Vishwakarma gayatri mantra Vishwakarma puja a casa e in loggia massonica per Tvaṣṭṛ o Viśvakarmā il dio indù degli artigiani e degli architetti. È anche indicato come Grande Architetto Dell'Universo o GADU ed è un dio indù appunto

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https://rumble.com/v1wwp4g-chi-vishwakarma.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1wpsyu-tva-o-vivakarm-il-dio-vedico-degli-artigiani-e-degli-architetti..html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1wy3fu-cosa-una-pujacome-fare-una-puja-a-casa.html?mref=rljsx&mc=e5yiv quindi i massoni sono induisti appunto non ebraici questo è il loro Dio eh...questo non è il Dio Creatore unico della Bibbia ma è uno dei tanti indù..come ho detto la massoneria pratica l'induismo...e l'induismo ha tutta una marea di precetti da seguire..dovrebbero pure cambiare libro e leggere i veda e non la Bibbia e cantare gli inni con i mantra tutti i giorni obbligatoriamente fare puja ogni giorno obbligatoriamente,anche l'induismo ha tutte delle regole da seguire..l'induismo è un monoteismo appunto perchè l'induismo si basa come un Dio unico spirito ma che ha tante funzioni raffigurate come dei singoli ma Dio è Uno però ..Tvaṣṭṛ è il dio vedico degli artigiani e degli architetti. È anche indicato come l'architetto dell'Universo, ovvero colui che presiede alla creazione. Nel Viṣṇupurāṇa è contato tra gli Aditya,
È in genere identificato con la divinità successiva chiamata Viśvakarmā è il dio indù che presiede tutti gli artigiani e architetti. Egli è il "Grande Architetto", colui che ha inventato e progettato l'architettura divina dell'Universo, il Signore della Creazione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Tva%E1%B9%A3%E1%B9%AD%E1%B9%9B
https://it.wikipedia.org/wiki/Vi%C5%9Bvakarm%C4%81
spiegazione qui in questo video su daksa: https://rumble.com/v1wot72-daksha-un-dio-ind-dalla-testa-di-capra-nellinduismodaksha-uno-dei-prajapati.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
Mantra (devanāgarī: मन्त्र) è un sostantivo sanscrito maschile (raramente neutro) che indica, nel suo significato proprio, il "veicolo o strumento del pensiero o del pensare" ovvero un'"espressione sacra", e corrisponde a un verso del Veda, a una formula sacra indirizzata ad un deva, a una formula mistica o magica, a una preghiera, a un canto sacro o a una pratica meditativa e religiosa.

La nozione di mantra ha origine dalle credenze religiose dell'India ed è propria delle culture religiose che vanno sotto il nome di Vedismo, Brahmanesimo, Buddhismo, Giainismo, Induismo e Sikhismo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Mantra
Il termine mantra deriva dall'insieme di due termini: il verbo sanscrito man (VIII classe, nella sua accezione di "pensare", da cui manas: "pensiero", "mente", "intelletto" ma anche "principio spirituale" o "respiro", "anima vivente") unito al suffisso tra che corrisponde all'aggettivo sanscrito kṛt, ("che compie", "che agisce").

Un'etimologia tradizionale fa invece derivare il termine mantra sempre dal verbo man ma collegato al sanscrito tra che, in fine compositi, diviene aggettivo con il significato "che protegge", quindi "pensare, pensiero, che offre protezione".

In altre lingue asiatiche, il termine sanscrito mantra viene così reso:

in cinese: 曼憺羅 màndáluó, ma anche 眞言 zhēnyán;
in giapponese 眞言 shingon;
in coreano 진언 jin-eon;
in vietnamita chân ngôn;
in tibetano botswanaghana.

Il mantra nelle culture religiose vedica e brahmanica
Nella più antica letteratura vedica, il Ṛgveda, il mantra ha essenzialmente il significato e la funzione di "invocazione" ai deva per ottenere la vittoria in battaglia, beni materiali oppure una lunga vita

(SA)
«śatamin nu śarado anti devā yatrā naścakrā jarasaṃ tanūnām putrāso yatra pitaro bhavanti mā no madhyā rīriṣatāyurghantoḥ»

(IT)
«Ci stan davanti cento anni, o dèi, entro i quali avete stabilito la consunzione dei nostri corpi per vecchiaia, entro i quali i nostri figli diventano padri: non colpite il corso della nostra vita a metà del suo cammino.»

(Ṛgveda, I,89,9.)
In tale accezione, l'inno vedico, o mantra, se è metrico e viene recitato a voce alta è indicato come ṛk (e raccolto nel Ṛgveda), se invece è in prosa e mormorato è uno yajus (e raccolto nello Yajurveda), se corrisponde ad un canto è un sāman (e raccolto nel Sāmaveda).

I mantra appartenenti al Ṛgveda venivano quindi recitati ad alta voce dal sacerdote vedico indicato come hotṛ, quelli appartenenti al Sāmaveda venivano intonati dallo udgātṛ (ruolo particolare aveva questo sacerdote e i mantra da lui intonati nel sacrificio del soma), mentre quelli appartenenti allo Yajurveda venivano mormorati dall' adhvaryu (sacerdote che ricopriva un ruolo preminente nel periodo dei Brāhmaṇa)[5]. Ogni particolare rito sacrificale (Yajña) richiedeva un'accurata scelta dei mantra necessari, e il loro precipuo scopo era quello di entrare in comunicazione con la o le divinità (deva) prescelte.

Essendo i Veda tradizionalmente intesi come non composti da esseri umani (apauruṣeya) bensì trasmessi ai "cantori" delle origini (ṛṣi) all'alba dei tempi, i versi ivi contenuti furono quindi considerati dalle tradizioni induiste, come mantra "increati" ed "eterni" che mostravano la vera natura del cosmo.

I testi risalenti alla fine del secondo millennio a.C. e inerenti al Sāmaveda, mostrano come l'importanza di questi mantra non risiedesse tanto nel loro significato quanto piuttosto nella loro sonorità. Molti di essi risultano infatti non traducibili e non comprensibili e furono indicati come stobha. Esempio di stobha sono le parole bham o bhā che vengono intonate nel contesto dei versi del Sāmaveda. Successivamente, nei Brāhmaṇa, il mantra mormorato (upāṃśu) fu considerato superiore a quello enunciato o intonato, e ancora maggiormente superiore il verso silenzioso (tuṣṇīm) o mentale (mānasa).[6] In particolare nel Śatapatha Brāhmaṇa[7] ciò che non è possibile definire e che non è manifesto (anirukta) rappresenta l'illimitato e l'infinito: queste considerazioni contenute nei Brāhmaṇa forniranno la base teologica delle successive dottrine sulla natura e sulla funzione dei mantra.

Nella tradizione successiva divenne quindi poco importante per coloro che studiavano i Veda conoscerne il significato quanto piuttosto fu sufficiente memorizzare meticolosamente il testo, con particolare riguardo alla pronuncia e alla sua accentazione. Ciò produsse, a partire dal VI secolo a.C., una serie di opere, che vanno sotto il nome collettivo di Prātiśakhya, sulla fonetica e sulla retta pronuncia (śikṣa) propria dei Veda e per questo collocati all'interno del Vedaṅga (membra, aṅga, dei Veda).

