Raccolta luppolo 2016

2 years ago
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Agosto 2016, luppoleto sperimentale di Cussanio -Cuneo, tre amici: Teo, Giuseppe e Antonello. Teo, lo conoscete, nel 2009 assieme alla scuola di agraria di Cussanio pianta il primo luppoleto sperimentale d’Italia con lo scopo di sviluppare conoscenza sulla sua produzione. Ad affiancarlo Giuseppe Olivero, agronomo appassionato e ricercatore. Nel 2012 un agricoltore di Carrù a pochi chilometri da Piozzo, amplia la sua produzione agricola impiantando un luppoleto. Il suo nome è Antonello Musso - non sono parenti ma amici sì !- e la sua azienda che nel frattempo affianca alla storica produzione la vendita di birra artigianale che usa malti e luppolo autoprodotti, si chiama "Azienda Agricola Frè. Teo e Antonello producono assieme una birra che chiamano MEM "Musso e Musso", che utilizza luppolo Cascade prodotto a Carrù. Ma torniamo ad agosto… I tre si trovano per raccogliere la produzione 2016 e per lavorarla direttamente sul campo… Infatti le grandi piante di luppolo, alte fino a 6 metri, devono essere velocemente lavorate per separare le preziose inflorescenze ricche di sostanza resinosa la “lupppolina” da cui si ricavano gli aromi e le proprietà amaricanti. Farlo a mano è romantico ma occorre tanto tempo –si stima che una persona possa lavorare non più di due piante al giorno e un ettaro di luppoleto ospita 1000 piante… Da qui nasce dalla mente dei due Musso il progetto della Baladin Hop Machine, una macchina che permette la separazione meccanica del fiore… Perché creare questo “mostro meccanico”? Perché in Italia non ne esistono in commercio e all’estero quelle disponibili sono molto costose e di grandi dimensioni… Se si vuole provare a creare una filiera italiana di produzione di luppolo, occorre ingegnarsi…Ma non da soli, assieme alle Officine Conterno a pochi passi dal birrificio Baladin che credono nel progetto e lo rendono una realtà. E sì, è successo quest’estate e da quel luppolo è nata la #Baladin #Nazionale 2016 sorella della prima prodotta nel 2011 che ha rappresentato una svolta essendo la prima birra artigianale 100% italiana, utilizzando solo materie prime nazionali.

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