkel identifica l'Antico dei Giorni del Libro di Daniele come Metatron. [34]

L'analisi scolastica di Scholem
Molti studiosi vedono una discontinuità tra il modo in cui Enoch è ritratto nella prima letteratura di Enoch e il modo in cui Metatron è ritratto. Gli studiosi vedono comunemente il personaggio di Metatron come basato su un amalgama di letteratura ebraica, oltre a Enoch, Michele, Melchizedek e Yahoel tra gli altri sono visti come influenze. [33]: 86

Gershom Scholem sostiene che il personaggio di Metatron è stato influenzato da due correnti di pensiero. Uno dei quali collegava Metatron con Enoch, mentre il secondo era una fusione di diverse entità oscure e motivi mitici. [36]: 180 Scholem sostiene che questa seconda tradizione era originariamente separata, ma in seguito si fuse con la tradizione di Enoch. [33]: 141–142 Egli indica testi in cui questo secondo Metatron è un angelo primordiale e indicato come Metatron Rabbah. [33]: 141 Scholem teorizza che le due ortografie ebraiche del nome di Metatron sono rappresentative di queste due tradizioni separate. [33]: 142 Dal suo punto di vista il secondo Metatron è legato a Yahoel. Scholem collega anche Yahoel con Michael. [33]: 141 Nell'Apocalisse di Abramo Yahoel è assegnato compiti normalmente riservati a Michele. Il nome di Yahoel è comunemente visto come un sostituto del Nome Ineffabile. [37]

In 2 Enoch, a Enoch vengono assegnati titoli comunemente usati da Metatron come "il Giovane, il Principe della Presenza e il Principe del Mondo". [33]: 141 Tuttavia non vediamo Enoc indicato come il Piccolo YHWH. [33]: 141 In 3 Enoch, Metatron è chiamato il YHWH Minore. Ciò solleva un problema poiché il nome Metatron non sembra essere direttamente correlato al nome di Dio YHWH. [33]: 140 Scholem propone che ciò sia dovuto al fatto che il YHWH Minore è un riferimento a Yahoel. [33]: 140 In Maaseh Merkabah il testo spiega che Metatron è chiamato YHWH Minore perché in ebraico gematria Metatron è numericamente equivalente ad un altro nome del Dio Shaddai. [38] Scholem non lo trova convincente. [33]: 140 [39] Scholem sottolinea il fatto che sia Yahoel che Metatron erano conosciuti come il Piccolo YHWH. In 3 Enoch 48D1 Metatron è chiamato sia Yahoel Yah che Yahoel. [40] Oltre ad essere uno dei settanta nomi di Metatron da 3 Enoch 48D, Yahoel e Metatron sono anche collegati nelle iscrizioni aramaiche della ciotola dell'incantesimo. [33]: 86 [41]

Talmud
Il Talmud babilonese menziona Metatron per nome in tre luoghi: Hagigah 15a, Sanhedrin 38b e Avodah Zarah 3b.

Hagigah 15a descrive Elisha ben Abuyah in Paradiso vedendo Metatron seduto (un'azione che non viene fatta alla presenza di Dio). Eliseo ben Abuyah guarda quindi a Metatron come a una divinità e dice ereticamente: "Forse ci sono, Dio non voglia, due poteri in Cielo!" [42] I rabbini spiegano che Metatron aveva il permesso di sedersi a causa della sua funzione di Scriba Celeste, scrivendo le gesta di Israele. [43] Il Talmud afferma che fu dimostrato a Eliseo che Metatron non poteva essere una seconda divinità dal fatto che Metatron ricevette 60 "colpi con verghe infuocate" per dimostrare che Metatron non era un dio, ma un angelo, e poteva essere punito. [44]

Nel Sinedrio 38b uno dei minimi dice a Rabbi Idith che Metatron dovrebbe essere adorato perché ha un nome come il suo maestro. Rabbi Idith usa lo stesso passaggio Esodo 23:21 per mostrare che Metatron era un angelo e non una divinità e quindi non doveva essere adorato. Inoltre, come angelo, Metatron non ha il potere di perdonare le trasgressioni né deve essere ricevuto nemmeno come messaggero di perdono. [44][45][46]

In Avodah Zarah 3b, il Talmud ipotizza come Dio trascorre i Suoi giorni. Si suggerisce che nel quarto quarto della giornata Dio si sieda e istruisca i bambini della scuola, mentre nei tre quarti precedenti Metatron può prendere il posto di Dio o Dio può fare questo tra gli altri compiti. [47]

Yevamot 16b riporta un'espressione: "Sono stato giovane; anch'io sono stato vecchio" che si trova nel Salmo 37:25. Il Talmud qui attribuisce questa espressione all'Angelo Capo e Principe del Mondo, che la tradizione rabbinica identifica come Metatron. [48]

Kirkisani
Lo studioso caraita del X secolo Jacob Qirqisani credeva che il giudaismo rabbinico fosse l'eresia di Geroboamo del Regno di Israele. [49] Ha citato una versione del Sinedrio 38b,[50] che sosteneva contenesse un riferimento al "YHVH minore". Gershom Scholem suggerisce che il nome sia stato deliberatamente omesso dalle copie successive del Talmud. [51] Testi mistici extra-talmudici come il Sefer Hekhalot parlano di un "YHWH minore", apparentemente derivando il concetto da Esodo 23:21, che menziona un angelo di cui Dio dice "il mio nome [inteso come YHVH, il solito nome proprio divino] è in lui".