I mantra nell'Induismo e nelle tradizioni tantriche
La vita di un devoto hindu è pervasa dalla recitazione dei mantra, pratica che lo accompagna in vari momenti della vita e del quotidiano per fini che sono sia sacri (rituali o soteriologici) sia profani (utilitaristici o anche magici), come per esempio: ottenere la liberazione (mokṣa); onorare le divinità (pūjā); acquisire poteri sovrannaturali (siddhi); comunicare con gli antenati; influenzare le azioni altrui; purificare il corpo; guarire dai mali fisici; assisterlo nei riti; eccetera[8]. Ogni mantra va usato nel modo corretto e, a seconda del modo, può dare differenti risultati:

«I mantra 'comprovati' danno risultati sicuri entro un tempo determinato. I mantra 'che aiutano' danno buoni risultati se vengono ripetuti nel rosario, o se li si impiega per accompagnare le oblazioni. I mantra 'realizzati' danno risultati immediati. I mantra 'nemici' distruggono quelli che vogliono usarli.»

(Mantra-Mahodadhi, 24-23, citato in A. Daniélou, Miti e dei dell'India, Op. cit., p. 381)
Questi usi e forme dei mantra non appartengono alla tradizione vedica, dove, come si è detto, il mantra era un inno recitato dal brahmano durante le cerimonie liturgiche, utilizzato quindi per invocare la divinità o influire magicamente sul mondo, ma sono successivi. È soprattutto nell'ambito tantrico (sia induista sia buddhista) che i mantra si sono diffusi e hanno acquisito quei caratteri che oggi in India è dato di cogliere. Nelle tradizioni tantriche i mantra associati alle divinità sono considerati la forma fonica della divinità stessa. Altri mantra rappresentano, per esempio, parti del corpo o del cosmo.

La pratica dei mantra
Un mantra, rigorosamente in lingua sanscrita, può essere recitato ad alta voce, sussurrato o anche solo enunciato mentalmente, nel silenzio della meditazione, ma sempre con la corretta intonazione, pena la sua inefficacia. Va inoltre evidenziato che un mantra non lo si può apprendere da un testo o da generiche altre persone, ma viene trasmesso da un guru, un maestro cioè che consacri il mantra stesso, con riti che non sono dissimili dalla consacrazione delle icone.

L'atto di enunciare un mantra è detto uccāra in sanscrito; la sua ripetizione rituale va sotto il nome di japa, e di solito è praticata servendosi dell'akṣamālā, un rosario risalente all'epoca vedica. Ci sono mantra che vengono ripetuti fino a un milione di volte:

«Ogni ripetizione indefinita conduce alla distruzione del linguaggio; in alcune tradizioni mistiche, questa distruzione sembra essere la condizione delle ulteriori esperienze.»

(Mircea Eliade, Lo Yoga, a cura di Furio Jesi, BUR, 2010; p. 207)
Un aspetto importante nell'uccāra è il controllo della respirazione. Frequente, soprattutto nelle tradizioni tantriche, è l'accompagnamento del japa con le mudrā, gesti simbolici effettuati con le mani, e con pratiche di visualizzazione. Uno dei significati di uccāra è "movimento verso l'alto", e difatti nella visualizzazione interiore il mantra è immaginato risalire nel corpo del praticante lungo lo stesso percorso della kuṇḍalinī, l'energia interiore.

I bīja
I bīja ("seme") sono monosillabi che generalmente non hanno un significato semantico, o lo hanno perso nel corso del tempo, ma vanno interpretati come suoni semplici atti a esprimere o evocare particolari aspetti della natura o del divino, e ai quali sono attribuiti funzioni specifiche e interpretazioni che variano di scuola in scuola. Spesso questi "semi verbali" sono combinati fra loro a costituire un mantra, oppure adoperati come mantra essi stessi (bījamantra). Alcuni fra i più noti sono:

AUṂ: è il bīja più noto, l'oṃ, comune a tutte le tradizioni. Considerato il suono primordiale, forma fonica dell'Assoluto, è utilizzato sia come invocazione iniziale in moltissimi mantra, sia come mantra in sé. Le lettere che compongono il bīja sono A, U ed Ṃ: nella recitazione A ed U si fondono in O, mentre la Ṃ terminale viene nasalizzata e prolungata fonicamente e visivamente. La recitazione dell'OṂ è molto comune, ed è considerata di grande importanza: numerosi testi citano e argomentano su questo mantra.
AIṂ: la coscienza. È associato alla dea Sarasvatī, dea del sapere.
HRĪṂ: l'illusione. È associato alla dea Bhuvaneśvarī, distruttrice del dolore.
ŚRĪṂ: l'esistenza. È associato alla dea Lakṣmī, dea della fortuna.
KLĪṂ: il desiderio. È associato al dio Kama, dio dell'amore, ma rivolto anche a Kālī, la distruttrice.
KRĪṂ: il tempo. È associato alla dea Kālī.
DUṂ: la dea Durgā.
GAṂ: il dio Ganapati.
HŪṂ: protegge dalla collera e dai demoni.
LAṂ: la terra
VAṂ: l'acqua
RAṂ: il fuoco
YAṂ: l'aria
HAṂ: l'etere
Nella Yogattatva Upaniṣad i suddetti bīja, corrispondenti ai cinque elementi cosmici, vengono messi in relazione con le "cinque parti" del corpo: dalle caviglie alle ginocchia: terra; dalle ginocchia al retto: acqua; dal retto al cuore: fuoco; dal cuore al punto fra le sopracciglia: aria; da quest'ultimo alla sommità del capo: etere.

SAUḤ: il cuore, simbolo dell'energia divina nella sua origine, seme dell'universo, così come scritto nel Tantrāloka di Abhinavagupta: S è sat ("l'essere"); AU è l'energia cosmica che anima la manifestazione; Ḥ è la capacità di emissione di Śiva. Il mantra simboleggia quindi la manifestazione del cosmo presente in potenza in Dio, la sua immanenza nel mondo.
Infine, i cinquanta fonemi dell'alfabeto sanscrito possono essere utilizzati come mantra essi stessi, singolarmente o variamente combinati; ogni fonema può corrispondere a una divinità. Occorre infatti ricordare che secondo quelle dottrine hindu che considerano il mondo increato, ogni suo aspetto già esiste in potenza nei primordi del suo svilupparsi, fonemi e parole non escluse. La parola oltrepassa qui il campo d'interesse della grammatica o della fonetica, per diventare oggetto di studio metafisico e religioso. È la parola nella sua accezione più ampia, la parola cosmica. Si può quindi comprendere come alcune parole e alcuni suoni possano avere la proprietà di interagire con altri aspetti del mondo. Ed è qui che va colto il senso della potenza dei mantra.
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Alcuni mantra
Rudra mantra
ॐ त्र्यम्बकम् यजामहे सुगन्धिम् पुष्टिवर्धनम् ।उर्वारुकमिव बन्धनान् मृत्योर्मुक्षीय मामृतात्
Oṃ tryambakaṃ yajāmahe sugandhiṃ puṣṭivardhanam urvārukam iva bandhanān mṛtyor mukṣīya māmṛtāt
"Veneriamo il Signore dai tre occhi, profumato, che dà la forza e la libera dalla morte. Possa liberarci dai legami della morte."

Il mantra è rivolto a Śiva nel suo aspetto distruttivo, Rudra, ed è un'esortazione il cui scopo è di allontanare la morte, nel senso di prevenire l'invecchiamento. Si ritrova per esempio nei testi: Mahānirvāna Tantra (5, 211); Uddīsha Tantra (94).[19]

Gāyatrī mantra
ॐ भूर्भुवस्व: | तत् सवितूर्वरेण्यम् | भर्गो देवस्य धीमहि | धियो यो न: प्रचोदयात्
Oṃ bhūr buvaḥ svaḥ | tat savitur vareṇyaṃ | bhargo devasya dhīmahi | dhiyo yo naḥ pracodayāt
"Sfera terrestre, sfera dello spazio, sfera celeste! Contempliamo lo splendore dello spirito solare, il creatore divino. Possa egli guidare i nostri spiriti [verso la realizzazione dei quattro scopi della vita]."

