Vulcani d'Italia,vulcani del mondo DOCUMENTARIO

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questa è semplicemente geologia eh...che è una scienza..https://rumble.com/v1nd7w8-la-super-eruzione-vulcanica-che-potrebbe-distruggere-litalia.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1ndqug-i-supervulcani-pi-distruttivi-della-terra-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv..https://rumble.com/v1ncbso-putin-conferma-gli-attacchi-contro-obiettivi-in-ucraina.html?mref=rljsx&mc=e5yiv in parole povere la città di Napoli è stata costruita sopra la caldera dei campi flegrei...quindi in caso di guerra sarebbe un obiettivo perchè butti bombe lì e sotto c'è un vulcano che rischia di eruttare quindi i danni poi li farebbe il vulcano non la bomba... Un supervulcano è una di quelle 10-12 grandi caldere presenti sulla superficie terrestre, con un diametro di varie decine di chilometri. Tali strutture sono individuate a livello del suolo e non sono associabili al collasso di precedenti edifici vulcanici come le normali caldere. Le grandi caldere si suppone che vengano generate da un punto caldo (in inglese Hot spot) che è situato in profondità sotto di esse. Tali strutture non sono considerate dei veri e propri vulcani, in quanto non è presente un edificio vulcanico visibile, quanto semmai una depressione di origine vulcanica.

All'interno delle grandi caldere è possibile notare lo sviluppo di vari crateri più o meno formati e la presenza di un vulcanismo di tipo secondario (geyser, fumarole, sorgenti termali, ecc.). Non è mai stata osservata un'eruzione di questo tipo di caldere (che hanno periodi di quiescenza di centinaia di migliaia di anni tra un'eruzione e l'altra), anche se nelle aree circostanti si trovano chiare tracce geologiche di imponenti eruzioni passate. Gli esempi più noti di questo tipo di apparati sono il parco di Yellowstone (USA), i Campi Flegrei (Italia), il lago Toba (Indonesia).

Il termine "supervulcano" non è utilizzato in vulcanologia, ma è stato coniato dagli autori di un programma divulgativo scientifico, Horizon, mandato in onda dalla BBC nel 2000, per riferirsi al risveglio di tali grandi caldere che producono gigantesche eruzioni vulcaniche, tali da modificare radicalmente il paesaggio locale e condizionare pesantemente il clima a livello mondiale per diversi anni, con effetti cataclismatici sulla vita stessa del pianeta.

Tuttavia non sono state definite le caratteristiche/dimensioni minime di un supervulcano, anche se vi sono almeno due tipi di eruzione vulcanica che possono essere identificabili in questo modo. La visibilità di una tematica di questo genere ha comunque favorito lo studio sui possibili effetti di un'eruzione di questo tipo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Supervulcano
La storia della scoperta dei supervulcani iniziò quando i ricercatori si imbatterono in depressioni circolari simili a quelle delle normali caldere vulcaniche, ma molto più grandi[1].

Le normali caldere vulcaniche si formano quando la camera magmatica contenente la roccia fusa sotto un vulcano si svuota, provocando così il collasso del terreno soprastante, non più sostenuto al di sotto dalla pressione del magma.

Che anche le caldere molto grandi fossero in relazione con fenomeni vulcanici oltre che per la loro forma fu chiaro per quello che le circondava: enormi depositi di tufi, spessi anche più di 400 metri che mostravano chiaramente di non essere una successione di materiali deposti da più fasi eruttive, ma di essersi formati nel corso di un singolo episodio vulcanico[2]. Come confronto, se la caldera del vulcano Tambora ha un diametro di circa 5 km e quella del lago di Bolsena oltre 10, nei supervulcani si superano i 60. Questo spiega gli incredibili spessori di tufi in quanto l'area della caldera e il volume di ceneri sono drammaticamente superiori: un cerchio di 60 chilometri di diametro ha un'area 4 volte maggiore di uno di 30 e quasi 150 volte maggiore di uno di 5 chilometri.

Le caratteristiche delle eruzioni dei supervulcani sono state delineate studiando i cristalli di zircone e la loro età, che hanno due caratteristiche: sono molto recenti, di età di poco precedente a quella delle eruzioni che hanno formato i tufi che li contengono, e mostrano una composizione isotopica dell'ossigeno tipica della superficie terrestre e non delle profondità da cui provengono questi magmi.

Un contributo fondamentale nello studio dei supervulcani è stato dato dalle caratteristiche degli zirconi: si è scoperto che il magma, oltre ad una componente profonda, è formato anche da lave che sono il risultato della fusione della crosta provocata dai magmi mantellici, a causa della elevata quantità di calore che hanno trasportato. Quindi gli zirconi hanno ereditato la composizione isotopica dell'ossigeno delle rocce crustali, in cui è evidente l'apporto dell'acqua piovana che percola nella crosta. Il fenomeno non è limitato ai supervulcani: non è difficile vedere un magma basaltico molto caldo provocare la fusione, parziale o totale, della porzione di crosta adiacente o soprastante. Ne risultano sia una mescolanza fra i due magmi, sia province vulcaniche con una spiccata bimodalità dei magmi, uno profondo e uno crustale (la provincia magmatica toscana ne è un classico esempio). Qui la differenza è soprattutto quantitativa. Per quanto riguarda le datazioni degli zirconi, si vede chiaramente che c'è tutta la gamma di età comprese tra l'arrivo sotto la crosta del magma basaltico e l'esplosione che ha formato la caldera. Il dato è molto interessante anche per capire lo stato attuale di un supervulcano, analizzandone la composizione dei gas fumarolici. Un rapporto fra Ossigeno 16 e Ossigeno 18 tipico della crosta significa che il magma sottostante è “maturo”. Se la percentuale di Ossigeno 18 aumenta, vuol dire che da sotto è in arrivo una nuova iniezione di magma, con il rischio di una nuova esplosione.

L'eruzione di un supervulcano è un processo abbastanza semplice: un'enorme bolla di magma arriva verso la superficie e fonde una parte della crosta sottostante. Al di sopra del magma la pressione rigonfia la crosta soprastante sulla quale di conseguenza si formano delle fratture, specialmente lungo un anello che corrisponde alla parte esterna del rigonfiamento. Le fratture arrivano alla camera magmatica e innescano la risalita di magmi e si formano lungo questo anello vari centri eruttivi. Le fratture aumentano di numero e di dimensione fino a che la crosta al loro interno diventa un cilindro isolato dal resto della crosta che lo circonda. A questo punto, ovviamente, il cilindro non riesce a rimanere al suo posto e quindi collassa. Il collasso provoca lo svuotamento istantaneo della camera magmatica, con l'emissione della tipica enorme quantità di tufi, ignimbriti e quant'altro. Da notare che anche nelle caldere di normali dimensioni come quella del Rabaul in Nuova Guinea succede che crateri avventizi (o piccoli edifici polifasici) si formino esattamente sul bordo della caldera che è oltretutto una fascia nella quale si concentra la sismicità. Un esempio di questo è la caldera della Long Valley.

Supervulcani
Il più noto supervulcano, pubblicizzato da film e documentari[3] è Yellowstone: una spettacolare successione di supercaldere che si sono formate sopra un pennacchio di magma proveniente dal mantello[4]. La successione delle caldere nel tempo mostra il movimento della placca nordamericana al di sopra del pennacchio da quando 15 milioni di anni fa incominciò l'attività: all'epoca il pennacchio era sotto l'odierno Idaho.

La caldera della Long Valley, tra la California e il Nevada, fu responsabile 760.000 anni fa della produzione dei Bishop Tuffs, una formazione rocciosa che raggiunge i 200 metri di spessore. L'asse maggiore della caldera è di circa 32 chilometri[5]. Dovrebbe rappresentare una delle ultime fasi dell'attività vulcanica del Great Basin, un'area tra California, Nevada e Arizona caratterizzata da assottigliamento della crosta. Anche qui è presente il dualismo fra uno o più magmi di origine mantellica e altro materiale proveniente dalla fusione della crosta indotta da questi magmi profondi. Ma ancora ci sono forti dubbi sulle cause che hanno provocato l'assottigliamento crustale e l'arrivo dei magmi.

