Le Pillole di De Lorenzo #2: tutta farina del suo sacco?

1 year ago
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In questo estratto dell’udienza del “Processo De Lorenzo”, tenuta a Napoli il 17 febbraio 1997, sentirete il PM fare una requisitoria sui fatti inerenti l’approvazione della legge sull’obbligatorietà del vaccino anti-Epatite B. È importante comprendere come sia riduttivo dare la colpa solo a De Lorenzo, dimenticandosi della qualità morale ed etica dei politici del tempo, definiti dal PM stesso “al soldo dell’impresa farmaceutica”.

Ci occorre fare una parentesi sui nomi citati, poiché se non conoscete le carte processuali non avranno il giusto peso.

- Dompé (Sergio) era fondatore dell’omonima azienda biofarmaceutica italiana oltre che presidente di Farmindustria.
- Pancera, vicepresidente Farmindustria.
- Cavazza, fondatore e presidente della farmaceutica Sigma Tau
- Zambeletti, della Zambelli SPA, era proprietario dell’azienda farmaceutica italiana confluita nel gruppo SmithKline Beecham a partire dal 1985. Nel 2000 la SmithKline Beecham si fuse con la Glaxo Wellcome trasformandosi in GlaxoSmithKline S.p.A.

In generale nel processo De Lorenzo vennero coinvolte altre imprese farmaceutiche, tra le quali: Squibb, Lepetit, Italfarmaco, Pfizer, Lirca, Cyanamid, Fidia, Poli, Ellem, Zambeletti già citata, Menarini, la Sigma Tau già citata, Dompè già citata, Recordati, Serono, Sandoz, La Roche, Ciba Geygy, Bioresearch, Boeringher Manheim, Farmitalia Carlo Erba, Alfa Wasserman oltre che Glaxo. Altre aziende e società: Fininvest, Videomusic, Sangemini, Ferrarelle e e poi personaggi di rilievo come i professori del Cip Farmaci.

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