Composto di dodici più dodici sillabe, è ripetuto dodici volte il mattino, il mezzogiorno e la sera. Il suo uso è vietato alle donne e agli uomini di casta bassa. Si ritrova per esempio nei: Ṛgvedasaṃhitā (III, 62, 10); Chāndogya Upaniṣad (3,12); Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad (5, 15).[20]

Oṃ Maṇi Padme Hūṃ
ॐ मणि पद्मे हूँ
Om Mani Peme Hung o Om Mani Beh Meh Hung in tibetano
"Salve o Gioiello nel fiore di Loto"
È il mantra di Cenresig, il Buddha della Compassione e protettore di chi è in imminente pericolo. Questo mantra viene raccomandato in tutte le situazioni di pericolo o di sofferenza, o per aiutare gli altri esseri senzienti in condizioni di dolore. Uno dei suoi significati più tenuti in considerazione è la collocazione del Gioiello, simbolo della bodhicitta, nel Loto, simbolo della coscienza umana. Ha altresì il potere di sviluppare la compassione, grande virtù contemplata dal Buddhismo.[21]

Mantra rāja
Śrīṃ Hrīṃ Klīṃ Kṛṣṇāya Svāhā
"Fortuna, Illusione, Desiderio, Offerta al dio oscuro."

Il dio oscuro è Kṛṣṇa, con riferimento al colore della sua pelle. Il mantra invoca tre aspetti del dio, e ha come scopo di ispirare l'amore divino.[19]

Mantra rivolto alla Dea suprema (Parā Śakti)
Auṃ Krīṃ Krīṃ Hūṃ Hūṃ Hrīṃ Hrīṃ Svāhā

Lo scopo di questo mantra è generico, viene recitato per ottenere qualsiasi realizzazione. Presente, ad esempio nei: Karpūradi Stotra (5); Karpura-stava (5).[22]

Śiva panchākśara mantra
ॐ नम: शिवाय
Oṃ namaḥ Śivāya
"Io mi inchino davanti a Śiva."

È il mantra principale nelle correnti devozionali śaiva. Composto di cinque sillabe (panchākśara vuol dire appunto "cinque sillabe", e cinque è il numero sacro di Śiva), viene ripetuto in genere 108 volte, o anche 5 volte tre volte al giorno. È contenuto in molti testi, fra i quali, ad esempio, lo Śiva Āgama, lo Śiva Purāṇa.[23]

Netra mantra
Oṃ Juṃ Saḥ
È detto anche "il mantra dell'occhio di Śiva", ed è citato nel Netra Tantra, cap. VII.[24]

Viṣṇu astākśara mantra
Auṃ namo Nārāyaṇaya
"Io mi inchino davanti a colui che dispensa sapere e liberazione."

Il mantra è rivolto a Visnù, essendo Nārāyaṇa appellativo del dio.[25]

Hare Kṛṣṇa mantra
Hare Kṛṣṇa Hare Kṛṣṇa | Kṛṣṇa Kṛṣṇa Hare Hare | Hare Rāma Hare Rāma | Rāma Rāma Hare Hare

Noto anche come Mahā mantra ("grande mantra"), è il mantra più noto delle correnti devozionali krishnaite, molto conosciuto anche in Occidente a partire dagli anni sessanta per opera della International Society for Krishna Consciousness (ISKCON) (nota più familiarmente come "gli Hare Krishna"), associazione religiosa statunitense di devoti a Kṛṣṇa fondata nel 1966 in New York.[26] Hare è uno degli appellativi di Viṣṇu, Rāma è il settimo avatāra di Viṣṇu; l'intonazione del mantra è considerata dai fedeli come il metodo più semplice per esprimere l'amore di Dio, Kṛṣṇa medesimo, completa manifestazione di Īśvara.
VishvakarmaoVishvakarman (sanscrito: विश्वकर्मा, romanizzato: Viśvakarmā, lett. "tutto creatore") è una divinità artigiana e l'architetto divino dei deva nell'induismo contemporaneo. Nei primi testi, la divinità artigiana era conosciuta come Tvastar e la parola "Vishvakarma" era originariamente usata come epiteto per qualsiasi divinità potente. Tuttavia, in molte tradizioni successive, Vishvakarma divenne il nome del dio artigiano. Idolo cambogiano di Vishvakarma
Vishvakarma ha creato tutti i carri dei deva e le armi, incluso il Vajra del dio Indra. Vishvakarma era imparentato con il dio del sole Surya attraverso sua figlia Samjna. Secondo la leggenda, quando Samjna lasciò la sua casa a causa dell'energia di Surya, Vishvakarma ridusse l'energia e creò varie altre armi usandola. Vishvakarma costruì anche varie città comeLanka, Dvaraka eIndraprastha. [2] Secondo l'epico Ramayana, il vanara (uomo della foresta o scimmia) Nala era il figlio di Vishvakarma, creato per aiutare l'avatar Rama.
Veda
Vedi anche:Tvastar

Il termine Visvakarman era originariamente usato come epiteto per qualsiasi dio supremo e come attributo di Indra e del Sole. Il nome Visvakarman ricorre cinque volte nel decimo libro del Rigveda. I due inni del Rigveda identificano Visvakarman come onniveggente, e ha occhi, volti, braccia e piedi su ogni lato e ha anche ali. Brahma, il dio della creazione, che è a quattro facce e quattro braccia gli assomiglia in questi aspetti. È rappresentato come la fonte di ogni prosperità, rapido nei suoi pensieri e titolato veggente, sacerdote e signore della parola.

Visvakarman
Secondo alcune parti delRigveda, Vishvakarma era la personificazione della realtà ultima, il potere creativo astratto inerente alle divinità, all'essere vivente e non vivente in questo universo.È considerato il quinto concetto monoteistico di Dio: è sia l'Architetto che l'Ingegnere Divino dell'Universo da prima dell'avvento del tempo.

Le parti successive del Rigveda rivelano gli sforzi per trovare una risposta soddisfacente ai misteri riguardanti l'origine dell'universo, gli inni della creazione presenti in queste parti del Rigveda menzionano singoli dei creatori in contrasto con la collezione di dei e dei loro capi (Indra, Varuna, Agni, ecc.) che creano il mondo.

Nella religione vedica storica, il ruolo di Vishvakarma come costruttore di dei è attribuito a Tvastar.Il Vishvakarman vedico è identificato conPrajapatipiuttosto checon Tvaṣṭṛ.Nella mitologia successiva, Vishvakarman è talvolta identificato conTvaṣṭṛ ed è una divinità artigiana.

Iconografia

Due diverse raffigurazioni di Vishvakarma
L'iconografia di Vishvakarma varia drasticamente da una regione all'altra, anche se tutti lo raffigurano con strumenti di creazione. Nella raffigurazione più popolare, è raffigurato come un uomo anziano e saggio, con quattro braccia. Ha la barba bianca ed è accompagnato dal suo vahana, hamsa (oca o cigno), che gli studiosi ritengono che questi suggeriscano la sua associazione con il dio creatoreBrahma. Di solito, è seduto su un trono e i suoi figli in piedi vicino a lui. Questa forma di Vishvakarma si trova principalmente nelle parti occidentali e nord-occidentali dell'India.