La maggior parte degli altri supervulcani sono invece ben inquadrabili nel classico meccanismo dei vulcani di arco magmatico, in cui i magmi sono uno degli effetti della dinamica di due zolle che si scontrano. È il caso del già citato Toba, in Indonesia. Si calcola che 75.000 anni fa una supereruzione abbia emesso quasi 3.000 chilometri cubi di materiale[6][7]. Il lago Toba si vede chiaramente osservando una foto satellitare dell'intera isola di Sumatra. La depressione, di forma ellittica, ha gli assi rispettivamente di quasi 100 e quasi 30 chilometri ed è il risultato di almeno 3 se non 4 caldere adiacenti, formatesi tra 1.2 milioni di anni fa e oggi. L'attività vulcanica ha continuato con eruzioni minori nella caldera di Toba[8], con sollevamenti di alcune aree della caldera che hanno provocato forti terremoti[9].

Il Taupo in Nuova Zelanda ha provocato la più grande eruzione degli ultimi 5000 anni, datata al 181 d.C. La Zona vulcanica di Taupo presenta un'attività piuttosto continua. Ha prodotto la supereruzione più recente. Nel 25 360 a.C. l'eruzione di Oruanui produsse 1170 km³ di materiale eruttato[10][11], formando una caldera di oltre 30 chilometri di diametro.

I Campi Flegrei in Italia sono una serie di strutture vulcaniche in un'ampia caldera di 15 km di diametro[12]. Hanno prodotto due grandi eruzioni negli ultimi 30000 anni: l'eruzione dell'ignimbrite campana 39000 anni fa con più di 300 km3 di materiali eruttati e l'eruzione del tufo giallo napoletano di 15 000 anni fa con più di 40 km³ di materiali eruttati[12]. Altri possibili esempi in Kamčatka, Aleutine e Giappone. Un'altra area con diversi candidati potrebbe essere il Sudamerica.

All'inizio del XXI secolo è stato scoperto un antico supervulcano in Valsesia, tra Varallo e Borgosesia, in provincia di Vercelli. Tale supervulcano ha la peculiarità di far affiorare, in alcuni punti, in superficie, i resti dell'antica eruzione avvenuta 250-300 milioni di anni fa.[13]

Eruzioni
Il livello 8 (VEI-8)[14] di un'eruzione è un evento di proporzioni colossali che espelle almeno 1000 km³ di magma di materiale piroclastico. Un'eruzione di questo genere cancellerebbe virtualmente tutte le forme di vita in un raggio di qualche migliaio di chilometri, mentre un'area delle dimensioni paragonabili a un continente verrebbe sepolta da metri di cenere vulcanica.

Le eruzioni di tipo VEI-8 non devono la loro pericolosità alla forma del vulcano, ma al tipo di magma che le genera. Inoltre possono essere pericolose perché possono interagire con una camera magmatica relitta, spesso all'interno di una caldera. La camera magmatica, infatti, si raffredda molto lentamente e può rimanere calda anche per milioni di anni dopo che l'attività vulcanica è cessata. Il rischio di queste eruzioni è quindi legato al fatto che possono avvenire anche in località dove apparentemente non sono presenti vulcani.

Il ciclo dei supervulcani
La fusione parziale di roccia del mantello sopra la placca di crosta oceanica in affondamento, produce magma che si fa strada verso la crosta continentale dove si deposita nella camera magmatica inferiore. Lentamente, questa camera comincia a fondere la roccia continentale superiore, che ha un grado di fusione inferiore rispetto alla roccia sottostante. Quindi il magma inizia a salire attraverso lunghi condotti verticali tra le due camere verso la camera magmatica superiore. Al riempirsi di questa, il terreno sovrastante comincia a gonfiarsi e il terreno si spacca. La superficie sottoposta a gravi sollecitazioni collassa, e cadendo nella camera magmatica, spinge questa a risalire fuori. Il magma si trasforma in enormi e incandescenti nubi di ceneri, gas e roccia, i cosiddetti flussi piroclastici. Con il tempo, il terreno collassato si fonde a sua volta diventando magma e quindi causando diverse eruzioni. Dopodiché bisogna che passi molto tempo prima che ci sia abbastanza magma per iniziare un nuovo ciclo di un supervulcano.

Le conseguenze dell'eruzione
Gli effetti che si hanno dopo un'eruzione di un supervulcano sono devastanti per il clima e per la vita presente sulla terra. Una delle più gravi conseguenze sono i tufi di Bishop, ossia uno strato vulcanico spesso anche qualche centinaio di metri. Le ceneri immesse nell'atmosfera però possono avere conseguenze ancora più drastiche. Dei vari gas che costituiscono le eruzioni vulcaniche, il diossido di zolfo è quello che causa l'effetto più intenso sull'ambiente: reagisce infatti con l'ossigeno e acqua per produrre minuscole goccioline di acido solforico.

Principali
Queste sono alcune delle zone in cui potrebbe avvenire un evento vulcanico VEI-8 nel prossimo futuro:

La caldera del vulcano Aniakchak
Mount Aniakchak, Alaska, Stati Uniti d'America
Aso, Kyūshū, Giappone
Kikai Caldera, Ryūkyū, Giappone
Caldera della Long Valley, California, Stati Uniti d'America
Monte Mazama, Oregon, Stati Uniti d'America (ora Lago Crater)
Lago Taupo, Isola del Nord, Nuova Zelanda
Lago Toba, Sumatra, Indonesia
Valle Grande, Nuovo Messico, Stati Uniti d'America
Monte Warning, Nuovo Galles del Sud, Australia
Caldera di Yellowstone, Wyoming, Stati Uniti d'America
Campi Flegrei, Campania, Italia
Recenti eruzioni VEI-8
Nessuna eruzione VEI-8 è stata rilevata in periodi storici e preistorici recenti (neolitico). Tuttavia la più recente eruzione di un supervulcano avvenne in Europa circa 39.000 anni fa nella Piana Campana (caldera dei Campi Flegrei) essa generò la cosiddetta ignimbrite Campana, che copre buona parte della Regione Campania e raggiunge, nella zona di Acerra spessori fino a 50 metri. È stato ipotizzato che una delle conseguenze di questa eruzione, i cui detriti si trovano in quasi tutta l'Europa fino all'Ucraina, fu la quasi scomparsa degli uomini di Neandertal,[senza fonte] il cui numero fu drasticamente ridotto e il cui habitat venne ristretto alla sola Europa occidentale. Un'eruzione relativamente "recente" di questo tipo avvenne nei pressi del Lago Toba, a Sumatra circa 74.000 anni fa, gettando l'intero pianeta Terra in un inverno vulcanico durato diversi anni.

Flusso basaltico
Per flusso basaltico si intende un'emissione di magma con chimismo di tipo basico (povero in silicio), molto fluida. Le eruzioni caratterizzate da magmi basaltici, sono prevalentemente di tipo effusivo (ma non sempre) e possono riversare in superficie anche grandissime quantità di materiale. Esempi classici sono i vulcani hawaiani, enormi strutture emerse dal fondale oceanico in seguito all'accumulo di lave basaltiche. A dispetto dell'enorme mole di materiale che possono generare, questi flussi tendono ad essere visti come non pericolosi, poiché la loro relativa lentezza permetterebbe ad eventuali popolazioni stanziate in loco, di mettersi in salvo.

Flussi basaltici preistorici
Si sospetta che flussi basaltici preistorici possano essere state le cause o le concause delle grandi estinzioni di massa, compresa quella devastante del Permiano, che estinse la maggioranza delle specie viventi, come anche della più famosa, ma più piccola estinzione del Cretaceo in cui si estinsero i dinosauri.

