Cabiria di Giovanni Pastrone, presentazione di Vieri Razzini

Cabiria di Giovanni Pastrone è uno dei film più famosi del cinema muto italiano. Per il linguaggio cinematografico sono importanti i movimenti di camera allora così complicati di Segundo De Chomon con l'invenzione del "carrello". Il film fa parte anche del filone peplum che rese famosa la produzione italiana dell'epoca. Le didascalie firmate da Gabriele D'Annunzio hanno fatto sì che la regìa di Pastrone passasse in secondo ordine, ma in realtà proprio le didascalie sono il punto più debole a causa della loro eccessiva pomposità... che non andava molto bene a braccetto con la nuova settima arte così proiettata in avanti come strumento di comunicazione. La presentazione di Vieri Razzini conferma questi dettagli, da registrare anche l'ironia dell'orario notturno del passaggio del film, cosa che sarebbe diventata del tutto scontata per queste opere. Dopo quegli anni inoltre furono completamente aboliti gli spazi per film di importanza storica e non solo in prima serata, tanto che è rimasto solo quello di Fuori Orario di Enrico Ghezzi.

La scheda su Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Cabiria