In contraddizione con il racconto di cui sopra, gli idoli di Vishvakarma nelle parti orientali dell'India lo raffigurano come un giovane uomo muscoloso. Ha i baffi neri e non è accompagnato dai suoi figli. Un elefante è il suo vahana, suggerendo la sua associazione con Indra o Brihaspati.
Famiglia
Viene spesso affermato che è il figlio di Brahma, ma differisce in molti altri testi. Nei Nirukta e nei Brahmana si afferma che egli sia il figlio di Bhuvana. Nel Mahabharata e nell'Harivansha, è il figlio di Vasu Prabhāsa e Yoga-siddhā. NeiPurana, è il figlio di Vāstu. Vishvakarma è il padre di tre figlie di nome Barhishmati, Samjnae Chitrangada. In altri testi Vishvakarma è presentato come il marito di Gritachi. Quando viene identificato con Tvastar, Vishvakarma è anche descritto come il padre di un figlio di nome Vishvarupa.

Vishvakarma Puja

Tempio di Vishvakarma aJinja, Uganda

Tempio di Vishvakarma a Machilipatnam, Andhra Pradesh

Vishvakarma Temple, Lohgarh, Zirakpur (Vicino a Chandigarh)
Tra coloro che celebrano il compleanno di Vishwakarma, viene celebrato in due giorni con nomi diversi:

Vishvakarma Puja. "Vishvakarma Puja" sempre celebrato in India il 17/18 settembre di ogni anno.
Rishi Panchami Dinam. "Rishi Panchami Dinam" significa letteralmente "il giorno della solidarietà dei cinque rishi". Coloro che celebrano questo giorno credono che Vishvakarma non abbia avuto un compleanno come i mortali, ma solo un giorno di commemorazione in cui i suoi cinque figli (presumibilmente cinquerishi) si sono riuniti per dichiarare la loro solidarietà e pregare il loro illustre padre. Questo giorno segue le regole delcalendario indùe cambia ogni anno. I cinque gruppi dellacomunità Vishvakarma celebrano anche questo come un giorno di buon auspicio in commemorazione del loro dio patrono al momento.

Il Grande Architetto dell'Universo (anche Grande Architetto dell'Universo GAU, Architetto Supremo dell'Universo SAU o Grande ArchitettoDell'Universo GADU) è una concezione di Dio discussa da molti teologi e apologeti cristiani. Come designazione è usato all'interno della Massoneria per rappresentare la divinità in modo neutrale (in qualsiasi forma e con qualsiasi nome ogni membro possa individualmente credere). È anche una concezione rosacrociana di Dio,
https://en.wikipedia.org/wiki/Great_Architect_of_the_Universe
Cristianesimo
Il concetto diDio come Grande Architetto dell'Universo è stato usato molte volte all'interno del cristianesimo. Un'illustrazione di Dio come architetto dell'universo può essere trovata in una Bibbia del Medioevo [1] e il paragone di Dio con un architetto è stato usato da apologeti e insegnanti cristiani.

Tommaso d'Aquino ha detto nella Summa: "Dio, che è il primo principio di tutte le cose, può essere paragonato alle cose create "come l'architetto è alle cose progettate" (ut artifex ad artificiata)". [2] I commentatori hanno sottolineato che l'affermazione che il Grande Architetto dell'Universo è il Dio cristiano "non è evidente sulla base della solateologia naturale, ma richiede un ulteriore 'atto di fede' basato sulla rivelazione della Bibbia". [3]

Giovanni Calvino, nei suoi Istituti di Religione Cristiana (1536), chiama ripetutamente il Dio cristiano "l'Architetto dell'Universo", riferendosi anche alle sue opere come "Architettura dell'Universo", e nel suo commento alSalmo 19 si riferisce al Dio cristiano come al "Grande Architetto" o "Architetto dell'Universo".

Il concetto di un Grande Architetto dell'Universo ricorre anche nelMartinismo. La dottrina martinista è che il Grande Architetto non deve essere adorato. I martinisti sostengono che mentre è possibile "invocarlo", non è adorarlo.

Massoneria
Storici massonici come William Bissey[5]Gary Leazer (citando laCoil's Masonic Encyclopaedia),[6] eS. Brent Morris,[7] affermano che "l'abbreviazione massonica G.A.O.T.U., che significa il Grande Architetto dell'Universo, continua una lunga tradizione di usare un nome allegorico per la Divinità". Tracciano come il nome e l'abbreviazione siano entrati nella tradizione massonica dalLibro delle Costituzioniscritto nel 1723 dal reverendoJames Anderson. Notano anche che Anderson, un ministro calvinista, probabilmente prese il termine dall'uso di Calvino.

La spiegazione di Christopher Haffner di come il concetto massonico di un Grande Architetto dell'Universo, come segnaposto per l'Essere Supremo di propria scelta, sia dato inWorkman Unashamed:

Ora immaginatemi in piedi in loggia con il capo chino in preghiera tra fratello Mohammed Bokhary e fratello Arjun Melwani. Per nessuno dei due il Grande Architetto dell'Universo è percepito come laSantissima Trinità. Al fratello Bokhary Egli è stato rivelato come Allah; per il fratello Melwani Egli è probabilmente percepito come Vishnu. Poiché credo che ci sia un solo Dio, mi trovo di fronte a tre possibilità:

Loro pregano il diavolo mentre io prego Dio;
Non stanno pregando nulla, poiché i loro Dei non esistono;
Stanno pregando lo stesso Dio che ho io, eppure la loro comprensione della Sua natura è in parte incompleta (come del resto lo è la mia, 1 Corinzi 13:12).
È senza esitazione che accetto la terza possibilità.

Christopher Haffner, Workman Unashamed: The Testimony of a Christian Freemason, Lewis Masonic, 1989, p.39
Ilrito svedese, che ha il presupposto di professare la fede cristiana, usa la forma "Il triplice grande architetto dell'universo".

Gnosticismo
Il concetto del Grande Architetto dell'Universo ricorre nellognosticismo. Ildemiurgoè il Grande Architetto dell'Universo, il Dio dell'Antico Testamento, in opposizione a Cristo e a Sofia, messaggeri della Gnosi del Vero Dio. Per esempio: gli gnostici come iNasoræanicredono che il Pira Rabba sia la fonte, l'origine e il contenitore di tutte le cose, che è riempito dal Mânâ Rabbâ, il Grande Spirito, da cui emana laPrima Vita. La Prima Vita prega per la compagnia e la progenie, dopo di che la Seconda Vita, l'Ultra Mkayyema o Æon che costituisce il Mondo, l'Architetto dell'Universo, viene all'esistenza. Da questo architetto provengono un certo numero diæons, che erigono l'universo sotto la guida delMandâ d'Hayyeo gnôsis zoês, la Conoscenza Personificata della Vita.

Ermetismo
Il Grande Architetto può anche essere una metafora che allude alla potenzialità divinità di ogni individuo. "(Dio)... Quel potere invisibile che tutti sanno esistere, ma inteso con molti nomi diversi, come Dio, Spirito, Essere Supremo, Intelligenza, Mente, Energia, Natura e così via.

Induismo
Nella mitologia indù, Lord Vishvakarman è considerato il "Dio dell'architettura". È il dio supremo dell'artigianato e dell'ingegneria perfetta. Viśvakarma (che significa "tutto crea" in sanscrito) è la divinità del potere creativo che tiene insieme l'universo secondo il Rigveda ed è considerato il creatore originale, architetto, ingegnere divino dell'universo da prima dell'avvento del tempo, anche il concetto radice delle successive figure Upanishadiche di Brahman e Purusha nella religione vedica storica.