Eruzioni di flussi basaltici
Planalto Brasileiro, Brasile
Columbia River Plateau, Stati Uniti
Trappi del Deccan, India
Trappo Siberiano, Russia
I due più importanti e recenti flussi basaltici moderni si sono verificati in Eldgjá e Lakagigar, entrambi in Islanda. Nessuno di questi eventi, ha avuto un tale impatto da essere considerato supervulcanico.

In vulcanologia la caldera (latino călĭdārĭus, caldo; spagnolo caldera, caldaia) è un'ampia conca o depressione, spesso occupata da un lago e di forma circolare o ellittica, che si forma normalmente dopo lo sprofondamento della camera magmatica di un edificio vulcanico causato dal suo parziale svuotamento a seguito di un'imponente eruzione.[1]

La caldera si differenzia dalle cosiddette "caldere giganti", ovvero quelle 10-12 grandi caldere caratterizzate da un diametro anche di decine di chilometri ma che non sono associabili all'esplosione di precedenti edifici vulcanici; le "caldere giganti" vengono anche chiamate supervulcani e il modo in cui si sono create è oggetto di dibattito scientifico.
https://it.wikipedia.org/wiki/Caldera
Una caldera si forma in seguito allo sprofondamento di parte di un edificio vulcanico all'interno della camera magmatica una volta che questa si è svuotata del magma interno. Ciò che fa collassare il vulcano è lo svuotamento della camera magmatica che, a causa della pressione diminuita dopo l'eruzione, non riesce più a sostenere l'intero edificio vulcanico. Nelle epoche successive, quando il vulcano rientra in attività, comincia a ricostruire l'edificio vulcanico all'interno della caldera. Spesso, data la loro geomorfologia concava, le caldere sono sede di laghi formatisi dall'accumulo di acqua piovana all'interno della caldera.

Il termine caldera viene spesso confuso con quello di cratere, che in senso stretto è la depressione circolare, con diametro di qualche centinaio di metri, al vertice di un cono vulcanico. Esistono anche rari casi di caldere di origine non vulcanica create solo da eventi erosivi. Di solito le caldere hanno un diametro di qualche km ma ne esistono alcune molto grandi, di origine ancora da approfondire, che arrivano ad avere diametri di decine di km (supervulcani).

Esempi di caldere note sono quella del Somma-Vesuvio (Italia), dei Campi Flegrei (Italia), Yellowstone (USA), dei vulcani Pinatubo Taal (Filippine), del vulcano Tambora (Indonesia), quelle sommerse dell'isola vulcanica di Santorini (Grecia) o del Krakatoa (Indonesia).

La maggior parte dei vulcani durante l'eruzione produce ceneri che si distribuiscono nelle loro vicinanze. Quando invece un'eruzione vulcanica forma una caldera, le conseguenze escono dall'ambito locale perché le quantità di polveri in gioco sono molto maggiori e la violenza dell'esplosione le può scagliare ad altezze tali da permettere loro di espandersi su vaste aree della Terra: la presenza di ceneri derivanti da questi collassi è infatti registrata persino nelle carote estratte dalle calotte glaciali e mostrano ripercussioni sul clima di tutta la Terra per alcuni anni dopo l'eruzione.

Certe volte all'interno delle caldere esplosive si può ricostruire l'edificio vulcanico prendendo il nome di vulcano a recinto. Un esempio ne è il Vesuvio.

Classificazione
Le caldere possono essere classificate in:

vulcaniche (a loro volta, "esplosive" o "non esplosive")
non vulcaniche
Caldere vulcaniche
Una caldera vulcanica è una cavità, nel terreno fatto di sabbia o nel mare, più o meno circolare, la cui formazione è legata a fenomeni vulcanici:

le "caldere non esplosive" sono quelle formatesi per collasso degli strati di roccia sovrastanti una camera magmatica, in seguito allo svuotamento della stessa, spesso in seguito a un'eruzione di notevole entità, come la caldera del Kīlauea;
le "caldere esplosive" si sono formate, come suggerisce il nome, per l'esplosione di una struttura vulcanica preesistente, come nel caso del Krakatoa, esploso nell'agosto del 1883, o del Kolumbo, presso Santorino, nel XVII secolo a.C., oppure per "esplosioni idromagmatiche", scatenate dal contatto tra magma e acqua esterna; esempi di quest'ultima modalità sono i crateri dei Colli Albani un tempo molto numerosi e oggi rappresentati dai laghi di Albano e di Nemi.
Un tipo particolare di caldere di origine idromagmatica sono i maare, delle cavità crateriformi molto comuni nella regione tedesca dell'Eifel: strutture poco rilevate, di forma circolare, con fondo in genere depresso, rispetto al piano di campagna, e occupato da un laghetto.
Caldere non vulcaniche
Sono strutture perfettamente simili, dal punto di vista morfologico, alle caldere vulcaniche, ma dovute a fenomeni erosivi, piuttosto che a fenomeni vulcanici. Sono molto rare. Un esempio, è la Caldera de Taburiente, situata all'interno del Parco Nazionale de la Caldera de Taburiente, sull'isola di La Palma.

Esempi di caldera
Sulla Terra e su altri pianeti
La più grande caldera al mondo è quella di Yellowstone, nel Wyoming.
Una delle più grandi si trova nelle Filippine, sull'isola di Luzon, e prende il nome dal vulcano Taal. Essa ha due aspetti interessanti e unici al mondo: la caldera ospita un vulcano, il Taal, che sorge come un'isola al centro di un piccolo lago e che a sua volta, nel cono del cratere, ospita un lago più piccolo dentro al quale si trova una piccolissima isola detta Vulcano Point alta 2.000 m e non ancora del tutto formata.

La più grande caldera conosciuta si trova sul pianeta Marte, dove si è formata in seguito allo sprofondamento della sommità dell'Olympus Mons.

Nel Mediterraneo
Le caldere del Mediterraneo si sono formate in zona continentale assottigliata a causa dell'apertura del mar Tirreno iniziata a partire dal Miocene medio (13-14 Ma) e alla conseguente attività vulcanica.
Le maggiori caldere in Italia sono:

Campi Flegrei (Campania)
Roccamonfina (Campania)
Ischia (Campania)
Monte Somma (Campania)
Lago di Bolsena (Lazio)
Lago di Vico (Lazio)
Caldera di Manziana (Lazio)
Colli Albani (Lazio)
Ventotene (Lazio)

La vulcanologia è la specializzazione della geologia che studia i processi e fenomeni vulcanici, i loro prodotti (solidi e/o gassosi) le loro morfologie, gli eventi eruttivi a questi correlati, la pericolosità ed il rischio vulcanico. Un vulcanologo è uno scienziato che si occupa di indagini sui vulcani, attivi e non, utilizzando uno o più metodi inerenti più discipline: la petrologia, la geochimica, la geofisica, la geologia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Vulcanologia
La storia della vulcanologia è, come la maggior parte delle altre della Storia delle scienze naturali, segnata da tre grandi tappe. Una tappa superstiziosa dove le credenze e i miti religiosi dominano largamente sulle conoscenze; dopo questa c'è un apporto scientifico che cerca di conciliare le osservazioni e le credenze e infine un approccio rigorosamente scientifico del fenomeno che non avverrà se non a partire dal XVIII secolo per merito di William Hamilton (1730-1803), più tardi dunque delle altre scienze naturali. Infine, nel 1912, con la teoria della deriva dei continenti di Alfred Wegener, i meccanismi, che non solamente provocano le eruzioni, ma anche i terremoti, cominciano ad essere compresi.

