Acqua dolce dal mare, una speranza per il Kenya: "Mai più sete nel mondo"

2 years ago
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È il primo impianto solare in grado di rendere potabile l’acqua salata dell’oceano, e soddisfare così il fabbisogno di 25.000 persone al giorno. Secondo l’UNICEF, oggi una persona su tre vive senza acqua dolce, ma gli abitanti di Kiunga, un piccolo villaggio nel nord del Kenya, affrontano questa prova di sopravvivenza ogni giorno, perché lì avere a disposizione acqua potabile non è una cosa così scontata.
L’Africa è uno dei luoghi più aridi del pianeta, dove la siccità può durare anche diversi mesi, mettendo a rischio la sopravvivenza degli abitanti del villaggio costretti a fare un viaggio di un’ora per avere un po’ d’acqua. Ma l’acqua utilizzata da queste persone è la stessa a cui attingono gli animali ed è, per questo motivo, molto contaminata oltre che salata. Così la GivePower, un’organizzazione no-profit che dal 2013 si occupa di impianti fotovoltaici per aiutare i paesi poveri o in via di sviluppo, ha creato un impianto che attraverso la luce del sole riesce a rendere potabile e dolce l’acqua del mare, restituendo a questi luoghi il bene più prezioso per la sopravvivenza degli esseri umani. I pannelli fotovoltaici trasformano l’energia solare in calore che riscalda l’acqua di mare generando vapore acqueo dalla cui condensa viene ricavata l’acqua dolce filtrata e depurata. Proprio quando l’acqua ha iniziato a scorrere fresca e pulita, si è riaccesa nelle vite di queste persone la luce della speranza. GivePower, oggi, vuole portare avanti il suo progetto ambizioso e rivoluzionario affinché l’acqua potabile sia disponibile per tutti in ogni angolo del pianeta.

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