Le scritture indù descrivono molte delle realizzazioni architettoniche di Vishwakarma. Attraverso i quattroyuga (eoni della mitologia indù), aveva costruito diverse città e palazzi per glidei. Tra questi c'erano, in ordine cronologico, Svarga (Cielo) nel Satya Yuga, Lankanel Treta Yuga e Dwarka (capitale di Krishna) nel Dvapara Yuga.

Rosacroce
Vedi anche:La cosmo-concezione rosacrociana
il Grande Architetto dell'Universo è l'Essere Supremo, che procede dall'Assoluto, all'alba della manifestazione.

CONCEZIONE DI DIO
“Dio è Uno, ma i saggi lo chiamano con nomi diversi.” (Rig-veda I 164, 46)
Le diverse Divinità che popolano il pantheon indù sono rappresentazioni simboliche delle molte funzioni e manifestazione di un unico Dio. “Respirava senza produrre respiro, per propria forza, quell’Uno.” (Rig-veda X 129, 2)

Nell’induismo Dio è denominato in molti modi tra cui Bhagavan (possessore di benedette qualità e potere), Dhatr (Colui che sostiene l’intera manifestazione), Ishvara (il Signore, il Potente), Paramatman (il Sé supremo), Parameshvara (il Signore supremo), Vidhatr (il Creatore) e ancora molti altri. Dio, in verità, non ha né nome né forma, tuttavia tutti i nomi e tutte le forme appartengono a Lui.
Nell’induismo il concetto di Dio subisce numerose evoluzioni nel corso del tempo, che iniziano con il Veda e giungono a una maggiore “codificazione” in testi seriori come i Purana, gli Agama e i Tantra.

Dio nei Veda
Nel Rig-veda si legge che gli Dei sono 33 per quanto, i nomi citati siano tuttavia molti di più. I trentatre diventano 3339 sino a raggiungere il numero di 33.000.000. Si tratta palesemente di una cifra simbolica atta ad indicare l’infinità di forze che governa ogni aspetto del cosmo. È importante sottolineare il concetto di un Dio originario che si differenzia in tre, poi in 33 e infine in innumerevoli aspetti di forze spirituali. Un’idea questa che non rappresenta una disintegrazione del Dio primevo, bensì sottolinea che Dio è uno e si manifesta, per mezzo del suo potere, come molti. Le Divinità rappresentano i principi fondamentali che operano a vari livelli dell’esistenza cosmica e umana. Sono esseri onniscenti, illimitati, modelli universali.
Gli Dei si dividono in tre gruppi: 11 sono distribuiti nel cielo, 11 nell’atmosfera e 11 sulla terra. Ciò suggerisce anche un’associazione con gli elementi naturali. La loro simbologia è fortemente esoterica. Gli inni del Veda sono da intendersi sempre su più livelli, tanto che la lettura degli stessi può essere fatta in molti modi: letterale, figurata o secondo la tradizione di appartenenza.