Descrizione
Obiettivo

Colata lavica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Vulcano ed Eruzione vulcanica.
Gli obiettivi di questa scienza sono di comprendere l'origine e il funzionamento dei vulcani e dei fenomeni connessi al fine di stabilire una diagnosi (per un periodo determinato) sui rischi e i pericoli in cui incorrono le popolazioni e le attività umane. Gli studi e le ricerche si svolgono in un primo tempo sul campo con lo scopo di procedere a raccolte d'informazioni sulle forme di osservazioni, misure e campionatura e in un secondo tempo in laboratorio per analizzare e interpretare i dati e i campioni.

I vulcanologi, aiutati dai progressi nel campo della metrologia, procedono a un censimento dei vulcani e all'elaborazione di una classificazione secondo il tipo eruttivo: hawaïano, stromboliano, vulcaniano, peléeniano, pliniano e surtseyano. I vulcanologi mostreranno anche il nesso tra geyser, fumarole, solfatare e vulcani spiegando i loro funzionamenti. Differenti formazioni geologiche saranno ugualmente spiegate dal vulcanismo e il luogo e gli eventi saranno lo scopo di numerose ricerche: dicchi, camini vulcanici, colate di lava, ignimbrite, pozzolane, guyot, atolli, ecc.

Strumenti di misura e osservazioni
Diversi strumenti di misura sono stati elaborati o presi in prestito da altre discipline allo scopo di ottenere dati affidabili sul funzionamento dei vulcani e particolarmente la previsione delle loro eruzioni. L'evento scatenante un'eruzione vulcanica è l'arrivo del magma nella camera magmatica che provoca un aumento di pressione. Avviene un rigonfiamento del vulcano dovuto alla dilatazione delle rocce e alla potenza del magma sulle pareti. Questo rigonfiamento del vulcano va a generare dei microsismi, un aumento dell'inclinazione dei suoi pendii, un aumento del diametro del cratere o della caldera in sommità. L'arrivo del magma nella camera magmatica provoca una fuoriuscita di gas dal serbatoio che può essere registrata come un'anomalia termica con l'aiuto di un termometro all'infrarosso o di un pirometro.

I sismografi permettono ai vulcanologi di rilevare i microsismi provocati dalla messa in pressione della camera magmatica. I sismografi possono anche rilevare il tremore: proprio prima di un'eruzione vulcanica, la risalita del magma lungo il camino vulcanico genera una vibrazione continua e leggera del vulcano. Questo tremore costituisce così un segnale affidabile che permette di preannunciare l'imminenza di un'eruzione.

L'inclinometro, accelerometro e tiltmetro misurano le variazioni di pendenza del vulcano fino a una precisione di uno per milione. Essi sono posti in differenti luoghi sui pendii del vulcano quando è in fase di riposo. La messa sotto pressione della camera magmatica provoca un gonfiamento del vulcano che vede l'inclinazione dei suoi pendii accentuarsi. In seguito all'eruzione vulcanica, la pressione nella camera magmatica si abbassa facendo diminuire l'inclinazione dei pendii del vulcano. Così il vulcanologo può prevedere l'inizio e la fine prossima di un'eruzione quando gli inclinometri indicano una variazione della pendenza del vulcano.

L'altimetro gioca un ruolo di complemento all'inclinometro. Posto ugualmente sui pendii del vulcano, indicherà gli aumenti e le diminuzioni di altitudine secondo i gonfiamenti e gli sgonfiamenti del vulcano.

L'interferometro permette di misurare la distanza fra due punti grazie a un laser. L'apparecchio di misura e il riflettore, posti alle due estremità opposte di un cratere o di una caldera, permettono d'indicare un aumento o una diminuzione della taglia del cratere o della caldera, segno che il vulcano si gonfia o sgonfia secondo la pressione che vi è nella camera magmatica.

La campionatura permette di determinare il tipo e il passato eruttivo del vulcano secondo la natura, la proporzione e la composizione delle lave, tefriti e gas. La ripresa dell'emissione di gas di un vulcano o la variazione nelle loro composizioni, può costituire un indice determinante per l'imminenza e le caratteristiche (tipo eruttivo, potenza, ecc.) di un'eruzione. I vulcanologi procedono anche a misurare le temperature dei gas e della lava in fusione grazie a un pirometro.

Durante un'eruzione vulcanica, i vulcanologi sul posto possono procedere a differenti misurazioni, osservazioni e campionature: prelevamenti di lava liquida, di gas, di tefrite, osservazione dello svolgimento dell'eruzione (altezza del pennacchio vulcanico, numero e potenza delle esplosioni, delle fontane di lava, velocità e temperatura delle colate di lava).

Il vulcanologo effettua ugualmente misurazioni topografiche, con l'aiuto di teodoliti, e geologiche (prelevamenti di rocce) con lo scopo di realizzare una carta e una cronistoria dei rischi vulcanici nei dintorni del vulcano.

Analisi e interpretazioni
Quando è possibile, le analisi vengono condotte nell'osservatorio vulcanologico del vulcano studiato.

Le misurazioni effettuate con l'ausilio degli strumenti sono decifrate, comparate con il passato del vulcano e confrontate con quelle di altri vulcani, mentre i campioni subiscono una serie di misurazioni e analisi chimiche, cristallografiche, fisiche e geochimiche.

La sintesi dei risultati e il loro confronto permette così di realizzare diagrammi e cartografie, permettendo di stabilire una cronistoria del vulcano e di valutare il rischio eruttivo per un periodo più o meno lungo.

Nella fase di previsione di un'eruzione, i vulcanologi confrontano le differenti misure effettuate. Se uno o più fattori del vulcano variano (composizione del gas, pendio del vulcano, sismicità), questo viene valutato come possibile indizio di un'eruzione imminente.

Petrografia e mineralogia
Due grandi tipi di rocce vulcaniche costituiscono il 95% delle lave e del tefra emessi dai vulcani: basalti e andesiti.

Queste due rocce sono in maggioranza formate da cristalli di silice, feldspati e pirosseni misti a un vetro vulcanico che non ha avuto il tempo di cristallizzare completamente a causa della risalita e del raffreddamento brusco del magma. L'ossidiana per esempio non è formata che di vetro vulcanico. Il basalto, generato dal magmatismo di punto caldo e di dorsale, risulta dalla fusione parziale del mantello per decompressione ai livelli delle dorsali. L'origine del magma proveniente dai punti caldi è ancora soggetto a dibattito. È una lava fluida giacché è relativamente povera in gas e in silice (intorno al 45%). L'andesite, generata dal magmatismo di subduzione, risulta dalla fusione parziale del mantello per idratazione ai livelli delle fosse di subduzione. Le andesiti sono più pastose poiché sono più ricche in gas e in silice. La viscosità di un magma dipende dal tenore in silice giacché è questo minerale che determina il numero di legami possibili con l'ossigeno: più un magma contiene silice, più esso è viscoso e più l'eruzione vulcanica avrà tendenza esplosiva

Nel campo scientifico la geologia ha fornito la prova principale per la tettonica delle placche, ha ricostruito la storia della vita e dell'evoluzione delle specie viventi, ha ricostruito le evoluzioni dei climi del passato, ha fornito gli elementi (e indaga tuttora) per la comprensione di molti fenomeni naturali.
https://it.wikipedia.org/wiki/Geologia

i diversi colori mostrano i diversi minerali che costituiscono il monte Ritagli di Lecca visto da Fondachelli Fantina, Sicilia.
Lo studio approfondito del nostro pianeta ha portato a suddividere la geologia in molte discipline specializzate tra cui le più conosciute sono: la Vulcanologia, che studia i vulcani, la Sismologia, che si occupa di terremoti, la Geomorfologia che esamina le forme e il modellamento del paesaggio, la Pedologia che studia i suoli, l'Idrogeologia che si concentra sulle acque sotterranee, la Mineralogia e la Petrografia che si occupano rispettivamente di minerali e rocce, e la Paleontologia che a partire dai fossili ricostruisce la storia della vita sulla Terra dalla sua origine sino ad oggi. La geologia si occupa anche della ricostruzione della storia della Terra attraverso l'indagine della successione degli eventi fisici, chimici e biologici che ne hanno determinato nel corso dei tempi l'evoluzione fino allo stadio attuale.