Merkabah, Zohar e altri scritti mistici
Metatron appare anche nello Pseudepigrapha incluso Shi'ur Qomah, e soprattutto nel Libro ebraico Merkabah di Enoch, chiamato anche 3 Enoch o Sefer Hekhalot (Libro dei Palazzi [Celesti]). Il libro descrive il legame tra Enoch, figlio di Giared (bisnonno di Noè) e la sua trasformazione nell'angelo Metatron. Il suo grande titolo "il minore YHVH" riaffiora qui. La parola Metatron è numericamente equivalente a Shaddai (un nome di Dio) nella gematria ebraica; pertanto, si dice che abbia un "Nome come il suo Maestro".

Metatron dice: "Egli [il Santo]... mi ha chiamato, 'Il minore YHVH' in presenza di tutta la sua famiglia in altezza, come è scritto, 'il mio nome è in lui'". (12:5, traduzione di Alessandro). Il narratore di questo libro, presumibilmente Rabbi Ishmael, racconta come Metatron lo guidò attraverso il Cielo e spiegò le sue meraviglie. 3 Enoc presenta Metatron in due modi: come un angelo primordiale (9:2–13:2) e come la trasformazione di Enoc dopo che fu assunto in cielo. [52][53]

Ed Enoc camminò con Dio: e non lo fu; perché Dio lo ha preso. [Genesi 5:24 KJV.]

Questo Enoc, la cui carne era trasformata in fiamme, le sue vene in fuoco, le sue ciglia in lampi di fulmini, i suoi bulbi oculari in torce fiammeggianti, e che Dio pose su un trono accanto al trono della gloria, ricevette dopo questa trasformazione celeste il nome di Metatron. [54]

Metatron "il Giovane", un titolo precedentemente usato in 3 Enoch, dove sembra significare "servo". [53] Lo identifica come l'angelo che condusse il popolo di Israele attraverso il deserto dopo il loro esodo dall'Egitto (riferendosi ancora a Esodo 23:21, vedi sopra), e lo descrive come un sacerdote celeste.

Nella successiva Kabbalah estatica, Metatron è una figura messianica. [55]

Lo Zohar descrive Metatron come il "Re degli angeli". [56] e associa il concetto di Metatron a quello del nome divino Shadday. [57] I commentari dello Zohar come l'"Ohr Yakar" di Moses ben Jacob Cordovero spiegano lo Zohar nel senso che Metatron come capo di Yetzira[58] Ciò corrisponde strettamente alla descrizione di Maimonide del Talmudico "Principe del Mondo",[59] tradizionalmente associato a Metatron,[60] come nucleo "Intelletto attivo". [61][62]

Lo Zohar descrive diverse figure bibliche come metafore di Metatron. Esempi sono Enoc,[63][64] Giuseppe,[65][66] Eliezer,[67] Giosuè,[68] e altri. Lo Zohar trova la parola "giovinezza" usata per descrivere Giuseppe e Giosuè un suggerimento che le figure sono una metafora di Metatron, e anche il concetto di "servo" di Eliezer come riferimento a Metatron. [69] Il Bastone di Mosè è anche descritto dallo Zohar[64] come un riferimento a Metatron. Lo Zohar afferma anche che i due tets in totaphot (il termine ebraico biblico per i filatteri) sono un riferimento a Metatron. [70] Lo Zohar distingue tra Metatron e Michele. [71] Mentre Michele è descritto ripetutamente nello Zohar come la figura rappresentata dal Sommo Sacerdote, Metatron è rappresentato dalla struttura del tabernacolo stesso. [71]

Testi apocalittici
Nell'Apocalisse di Zorobabele Metatron non è identificato come Enoch. Invece è identificato come l'arcangelo Michele. [33]: 86 [36]: 183–185 Il testo registra anche che Metatron in gematria è l'equivalente di Shadday. [36]: 55, 184 Mentre appare anche in altri scritti apocalittici, è più importante nell'Apocalisse di Zorobabele. [36]: 183–184 In questi scritti egli svolge il ruolo di interlocutore celeste che fornisce la conoscenza della futura era messianica. [36]: 184

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Il primo resoconto di Metatron all'interno delle scritture islamiche potrebbe derivare direttamente dal Corano stesso. Uzair, secondo la Sura 9:30-31 venerato come Figlio di Dio dagli ebrei, è un altro nome per il profeta Esdra, che è stato anche identificato con Metatron nel misticismo Merkabah. [72] Gli eresiologi islamici accusarono ripetutamente gli ebrei di venerare un angelo come un dio minore (o un'incarnazione di Dio), in particolare per celebrare Rosh Hashanah. [73] Il nome stesso è attestato all'inizio dell'Islam da Al-Kindi e Al-Masudi. [74] In un testo druso sulla cosmologia, è menzionato tra gli Arcangeli canonici nelle tradizioni islamiche. [74] Al-Suyuti lo identifica come l'angelo del velo e solo lui conosce ciò che sta al di là. [75][11][76] È anche spesso menzionato nelle opere magiche di Ahmad al-Buni, che descrive Metatron come indossore di una corona e una lancia, probabilmente costituendo il Bastone di Mosè. [77] In altre pratiche magiche, è invocato per allontanare jinn malvagi, diavoli, stregoni e altre minacce magiche. [78]

Ibn Hazm menziona che gli ebrei, sebbene considerassero Metatron come un angelo, celebravano Metatron come un dio minore 10 giorni all'anno, probabilmente un riferimento a Rosh Hashanah in connessione con il misticismo di Merkabah che Metatron prese parte alla creazione del mondo