Nelle Upanishad
Al tipo di religiosità vedico, basato soprattutto sul rituale, segue il periodo delle speculazioni proprio delle Upanishad. Esse indagano la natura dell’Assoluto, Brahman; affermano che alla sorgente di tutto il mondo manifesto e sempre mutevole vi è una Realtà assoluta e infinita; un Assoluto senza un secondo. Da questo Assoluto, Brahman, la manifestazione appare e scompare come un’onda nel mare.
Il Brahman, impersonale, principio neutro, trascendente e privo di attributi è oltre il nome e la forma. Esso, pur essendo trascendente, permea tutti i piani del manifesto, grossolano, sottile e causale. Alle speculazioni upanishadiche, nel corso del tempo, si affianca un altro tipo di religiosità. La Divinità non è più solo evocata attraverso gli inni e celebrata nel sacrificio, non solo è meditata nel profondo del cuore o ricercata attraverso l’ascesi, Essa acquista dei caratteri “personali” e iconografici ben definiti. Tale trasformazione è supportata da un corpus di testi sacri noti come Purana e Itihasa.
https://www.induismo.it/enciclopedia-induismo/concezione-di-dio/
Nei Purana e negli Itihasa
In tale processo di progressiva oggettivazione, l’Assoluto “inizia” ad apparire come distinto, come Ishvara, il Signore a livello cosmico, come un’anima incarnata, jiva-atman, a livello individuale. Ishvara è la somma totale di tutti gli esseri, è il “Reggente” della manifestazione, ne è il Signore, il Regolatore che porta ordine, dharma. Ishvara supremo si definisce Parameshvara o, a seconda delle tradizioni, Mahashiva, Mahadevi, Mahavishnu, ecc.
Partendo dall’angolatura del mondo, l’uomo nell’elaborare un concetto di Dio, gli attribuisce, prima di ogni altra, la funzione di Creatore, Brahma. La creazione, in una concezione ciclica del tempo, si ripete in un andamento eterno di creazione, mantenimento e riassorbimento; è più corretto pertanto esprimersi in termini di creazioni, al plurale. Una volta creato il mondo, Dio lo sostiene attraverso il suo potere e lo “ordina” secondo le leggi del dharma e della responsabilità individuale di ciascun essere – karman. In quest’ottica Egli assume la “veste” di Sostenitore, Vishnu o Lakshmi. Infine, al termine di un ciclo creativo, riassorbe l’intera manifestazione in Se stesso espletando in tal modo la funzione di Trasformatore, Shiva.
https://it.wikipedia.org/wiki/V%C4%81c «Vāc è proprio la Parola totale vivente, vale a dire la Parola nella sua interezza compresi i suoi aspetti materiali, Vāc già esisteva sin dal principio: fu la prima manifestazione dell'Assoluto, ed è proprio nella Parola che Dio e l'uomo si incontrano.questo passo del Tāṇḍya Mahā Brāhmaṇa (uno dei Brāhmaṇa più antichi) anticipa l'incipit del Vangelo secondo Giovanni e mette in evidenza il ruolo primario della Parola nella creazione del mondo «Questo [in principio] era il solo Signore dell'universo. La sua Parola era con lui. Questa Parola era il suo secondo. Egli contemplò. Egli disse: «Libererò questa Parola, così che ella produrrà e creerà tutto questo mondo» Quella Parola creò il Respiro Vitale.» https://rumble.com/vrtqpb-nel-principio-ges-era-la-parola-giovanni-11-14.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
Nell'Induismo, la parola, Bhagavān, indica l'Essere Supremo o Verità Assoluta concepita come un Dio Personale. Questa caratteristica personale indicata dalla parola Bhagavān,lo "Spirito Supremo" o "spirito", e quindi, in questo uso, Bhagavan è analogo al concetto cristiano di Dio Padre.I dotti conoscono la verità assoluta chiamano questa sostanza NON DUALE Brahman, Paramatma o Bhagavan. La conoscenza è di due tipi, ciò che deriva dalla Scrittura e ciò che deriva dalla riflessione. Brahman che è la parola è composto di scrittura; Brahman che è supremo è prodotto dalla riflessione. L'ignoranza è oscurità totale, in cui la conoscenza brilla come una lampada; Ma la conoscenza che deriva dalla riflessione irrompe sull'oscurità come il sole dissipandola.Ciò che è impercettibile, non decadente, inconcepibile, non nato, inesauribile, indescrivibile; che non ha forma, né mani, né piedi; che è onnipotente, onnipresente, eterno; la causa di tutte le cose e senza causa; permeando tutto, esso stesso impenetrato, e dal quale tutte le cose procedono; questo è l'oggetto che i saggi vedono, cioè Brahman, che è lo stato supremo, che è oggetto di contemplazione per coloro che desiderano la liberazione
Questa essenza del supremo è definita dal termine Bhagavat. La parola Bhagavat è la denominazione di quel Dio primordiale ed eterno: e colui che comprende pienamente il significato di quell'espressione possiede la santa saggezza, la somma e la sostanza. La parola Bhagavat è una forma conveniente da usare nell'adorazione di quell'essere supremo, al quale non è applicabile alcun termine; e quindi Bhagavat esprime quello spirito supremo, che è individuale, onnipotente e causa delle cause di tutte le cose. La lettera Bh implica il carerisher e il sostenitore dell'universo. Per ga si intende il leader, la girante o il creatore. Il disillabo Bhaga indica le sei proprietà, dominio, potenza, gloria, splendore, saggezza e spassionatezza. Lo scopo della lettera va è quello spirito in cui tutti gli esseri esistono e che esiste in tutti gli esseri.
Bhagavan significa "Signore" è legato alla radice Bhaj(भज्, "riverire", "adorare"), e implica qualcuno "glorioso", "illustre", "riverito", "venerabile", "divino", "santo".Nell'Induismo, Brahman (sanscrito: ब्रह्मन्) connota il più alto principio universale, la realtà ultima nell'universo.Nelle principali scuole difilosofia indù, è la causa materiale,efficiente,formale e finale di tutto ciò che esiste. È la verità, la coscienza e la beatitudine pervasive, infinite, eterne che non cambiano, ma sono la causa di tutti i cambiamenti.Brahman come concetto metafisicosi riferisce alla singola unità vincolante dietro la diversità in tutto ciò che esiste nell'universo.
Brahman è una parola vedica sanscrita, ed è concettualizzata nell'induismo, come il "principio creativo che si trova realizzato in tutto il mondo". Brahman è un concetto chiave che si trova nei Veda, ed è ampiamente discusso nelle prime Upanishad. I Veda concettualizzano Brahman come il Principio Cosmico. Nelle Upanishad, è stato variamente descritto come Sat-cit-ānanda (verità-coscienza-beatitudine) e come l'immutabile, permanente,realtà più elevata. Ma della Parola Brahman,non c'è fine. la "realtà primordiale che crea, mantiene e ritira in sé l'universo",il "principio del mondo",l'"assoluto", il "generale, universale", il "cosmico" principio",il «principio ultimo che è la causa di ogni cosa», l'«essere divino, Signore, Dio distinto o Dio in se stessi», la «conoscenza»,il «Sé, senso di sé di ogni essere umano che è intrepido, luminoso, esaltato e beato», l'«essenza della liberazione, della libertà spirituale»,l'«universo dentro ogni essere vivente e l'universo fuori» «l'essenza e tutto ciò che è innato in tutto ciò che esiste dentro, fuori e ovunque».
Questa è la mia Anima nel cuore più profondo, più grande della terra, più grande dello spazio aereo, più grande di questi mondi. Quest'Anima, questo mio Sé è quel Brahman.
—Chandogya Upanishad
La conoscenza è l'occhio di tutto questo, e sulla conoscenza si fonda. La conoscenza è l'occhio del mondo e la conoscenza il fondamento. Brahman è sapere.
—Aitereya Upanishad,
Colui che trova la sua felicità dentro,La sua gioia dentro,E la sua luce dentro,Questo yogin raggiunge la beatitudine di Brahman,diventando Brahman.
— Bhagavad Gita
«Om è il Brahman, Om è tutto l'universo.» è il Brahman è la luce. La luce è il sole, esso è Om.Da questo tutto l'universo è intessuto."
(Taittiriya Upanishad, I,8)
«La parola che tutti i Veda proclamano, verso cui muovono le austerità, per il desiderio per cui si conducono le discipline, io ti rivelo: è Om. Questa sillaba è davvero il Brahman eterno, questa sillaba è la meta suprema, colui che conosce questa sillaba otterrà quello che vuole.»
Katha Upanishad
Poiché questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dichiara il Signore: metterò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori, e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. E NON INSEGNERANNO A CIASCUNO IL SUO PROSSIMO e ciascuno al suo fratello, DICENDO: 'CONOSCI IL SIGNORE', perché TUTTI CONOSCERANNO ME, dal più piccolo al più grande. Poiché sarò misericordioso verso le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati". Parlando di una nuova alleanza, rende obsoleta la prima. E ciò che sta diventando obsoleto e invecchiando è pronto a svanire.
così è scritto in —Ebrei 8:6–13 profetata nel vecchio testamento in —Geremia 31:31–34
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Non c'è traccia, inoltre, nella cultura vedica, di una «Grande Dea»,ndr..Il termine deva ("colui" o "ciò" che emana luce), origina dal sostantivo maschile sanscrito dív (nominativo dyaus; "brillare", "emettere luce", "splendore", "giorno", "cielo"; Il tratto più distintivo di dyauṣ è il suo ruolo paterno di Padre del cielo. https://rumble.com/v144rkr-ges-disseio-sono-la-luce-del-mondo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
"Conosce la verità chi conosce questo Dio come Uno. Né secondo, né terzo, né quarto Egli è chiamato; né quinto, né sesto, né settimo Egli è chiamato; né ottavo, né nono, né decimo Egli è chiamato; Egli sopravvive a tutto ciò che respira e non respira; egli possiede il potere supremo. Egli è Uno, Uno solo, in Lui tutti i poteri divini diventano Uno soltanto."( Atharva Veda )
"Vedi l’unità nella diversità, l’Uno divino appare nelle molte forme, immensa è la sua vastità, indescrivibile la sua gloria. Tutte le infinite terre, i soli e i pianeti che sono visti e quelli oltre la nostra percezione, esistono per suo comando. Accesa in varie forme, l’eterna fiamma è Una. Illuminando il mondo con i raggi dorati all’alba, dipingendo le nubi della sera con cangianti colori, il sole è uno." (Rig Veda)
Il Signore Benedetto disse : “Brahman è l' Immortale, il Supremo, e la sua natura è chiamata Autoconoscenza. (Brahma-Gyan).
Dice infatti una preghiera induista molto popolare :
« dall'irreale guidami al reale, dalle tenebre guidami alla luce,dalla morte guidami alla immortalità..»
Il cammino dell'Induismo, il Sanatana Dharma porta l'atman fuori dall'avidya. Le sacre scritture hanno un ruolo fondamentale nella preparazione della mente ad uscire dalla avidiya.

4- Moksha , la liberazione

E' Liberazione dal ciclo delle incarnazioni e dalla schiavitù dell’ego, per riconoscere quello che siamo sempre stati, uno in Dio e uno con Dio.

Fine ultimo della vita e compimento di un lungo cammino evolutivo è il riconoscimento, a cui ogni essere vivente giungerà, della propria natura divina o meglio che l’unica Realtà, al di là della illusorietà del mondo, è Dio. "
Mokṣa è l'obiettivo religioso centrale in tutte le dottrine religiose dell'India, in tutte le correnti e tradizioni dell'induismo, del jainismo , del sikhismo , ed è un concetto affine al nirvṇa del buddhismo .

Moksha è "liberazione" // "salvezza". Liberazione interpretata in modi diversi nelle diverse tradizioni religiose e diversamente conseguibile a seconda del contesto. E' comunque considerata il conseguimento di una condizione spirituale superiore .