Discipline collegate
Data la vastità e la complessità delle problematiche legate a questo campo di studi, la geologia è integrata con altre discipline, che costituiscono l'insieme delle scienze della Terra:

la geofisica per lo studio della Terra tramite la misurazione e l'interpretazione di parametri fisici con strumenti posti prevalentemente sulla superficie terrestre, entro pozzi perforati fino ad una profondità di pochi chilometri dalla superficie o telerilevamenti da satelliti, integrati con concetti di fisica e scienza dei materiali;
la mineralogia per l'analisi dei minerali contenuti nelle rocce integrandosi con chimica e fisica;
la paleontologia per lo studio dell'evoluzione degli organismi vissuti sulla superficie del pianeta integrandosi con la biologia e la botanica;
l'astronomia, quando alcuni fenomeni sono direttamente generati dall'interazione della Terra con altri corpi planetari o stellari (ad esempio l'impatto con un meteorite).
Ambiti specialistici
La geologia afferente alle scienze della Terra può essere a sua volta suddivisa in numerosi ambiti specialistici, spesso intercomunicanti tra loro:

Geologia generale: studio dei meccanismi e delle cause che hanno generato e modificato la Terra
Petrografia: descrive e classifica le rocce secondo le loro caratteristiche di colore, granulometria (tessitura), organizzazione strutturale dei singoli elementi che la compongono (fabric)
Petrologia: studia l'origine e le modalità evolutive dei tipi di rocce
Geochimica: la scienza che studia la distribuzione ed i rapporti quantitativi degli elementi chimici contenuti nella litosfera, nell'idrosfera, nell'atmosfera e nella biosfera, e le loro interazioni
Sedimentologia: analisi dei processi e degli ambienti che portano alla formazione di una roccia sedimentaria
Stratigrafia: studio dell'organizzazione nel tempo e nello spazio delle successioni rocciose sedimentarie e della loro datazione (vedi anche Paleontologia e Paleogeografia)

L'anticlinale di Durbuy o Homalius Rock ha 300 milioni di anni.
.

Icnologia: studio delle tracce fossili preservate nelle rocce.
Biostratigrafia: studio della distribuzione dei fossili entro gli strati rocciosi, e della loro evoluzione per determinare l'età delle formazioni rocciose e compiere correlazioni locali, regionali e globali.
Geocronologia: studio dell'età assoluta delle rocce
Cronostratigrafia: integrazione dei risultati della Biostratigrafia e della Geocronologia per produrre uno schema, di tipo gerarchico, di datazione delle rocce applicabile a larga scala possibile ed al maggior numero possibile di rocce.
Tettonica: studio delle deformazioni rigide o plastiche della crosta terrestre
Geologia strutturale: studio delle deformazioni rigide (fragili) o plastiche (duttili) delle rocce
Geodinamica: studio della dinamica delle placche litosferiche (vedi teoria della Tettonica a zolle)
Geologia regionale: che individua aree (chiamate regioni[1]) omogenee dal punto di vista geologico, della crosta terrestre, ne descrive i lineamenti geologici tipici, ne delinea la storia geologica ed i rapporti reciproci con le regioni confinanti.
Geologia storica: che organizza i dati della geologia regionale, stratigrafia e geologia tettonica in una sequenza di eventi che descrivono l'evoluzione della crosta terrestre durante le ere geologiche
Geomorfologia: studio delle forme della superficie terrestre e dei processi che le originano e\o contribuiscono alla loro evoluzione
Climatologia: studio del clima terrestre attuale e passato
Idrologia: studio delle relazioni fra l'acqua e la superficie terrestre in senso lato
Glaciologia: studio dei ghiacciai terrestri.
Vulcanologia: studio dell'origine, dell'evoluzione, delle forme e dei prodotti di un vulcano
Geofisica: (anche detta fisica terrestre) è in generale l'applicazione di misure e metodi fisici allo studio delle proprietà fisiche del pianeta Terra.
Geologia Planetaria o Esogeologia : studio dei pianeti del Sistema Solare e di componenti geologici extraterrestri.
Quando il geologo, spesso utilizzando conoscenze e tecniche di più rami della geologia, svolge attività di campagna per il riconoscimento degli elementi geologici di un territorio e la compilazione di una cartografia geologica, si parla di rilevamento geologico.

Altre suddivisioni sono utilizzate per specifici campi di intervento della geologia:

Geologia applicata: è un termine onnicomprensivo che si riferisce all'utilizzo delle Scienze della Terra per la soluzione di problemi dell'uomo e dell'uomo in relazione all'ambiente, in cui l'aspetto geologico gioca un ruolo rilevante sia per competenze tematiche sia in termini di legge.
Geologia degli idrocarburi è un termine usato per indicare uno specifico gruppo di discipline di Scienze della terra sviluppate ed applicate alla ricerca e produzione di idrocarburi dal sottosuolo. Le conoscenze acquisite in questo campo oggi vengono estese ai campi applicativi della geotermia profonda, dello stoccaggio sotterraneo del gas, e dello smaltimento sotterraneo dell'anidride carbonica.
Geologia mineraria: indica l'applicazione e l'approfondimento di alcune branche delle Scienze della Terra allo scopo di individuare e sfruttare le risorse minerarie, rinvenibili nella crosta terrestre
Geologia marina: è un termine onnicomprensivo che indica lo studio delle caratteristiche attuali dei mari e dei loro fondali dal punto di vista delle Scienze della Terra
Geologia urbana: studio delle aree urbane, in funzione delle caratteristiche fisiche del territorio. Si avvale di un approccio metodologico interdisciplinare. Si avvale di dati non solo attinenti alle Scienze della Terra, ma anche pertinenti ad altre discipline (dati geoarcheologici, storici, cartografici ecc.).
Geotecnologie: si occupa dello studio del territorio con l'aiuto e lo sviluppo delle tecnologie digitali informatiche (tecniche di telerilevamento, fotogrammetria digitale, elaborazione di cartografie tematiche...)
Ciascuno di questi ambiti, in cui convenzionalmente è suddivisa la geologia, pur sviluppandosi in una specializzazione sempre più spinta, richieda sempre una forte interdisciplinarità per una corretta interpretazione, e come i risultati di ogni studio possano avere una ricaduta di interesse teorico e pratico negli altri ambiti geologici.