Solo quando il karma è sufficientemente sotto controllo la mente diventa talmente potente da poter sperimentare in vita le profondità della supercoscienza , la Pura Coscienza dell' IO-Ataman-Brahman .

L'esperienza della Supercoscienza del Sè, Atman , unisce al Brahman e questa è l'estinzione per grazia divina di tutti i karma, la Purificazione , la Liberazione, l'Illuminazione, la Salvezza, l'unione permanente con il Principio divino, la felicità definitiva: MOKSHA.
Jivan Mukta

Moksa è l'unione perfetta dell'anima al divino, l'identificazione del Sè individuale ( atman) con il Sè superpersonale ( Brahman) , l'Individualità Pura .
L'anima libera è Jivanmukta .
Il Jivanmukta, non è più legato alla necessità della rinascita
Perché l'uomo non compia piu’ azioni contrarie al Dharma deve unire la propria mente, coscienza, volontà a quella del Brahaman (YOGA=UNIONE).

Se l’uomo riesce a centrare il centro di azione del proprio essere, la coscienza, sul Brahman, fino ad identificarsi in esso l’uomo entra nell’armonia universale, il suo karma viene estinto, vive nel Dharma, partecipa della felicità cosmica, è salvo.

Con l'estasi il saggio si riconosce identico al Brahman, e allora senza più desideri ne paura, senza peccato ne dolore, la sua individualità si dissolve, la sua personalità sparisce e si unisce al Brahman in un'ineffabile felicità.

Quando il saggio esperimenta ciò può dire: "Tat tvam asi" (questo tu sei ) e sarà libero.
Tat Tvam Asi (तत् त्वम् असि) - tradizionalmente reso come "That You Art" (che tu sei),[3][4][5] (Chandogya Upanishad 6.8.7 del Sama Veda, con tat in Ch.U.6.8.7 che si riferisce a sat, "l'esistente"[6][7][8]); correttamente tradotto come "Ecco come [così] sei", con tat in Ch.U.6.12.3 che si riferisce a "la natura stessa di tutta l'esistenza permeata da [l'essenza più fine]"
Aham Brahman Asmi (अहम् ब्रह्मास्मि) - "Io sono Brahman", o "Io sono Divino" (Brihadaranyaka Upanishad 1.4.10 dello Yajur Veda)
Prajnanam Brahma (प्रज्ञानम् ब्रह्म) - "Prajñāna[nota 1] è Brahman", o "Brahman è Prajñāna" (Aitareya Upanishad 3.3 del Rig Veda)
Ayam Atma Brahma (अयम् आत्मा ब्रह्म) - "Questo Sé (Atman) è Brahman" (Mandukya Upanishad 1.2 dell'Atharva Veda)
ekam evadvitiyam brahma - Brahman è uno, senza un secondo (Chāndogya Upaniṣad)
Soham - io sono quello (Isha Upanishad)
sarvam khalvidam brahma - Tutto questo è brahman (Chāndogya Upaniṣad 3.14.1)
etad vai tat - Questo, in verità, è quello (Katha Upaniṣad)
YOGA è emancipazione dei sensi dalla realtà esteriore che permette la
CONCENAZIONE (DHARANA)
MEDITAZIONE (DHYANA)
ENSTASI-DHI ( estasi è l'uscita dal sè , enstasi è l' entrata nel Sè)
ILLUMAZIONE (KEVALA ADVAITA TA).

L'induismo ha escogitato tre principali vie di unione al divino [Yoga] per raggiungere la liberazione ( Moksa) :