Applicazioni pratiche
La geologia è importante per la valutazione delle risorse idriche, per la previsione e la comprensione dei pericoli naturali (es. rischio idrogeologico), per l'individuazione ed il risanamento dei problemi ambientali, per la pianificazione territoriale e la realizzazione di opere pubbliche e private, per il rilevamento di risorse naturali ad esempio minerali ed idrocarburi (in primis petrolio e metano), per l'estrazione di molti materiali d'uso commerciale e industriale, per lo studio sui mutamenti del clima e dell'ambiente, per la conoscenza del sottosuolo (geognostica) e dei relativi parametri geotecnici, fondamentali per la corretta progettazione di qualunque opera costruttiva.
https://rumble.com/v1nci8c-afsluitdijk.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1nce3q-le-dighe-dei-paesi-bassi.le-zuiderzee-dei-paesi-bassi.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1n4qeq-parliamo-dellattacco-terroristico-al-ponte-russo-sullo-stretto-di-kerch..html?mref=rljsx&mc=e5yiv Questa Putin gliela farà pagare cara all'Occidente eh...ripareranno il danno...l'Ucraina di Zelensky ha rivendicato questo attacco terroristico eh...quindi vi siete tutti autocondannati da soli per sta stronzata eh..tutto scritto..In Europa preparatevi a morire di freddo e di fame eh,questo è sicuro...Sembra che sia stato eseguito da un semi-camion con esplosivi.
Ciò rientrerebbe nel metodo operativo di Kiev(USA,UE,NATO,Vaticano,Israele).
Preferiscono le autobombe per assassinare funzionari o persone che Kiev considera nemici.
Gli incendi sul ponte sono stati spenti, i rottami del treno sono stati recuperati e poi inizierà la valutazione dei danni. https://rumble.com/v1ml9ew-the-economist-annuncia-un-gran-evento-nucleare-in-ottobre-del-2022.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1mi17i-la-democrazia-made-in-usa..html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1mhibs-lavrovgli-usa-non-hanno-mai-esitato-a-usare-la-forza-con-pretesti-inventati.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1mi024-usagli-esportatori-della-democrazia-e-dei-diritti-umani-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
le hanno scritte loro queste cose sono diritti inalienabili,firmati e approvati da loro eh,quindi violano i diritti umani appunto... https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/DICHIARAZIONE_diritti_umani_4lingue.pdf
https://rumble.com/vvijeo-la-dichiarazione-universale-dei-diritti-umani-leggiamola-insieme.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vvim57-leggo-la-dichiarazione-universale-sulla-bioetica-e-i-diritti-umani-and-vi-d.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m1e3g-e-i-morti-furono-giudicati-secondo-le-loro-azionisecondo-ci-che-era-scritto.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
A Google è stato ordinato dal tribunale arbitrale di Mosca di ripristinare i canali YouTube di RT, che sono stati bloccati dal gigante tecnologico in seguito al lancio dell'operazione militare russa in Ucraina.
https://www.rt.com/news/564065-rt-wins-google-lawsuit/
La decisione è stata annunciata martedì quando il tribunale si è pronunciato a favore di ANO TV-Novosti, la società fondatrice di RT, contro Google LLC, Google Ireland Limited e la divisione russa di Google. È stato ordinato loro di ripristinare l'accesso ai canali bloccati.
Gli amministratori di YouTube hanno limitato l'accesso a tutti i canali di RT e RTD all'inizio di marzo, poco dopo che la Russia ha lanciato la sua operazione militare in Ucraina. https://rumble.com/v1m1e3g-e-i-morti-furono-giudicati-secondo-le-loro-azionisecondo-ci-che-era-scritto.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
NON SCAPPATE MI RACCOMANDO CHE COSì FACCIAMO IL REMAKE DI PIAZZALE LORETO AL VATICANO O ALTRA PIAZZA DI ROMA CON I POLITICI,I MASSONI,I NOBILI E I PRETI CHE TANTO DOVETE MORIRE TUTTI NEI VOSTRI PECCATI OVVIO Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli
stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente
di fuoco e zolfo che è la morte seconda E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
https://rumble.com/v19x0f4-apoc
quindi ho ragione io come volevasi dimostrare,e sarà un buon motivo per chiedere l'asilo politico in Russia..non c'è problema vado al mare a Yalta in Crimea IN RUSSIA passando dal ponte sullo stretto di Kerch come rifugiato politico ovvio e mandando video da lì agli italiani in Italia pigliandoli per il culo ovvio..quindi hanno fatto la loro scelta eh...gli dico che moriranno di freddo e di fame agli italiani ovvio...L'UE e gli Stati Uniti hanno ipocritamente rifiutato di accettare i risultati del referendum russo, bollando la mossa come un'annessione e non come l'espressione della libera volontà della popolazione locale.
https://rumble.com/v1m5q14-parliamo-di-geopolitica-e-dellannessione-dei-nuovi-territori-alla-russia.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://www.today.it/politica/meloni-referendum-putin-ucraina-donbass-farsa.html
Meloni: "Il referendum di Putin è una farsa senza alcun valore", e gli ucraini apprezzano
L'atteggiamento della leader di Fratelli d'Italia, e potenziale Presidente del Consiglio, è chiaro: sostegno all'Ucraina e disconoscimento del referendum russo in Donbass.Questa volta la leader di Fratelli d'Italia ha commentato il referendum voluto da Vladimir Putin per annettere quattro regioni ucraine del Donbass sotto il controllo militare di Mosca: Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Dopo il rinnovato sostegno al presidente ucraino Volodimyr Zelensky e le dichiarazioni di solidarietà alle donne iraniane, continuano dunque le esternazioni sulla politica estera di Meloni, probabile e prossima prima presidente del Consiglio nella storia della Repubblica italiana.

Cosa ha detto Meloni su Putin e l'apprezzamento ucraino
''La dichiarazione di annessione alla Federazione russa di quattro regioni ucraine dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare non ha alcun valore giuridico e politico'', ha sottolineato la leader di Fratelli d'Italia in una nota diffusa dal partito. ''Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell'intero continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra Nazioni da parte della Russia conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali'', conclude la nota di Meloni.

"Sono molto lieto di vedere che la possibile futura premier italiana abbia più e più volte espresso una posizione di sostegno all'Ucraina''. Così all'Adnkronos il deputato ucraino e membro della commissione Affari Esteri, Sviatoslav Yurash, a proposito della posizione espressa dalla leader di Fratelli d'Italia. L'esponente del partito Servitore del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky ha poi accolto favorevolmente il fatto che Meloni ''non ha fatto come Berlusconi che vorrebbe tenere a bada Putin''. "Meloni - ha aggiunto - ha una posizione molto chiara'' sulla crisi in Ucraina.

La posizione dell'Europa
"Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l'annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Indebolendo deliberatamente l'ordine internazionale basato sulle regole e violando palesemente i diritti fondamentali dell'Ucraina all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale, principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale". E' quanto si legge in una dichiarazione dei 27 capi di Stato e di Governo dell'Unione europea.
"Non riconosciamo e non riconosceremo mai i referendum illegali che la Russia ha progettato come pretesto per questa ulteriore violazione dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, ne' dei loro risultati falsi e illegali. Non riconosceremo mai questa annessione illegale. Tali decisioni sono nulle e non possono produrre alcun effetto giuridico di sorta. Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk sono l'Ucraina. Invitiamo tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali a respingere inequivocabilmente questa annessione illegale", si legge ancora.
"I territori occupati dai russi sono terra ucraina. Lo ha dichiarato su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, condividendo la dichiarazione congiunta di condanna ai referendum nelle regioni ucraine occupate dalla Russia, firmata dai membri del Consiglio Ue. "L'annessione illegale proclamata da Putin non cambierà niente. Tutti i territori occupati illegalmente dagli invasori russi sono terra ucraina e faranno sempre parte di questa nazione sovrana", si legge nel tweet di von der Leyen.

Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha condanna su Twitter l'annessione dei territori ucraini da parte della Russia. "Non riconosciamo i referendum fasulli della Russia. Non riconosciamo l'annessione illegale del Cremlino. Siamo a fianco dell'Ucraina", si legge nel tweet di Metsola.
https://rumble.com/v1m5gz0-putin-firma-i-trattati-di-adesione-delle-nuove-regioni-alla-russia.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1lhl7t-parliamo-della-guerra-del-donbass-che-c-da-8-annidei-referendum.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m4zh0-firmato-il-trattato-di-incorporazione-di-donetsk-luhansk-kherson-e-zaporozh.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1lurj6-loccidente-non-riconosce-i-risultati-dei-referendum-legittimi-sulladesione-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m56fa-ladimir-putin-oggi-abbiamo-firmato-i-trattati-di-ammissione-in-russia.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m57vi-putin-loccidente-raccoglie-tributi-al-resto-del-mondo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m55hy-putingli-abitanti-di-donetsk-luhansk-kherson-e-zaporozhie.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m53sk-putin-e-i-rappresentanti-di-donetsk-luhansk-kherson-e-zaporozhie-celebrano-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1lw094-brexit-documentario-bbc.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1lw2gu-brexit-means-brexit-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1m4u34-le-copertine-di-the-economist-che-devi-vedere-analisi.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
l'occidente ancora non ha riconosciuto la Crimea come Russia eh dopo 8 anni ricordiamolo bene per me invece è Russia appunto...Se l'europa e gli USA non lo riconoscono valido è un problema loro,ricordandogli che l'Ucraina non faccia parte nè dell'UE nè degli USA nè della NATO e che l'Ucraina sia lo Stato più corrotto del mondo e che quindi non hanno nessuna parola a riguardo e non siano fatti che riguardano loro(USA,UE e NATO)..il referendum è valido e i territori diventano russi,la gente ha votato liberamente nessuno gli ha puntato le armi soprattutto...L'Occidente ha bollato gli ultimi referendum nelle regioni secessioniste come "condotti sotto la minaccia delle armi"(quali??ah sì,ma quelle ucraine di USA e NATO tra cui quelle date dall'Italia però), ignorando le minacce dell'Ucraina di punire gli abitanti del luogo per aver preso parte al voto, nonché gli incessanti bombardamenti di Kiev. Igor Zhdanov di RT riferisce da Lugansk che lo spoglio dei voti è terminato.
https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_russi_d%27annessione_nell%27Ucraina_occupata_del_2022
https://rumble.com/v1lhl7t-parliamo-della-guerra-del-donbass-che-c-da-8-annidei-referendum.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1lh3ax-guerra-del-donbass-estate-2014-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv https://rumble.com/v1lv6uk-il-congresso-degli-usa-d-il-benvenuto-ai-membri-neonazisti-del-battaglione-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv L'Euromaidan (lett. "Europiazza") fu una serie di manifestazioni filoeuropee iniziate in Ucraina nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2013, all'indomani della decisione del governo di sospendere le trattative per la conclusione di un accordo di associazione con l'UE. Tale accordo avrebbe creato una zona di libero scambio globale e approfondito tra Ucraina e Unione europea. Durante le proteste, concentrate nella capitale Kiev, il 30 novembre 2013 si verificò una escalation di violenza a seguito dell'attacco perpetrato dalle forze governative contro i manifestanti. Le proteste sfociarono nella rivoluzione ucraina del 2014
https://it.wikipedia.org/wiki/Euromaidan
Dopo la rivoluzione del 2014, la Russia ha rifiutato di riconoscere il nuovo governo provvisorio - chiamando la rivoluzione un colpo di Stato e accusando gli Stati Uniti d'America e l'UE di aver finanziato e diretto la rivoluzione - e ha preso il controllo della penisola di Crimea in Ucraina.
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_ucraina_del_2014
"Euromaidan" è una parola costituita dalle parole "Euro", inteso come abbreviazione di Europa, e "Maidan", in riferimento alla piazza dell'Indipendenza (in ucraino: Майдан Незалежності?, traslitterato: Majdan Nezaležnosti), la piazza principale di Kiev dove si concentrarono le proteste iniziali.

Il movimento venne nominato in base all'hashtag #euromaidan (in ucraino: #євромайдан?) utilizzato inizialmente sui social network per organizzare le proteste. Ben presto, sui media internazionali, la manifestazione divenne popolare con questo nome. Durante le proteste la parola "Maidan" (piazza) giunse a indicare di per sé l'attività politica in pubblico.

Gli eventi dell'Euromaidan sono conosciuti anche con il nome di "Eurorivoluzione"
Il 20 febbraio 2014, iniziò uno dei giorni più sanguinosi della protesta. Sì contarono oltre 100 morti, 70 tra i manifestanti e 17 tra la polizia. A sparare furono dei cecchini appostati alle finestre dei palazzi che circondano piazza Maidan.[26] Ancora ignota e soggetta a investigazioni è l'identità di cecchini che quel giorno spararono sulla folla.[27] Molti commentatori paragonarono i disordini a una guerra civile
Nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 2014 il presidente Viktor Janukovyč volò da Kiev verso Charkiv affermando di essere vittima di un colpo di Stato.[36][37] Fu poi bloccato all'aeroporto di Donec'k dalla guardia di frontiera ucraina nel tentativo di imbarcarsi su un aereo, ma proseguì la fuga su una vettura blindata, diventando quindi irreperibile. La crisi di Crimea del 2014 fu una delle conseguenze dell'Euromaidan, dopo che nel febbraio 2014 il governo precedentemente in carica venne rimpiazzato da uno in linea coi principi dell'Euromaidan; la Russia è intervenuta nei primi giorni di marzo spostando truppe regolari nella penisola di Crimea e bloccando con le sue navi da guerra il porto di Sebastopoli ai movimenti delle navi ucraine con lo scopo "di proteggere la popolazione di nazionalità russa in Crimea".

L'Ucraina ha risposto mettendo in mobilitazione le sue forze armate, anche se l'obiettivo principale era quello di risolvere la questione per via diplomatica in quanto le forze armate ucraine in nessun caso sarebbero state in grado di confrontarsi con quelle russe, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La Russia ha risposto affermando che le sue truppe non avrebbero lasciato il territorio della Crimea finché la situazione non si fosse stabilizzata. Alcuni stati, tra cui gli Stati Uniti d'America, il Canada, la Francia, la Germania, l'Italia, la Polonia, il Regno Unito e l'organo dell'Unione europea hanno accusato la Russia di aver violato le leggi internazionali e di aver destabilizzato la sovranità ucraina. Altri stati (Siria, Corea del Nord, Venezuela, Ossezia del Sud e Transnistria) hanno invece appoggiato le azioni della Russia e/o condannato il governo Ucraino del dopo-Euromaidan come illegale.
La crisi russo-ucraina è uno scontro politico, diplomatico e militare[1] in atto tra Russia e Ucraina iniziato nel febbraio del 2014.

In seguito all'Euromaidan e alla successiva rimozione del presidente ucraino Viktor Janukovyč (avvenuta il 22 febbraio 2014), in Crimea iniziarono ad avere luogo alcune proteste filorusse. All'incremento delle manifestazioni gruppi di soldati russi senza insegne (i cosiddetti omini verdi) presero il controllo delle principali infrastrutture e dei centri amministrativi della regione. A questi avvenimenti seguì l'invio ufficiale delle forze armate russe in Crimea e il 16 marzo, in seguito a un referendum ritenuto non valido dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con 100 voti favorevoli, 11 contrari e 58 astenuti [2], la Russia annesse la penisola alla Federazione. Ad aprile di quello stesso anno nelle maggiori città del Donbass vi furono delle violente proteste filorusse che sfociarono in una guerra tra il governo ucraino e le forze separatiste, nel frattempo costituitesi nelle repubbliche popolari di Doneck e Lugansk e dichiaratesi indipendenti l'11 maggio in seguito a un referendum https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_russo-ucraina
L'annessione della Crimea alla Russia fu il primo evento della crisi russo-ucraina iniziata nel 2014.