1- la via della contemplazione (Jnana Yoga)
2- dell'azione (Karma Yoga)
3- e della devozione amorosa (Bhakti Yoga)
http://www.corsodireligione.it/religioni/induismo/indu_30.htm
http://www.corsodireligione.it/religioni/induismo/indu_31.htm
http://www.corsodireligione.it/religioni/induismo/indu_32.htm
http://www.corsodireligione.it/religioni/induismo/indu_33.htm
http://www.corsodireligione.it/religioni/induismo/indu_34.htm
https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh924VY1gKlxGKTMc98x4OZj
https://saveriovalenti.it/advaita-vedanta-non-dualismo/
Nell'induismo Dio è denominato in molti modi tra cui Bhagavan (possessore di benedette qualità e potere), Dhatr (Colui che sostiene l'intera manifestazione), Ishvara (il Signore, il Potente), Paramatman (il Sé supremo), Parameshvara (il Signore supremo), Vidhatr (il Creatore) e ancora molti altri. Dio, in verità, non ha né nome né forma, tuttavia tutti i nomi e tutte le forme appartengono a Lui.
https://www.induismo.it/enciclopedia-induismo/concezione-di-dio/
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VIDEO CHE CONFERMANO QUELLO CHE APPUNTO HO SPIEGATO Lì,CIOè MEGLIO DI COSì NON SI PUò NON CAPIRE BASTA VEDERLI CHE è STREGONERIA PAGANA QUESTA ROBA:
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vadano dal loro dio infernale cornuto e cazzuto Baal Hammon,Amon Min,il Dio DENARO e dalla dea madre peccatori e satanisti che non sono altro..poi mettere i fiori su un monumento dell'olocausto fatto dai nazisti tedeschi cioè i sionisti aschenziti proprio è il massimo dell'ipocrisia..cose che diceva poi Pike tra l'altro eh sulla seconda guerra mondiale..che è stata fatta dalla massoneria per mettere uno stato sionista in Palestina proprio...https://rumble.com/vw6dm5-the-letter-that-pike-wrote-to-mazzinidated-august-151871.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1f0d1f-satana-il-loro-dio-in-questo-mondo-di-tenebre.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c66vv-la-storia-della-massoneria-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://www.godtremari.it/wp-content/uploads/2020/04/LA-LOGGIA-IL-TEMPIO.pdf
https://www.godtremari.it/wp-content/uploads/2020/04/Il-Gabinetto-di-Riflessione.pdf
https://www.loggiaprometeo.eu/wp-content/uploads/2016/04/Il-libro-completo-dei-Riti-Massonici.pdf
https://library.abundanthope.org/index_htm_files/Cult%20of%20baal.pdf
https://www.loggiadeguaita.com/docum/riflessioni_sugli_elementi_grafici_dello_stemma_del_rituale_italico.pdf
http://www.signahominis.ch/Tavole/Secondo/16_02_2012.pdf
https://rumble.com/v1c6nhd-i-misteri-della-massoneria-le-origini-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c6naz-leorigini-della-massoneria-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c66ah-the-scottish-key-le-origini-della-massoneria-scozzese-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
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https://rumble.com/v1d8xcf-i-segreti-delle-citt-massoniche-londra-e-parigi-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1d8yl5-washington-la-capitale-massonica-degli-u.s.a.-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
lasciate ogni speranza voi che siete entrati nel gabinetto..ve lo ripeto..finirete tutti all'inferno per la vostra libera scelta.. https://www.godtremari.it/wp-content/uploads/2020/04/Il-Gabinetto-di-Riflessione.pdf
https://rumble.com/vmjmz5-la-religione-naturale-della-massoneria-cio-il-neopaganesimo-politeista-sata.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://en.wikipedia.org/wiki/Natural_religion
https://en.wikipedia.org/wiki/Nature_religion
https://en.wikipedia.org/wiki/Nature_worship
https://it.wikipedia.org/wiki/Neopaganesimo
https://rumble.com/vrm59z-la-massoneria-non-una-religione-e-lo-dicono-imassoni-stessi.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1cih31-le-10-migliori-volte-in-cui-leader-religiosi-sono-stati-arrestati-classific.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli
stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente
di fuoco e zolfo che è la morte seconda E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1d3bv1-il-legame-occulto-fra-alieni-e-la-massoneria-dalla-stella-sirio-allantico-e.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1cqvf5-parliamo-della-stella-sirio-e-delle-credenze-degli-egizi-in-cui-mi-incazzo-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1czwyb-i-miei-pensieri-personali-su-ci-che-sta-succedendo-nel-mondo-divide-et-impe.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1cz9l7-ermete-trismegisto-il-corpus-hermeticum-e-la-storia-delle-interpretazioni-a.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c52uh-il-culto-massonico-pagano-della-dea-libert-dossier.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1bvy41-i-temi-discussi-al-world-economic-forum-2022.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1bwhcj-cos-il-world-economic-forum-che-si-tiene-ogni-anno-a-davos-in-svizzera-nel-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://www.dylanlouismonroe.com/cult-of-baal.html https://rumble.com/v1br3wd-mappa-concettuale-del-culto-di-baal-spiegata.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c5d3x-il-culto-massonico-a-baal-hammon.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1bbyel-il-culto-massonico-a-baal-e-alla-sua-paredra-la-dea-madre.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1bf9k9-parliamo-della-triade-cartaginese-baal-hammon-tanit-hesmun.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vvhlln-la-religione-dei-popoli-della-mesopotamia-la-triade-anenlilenki.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1boftz-parliamo-di-bohemian-club-e-groove-e-della-cremazione.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v156xq7-storia-della-chiesa-paganesimodai-sacrifici-umani-allaborto.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1bnowj-visita-turistica-ad-auschwitz-a-vedere-le-camere-a-gas-e-i-forni-crematori-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v14z9jh-albert-pike-and-the-three-world-wars.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vdfjad-albert-pike-and-the-three-world-wars.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vyg00m-masonrys-satanic-doctrine-from-their-own-books.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vw6dm5-the-letter-that-pike-wrote-to-mazzinidated-august-151871.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1bj79f-briefing-sui-risultati-dellanalisi-dei-documenti-sulle-attivit-biologiche-m.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vr0yyd-parliamo-di-mitologia-sumera-e-babilonesean-kienuma-elis-e-neopaganesimo-eb.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dspv7-parliamo-della-mafia-di-san-gallomassoneria-ecclesiastica-e-del-falso-concl.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
VEDERE SEGUENTI VIDEO PER LA SPIEGAZIONE DETTAGLIATA:
https://rumble.com/v1dsb4d-vaticanoleretico-bergoglio-anticristo-al-servizio-della-mafia-di-san-gallo-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dpznd-cos-la-mafia-di-san-gallo-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dpxs5-il-cardinale-danneels-ammetteva-lesistenza-della-mafia-di-san-gallo-linterv.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dpwr9-bergoglio-non-il-papa-ma-lanticristo.-stato-eletto-dalla-mafia-di-san-gallo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dpw5t-la-mafia-dei-cardinali-cospiratori-di-san-gallo-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dpuq5-bergoglio-un-massone-satanista-intronizzato-dalla-mafia-di-san-gallo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
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https://rumble.com/v1dptiv-circolo-di-san-gallo-detto-mafia-o-massoneria-di-san-gallo-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dp2kv-chi-segue-bergoglio-lanticristo-sono-gi-stati-condannati-alla-dannazione-et.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1doy5z-bergoglio-lanticristo-baciamani-e-baciapiedi.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1doxj7-falsa-chiesafalso-conclavefalso-papafalsa-messa.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
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https://rumble.com/v1dovf3-la-falsa-chiesa-di-papa-francesco-lanticristo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
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https://rumble.com/v1doqj7-mafia-di-san-gallo-conferma-dellinvalidit-dellelezione-di-bergoglio..html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dooy1-il-cardinale-danneelsmorto-nel-2019-indizi-e-prove-di-un-complotto-massonic.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dojj1-le-dichiarazioni-non-smentite-del-cardinale-danneels-morto-nel-2019.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1doewb-il-cardinale-danneels-e-la-mafia-di-san-gallo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dod9f-la-massoneria-ecclesiastica-guidata-da-papa-francesco-lanticristo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
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https://rumble.com/v1do7y3-le-menzogne-e-le-eresie-di-papa-francesco-lanticristo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dl6al-bergoglio-e-le-sue-truppe-della-mafia-di-san-gallo-allassalto-del-cristiane.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dkz99-papa-francesco-lanticristo-della-cupola-massonico-pagana.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dkeyx-la-cerimonia-di-benvenuto-per-papa-francesco-in-canada.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dkbm3-bergoglio-in-canada-accolto-dagli-stregoni-indigeni-e-bacia-la-mano-ad-una-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1djyf3-i-recenti-sacrilegi-in-stile-pagano-commessi-il-4-ottobre-2019-da-papa-fran.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1dgapz-tutte-le-eresie-di-cui-accusato-papa-francesco.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c9rjt-parliamo-della-cacciata-dellordine-dei-gesuiti-in-europa-nel-1759.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
Jorge Mario Bergoglio è un lurido massone satanista che appoggia il nuovo ordine mondiale. Egli infatti difende a spada tratta tutto quello che la elite nazi-ambientalista di Davos vuole: la globalizzazione e l'immigrazione clandestina che distruggono le identità dei popoli; il big reset che punta a distruggere le piccole e medie imprese per concentrare la riccchezza nelle mani di poche multinazionali; i sieri genici che servono per ridurre la popolazione mondiale e a consentirne un controllo oppressivo e capillare; la cultura LGBT che mira a distruggere completamente il concetto di famiglia tradizionale e quello della normale e sana identità di genere.

Una maledizione è l'augurio di conseguenze negative dall'infliggere dolore fino a provocare la morte attraverso l'intercessione di un qualche tipo di potere soprannaturale come ad esempio un dio o uno spirito..quindi vi ho pure maledetti adesso eh...morirete nei vostri peccati
https://rumble.com/v1c66vv-la-storia-della-massoneria-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c6nhd-i-misteri-della-massoneria-le-origini-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c6naz-leorigini-della-massoneria-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c66ah-the-scottish-key-le-origini-della-massoneria-scozzese-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1c0mzh-parliamo-del-culto-di-baaldel-wef-di-davos-e-di-klaus-schwab-e-dei-suoi-alu.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1d4isl-ufo-e-alienile-razze-aliene-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1d0sqt-papa-francescojorge-mario-bergoglio-e-la-cupola-massonico-pagana-gesuita-sa.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1d8xcf-i-segreti-delle-citt-massoniche-londra-e-parigi-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1d8yl5-washington-la-capitale-massonica-degli-u.s.a.-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
sono quelli che muovono i fili dei loro pupazzi faranno un nuovo monumento tipo metteranno un altro idolo pagano tipo il vitello d'oro o una statua gigante del Bafometto o del Dio Moloch da adorare come facevano gli ebrei usciti dall'Egitto così faranno la loro idolatria che gli piace tanto e sono passati esattamente 15446 giorni dalla costruzione alla distruzione eh https://www.topster.it/calendario/tagerechner.php?stag=22&smonat=3&sjahr=1980&etag=6&emonat=07&ejahr=2022 ...casualmente proprio eh...Immediatamente sotto questo è il contorno di un quadrato, all'interno del quale è scritto:
Che queste siano pietre guida per un'Età della Ragione....prrrr

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