Nello specifico, in seguito alla rivoluzione ucraina del 2014, il 27 febbraio 2014 la Russia inviò proprie truppe senza insegne a prendere il controllo del governo locale, l'11 marzo il nuovo governo filorusso dichiarò la propria indipendenza dall'Ucraina. Il 16 marzo fu tenuto un referendum sull'autodeterminazione della penisola, criticato e non riconosciuto da gran parte della comunità internazionale, segnato dalla vittoria del "Sì" con il 95,32% dei voti: le autorità della Crimea firmarono il 18 marzo l'adesione formale alla Russia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_sull%27autodeterminazione_della_Crimea_del_2014
https://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_adesione_della_Crimea_alla_Russia
https://it.wikipedia.org/wiki/Annessione_della_Crimea_alla_Russia
https://rumble.com/v1la1fn-il-segretario-dellonu-annuncia-un-inverno-di-malcontento.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1l99l9-analisi-di-fine-campagna-elettorale-2022leconomia-in-recessione-e-inflazion.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
anche Lavrov all'ONU li ha definiti fascisti tedeschi a questi eh...che è quello che sono realmente poi tra l'altro eh...visto che in Ucraina sono nazisti che inneggiavano ad Adolf Hitler,alle SS tedesche etc eh...adesso i territori delle repubbliche del Donbass, Kherson e Zaporozhie passano alla Russia oltre la Crimea che è gia Russia dopo il referendum che per Dio è valido ci siamo capiti??così è deciso,e se non vi sta bene non me frega un cazzo e vi ammazzo sionazisti pagani di merda come vi ho già eliminato da Mariupol al vostro battaglione Azov che non valeva nulla... vi dò un'altra bella lezione se non vi sono bastate tutte quelle di prima..tanto sarete tutti sterminati e sarete tutti in buona compagnia sì ma tutti all'inferno però tranquilli...
https://rumble.com/vzjdr9-euromaidan-road-to-war-la-storia-dietro-euromaidan-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1l82tj-lavrovle-atrocit-di-kiev-restano-impunite-perch-loccidente-copre-i-crimini-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v1l4b19-lavrov-il-termine-impunit-riflette-ci-che-sta-accadendo-in-ucraina-dal-2014.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
Nel 2014, i conflitti e le contraddizioni esistenti da decenni tra l'ovest agricolo e l'est industriale dell'Ucraina si sono trasformati in conflitti civili e poi in guerra. Le differenze di mentalità, lingua e tradizioni erano troppo inconciliabili. Di conseguenza, il movimento Euromaidan, nato come lotta per l'integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea, ha rapidamente virato verso idee apertamente nazionaliste. I gruppi radicali hanno iniziato a svolgere un ruolo di primo piano nel Maidan. Il cambio di regime, avvenuto grazie a Maidan, è stato visto nell'Ucraina sud-orientale come un colpo di Stato.

Tanto più che le forze che hanno vinto a Kiev hanno immediatamente delineato un nuovo vettore per lo sviluppo del Paese. Una delle prime decisioni del Parlamento ucraino è stata quella di cancellare lo status speciale della lingua russa. Migliaia di persone si sono unite alle proteste nelle regioni sudorientali. Di conseguenza, le regioni di Donetsk e Lugansk si sono autoproclamate Repubbliche Popolari.
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_miliardario_george_soros_io_ho_finanziato_il_colpo_di_stato_in_ucraina/82_16747/
Era il maggio del 2014, tre mesi dopo il colpo di stato di Kiev, e il miliardario americano George Soros ha rivelato a Fareed Zakaria della CNN di essere responsabile della
creazione di una fondazione in Ucraina che ha contribuito al golpe contro il presidente Viktor Ianukovitch e all’insediamento di una giunta sostenuta dagli Stati Uniti.

“Ho creato una fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione ha continuato a operare e ha avuto un ruolo importante negli eventi recenti", ha spiegato Soros.

E’ noto, malgrado non se ne parli, che George Soros ha lavorato in stretta collaborazione con l’USAID, la National Endowment for Democracy (Fondazione nazionale per la democrazia, che fa il lavoro che una volta veniva fatto dalla CIA), l’International Republican Institute, il National Democratic Institute for International Affairs e la Freedom House allo scopo di far scoppiare una serie di rivoluzioni nell’Europa dell’est e nell’Asia centrale, dopo il crollo programmato dell’Unione sovietica.

Molti partecipanti alle manifestazioni di Piazza Maidan a Kiev erano membri delle ONG fondate da Soros o addestrati da queste stesse ONG in seminari e conferenze sponsorizzate dall’International Renaissance Foundation (IRF) di Soros e dai suoi numerosi istituti e fondazioni Open Society.

L’IRF, fondata e finanziata da Soros, si vanta di aver ricevuto più donazioni di tutte le altre organizzazioni per attuare la trasformazione “democratica” dell’Ucraina.

Nell'aprile del 2014 era stato annunciato che Andriy Parubiy e altri leader implicati nel colpo di Stato lavoravano con la CIA e l’FBI per sconfiggere e uccidere i separatisti che si opponevano alla giunta di Kiev. Dopo il golpe, Parubiy è divenuto capo del Consiglio di sicurezza e di difesa nazionale dell’Ucraina.

Da quando il miliardario Petro Poroshenko è il nuovo presidente del paese, i tentativi di schiacciare l’opposizione nell’est si sono intensificati. Del resto, Poroshenko è quasi la scelta perfetta per i mondialisti e l’Unione europea. Faceva parte del Consiglio della Banca nazionale ucraina e ha collaborato con il Fondo monetario internazionale.

“Il posizionamento delle forze aeree e terrestri della Nato vicino alla frontiera russa nell’Europa dell’est e il viaggio di Barack Obama, destinato a rinforzare l’influenza americana in Asia, hanno un solo obiettivo – scriveva il giornalista Wayne Madsen all’inizio di luglio – Le forze visibili e invisibili che dettano la politica a Washington, Londra, Parigi, Berlino e altre capitali servili, hanno deciso di schiacciare i BRICS, l’emergente blocco finanziario che raggruppa Brasile, Russia, India, Cina e sud Africa.” Le ultime scelte di politica internazionale dle "libero" occidente servono a destabilizzare questi cinque paesi. Le parole di Soros del 2014 sono un'ammissione onesta di un destabilizzatore di professione, che non lasciano adito a possibili altre interpretazioni. Non ci dite che ancora credere alla retorica della "democrazia" e che portare la Nato ai confini con la Russia sia per la nostra sicurezza?
https://www.economist.com/leaders/2022/09/22/how-afraid-should-europe-be-of-giorgia-meloni
Il prossimo leader italiano sarà vincolato dalla politica, dai mercati e dal denaro
22 settembre 2022
a meno che i sondaggi non siano drammaticamente sbagliati, il 25 settembre gli italiani eleggeranno il governo più di destra nella storia del dopoguerra del loro paese. Un'alleanza a tre partiti dovrebbe vincere oltre il 60% dei seggi in parlamento; i Fratelli d'Italia (fdi) sembrano destinati a dominare il trio, e la sua leader, Giorgia Meloni, a subentrare come primo ministro.

I liberali rabbrividiscono. Il fdi ha le sue radici nel NEOFASCISMO(tedesco?). Nei discorsi la signora Meloni martella gli immigrati clandestini e "sveglia l'ideologia". Ha detto ai conservatori americani all'inizio di quest'anno che "tutta la nostra identità è sotto attacco" e ha accusato l'Unione europea di essere complice della "sostituzione" etnica. Difende e ammira Viktor Orban, il primo ministro populista ungherese. L'elevazione della signora Meloni seguirebbe il successo dei Democratici svedesi la scorsa settimana nel diventare il secondo partito più grande di quel paese, con una probabile voce in capitolo nel prossimo governo. Marine Le Pen in Francia ha preso il 41% dei voti nella sua corsa contro Emmanuel Macron ad aprile. Tutti questi sono segni di un forte spostamento dell'equilibrio europeo verso l'estrema destra nazionalista
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77a Assemblea generale delle Nazioni Unite(ONU) a New York.e quindi in base alle parole di Zelensky le repubbliche del Donbass(Donetsk e Luhansk),e le province di Kherson e Zaporozhie hanno fatto il referendum per unirsi al territorio della Russia appunto visto che glielo ha detto Zelensky stesso di andare in Russia..Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha citato Zelenski all'ONU per dire che i residenti del Donbass che si considerano russi "dovrebbero andare in Russia" nel contesto della decisione di tenere un referendum.
I Paesi occidentali condannano i referendum nelle repubbliche del Donbass e in due regioni dell'Ucraina controllate dalla Russia, definendoli antidemocratici dopo anni di politiche selettive nei confronti dell'autodeterminazione dei popoli.
quindi in base alle parole di Zelensky le repubbliche del Donbass(Donetsk e Luhansk),e le province di Kherson e Zaporozhie hanno fatto il referendum per unirsi al territorio della Russia appunto visto che glielo ha detto Zelensky stesso di andare in Russia..Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha citato Zelenski all'ONU per dire che i residenti del Donbass che si considerano russi "dovre

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