SI SCRIVE CONCORRENZA, SI LEGGE PRIVATIZZAZIONE

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Trasmissione del 4 luglio 2022

"Il 7 dicembre del 2020, per la prima volta, l’acqua è stata quotata in borsa a Chicago.
L’iniziativa è stata promossa dalla Black Rock, da molti definita il più potente fondo di investimento internazionale. Nel suo sito internet la Black Rock illustra i rendimenti crescenti (fino al 37,41% solo nel 2021) ottenuti dall’investimento su 50 società operanti nel settore idrico: il titolo all’uopo lanciato si chiama inequivocabilmente IH2O. Del resto, è ormai dato acquisito da molti anni che i profitti derivanti dalla gestione privata dell’acqua sono superiori a quelli del petrolio.
Ma Black Rock è ben conosciuta anche per altro: quasi paritariamente con l’altro fondo di investimento dominante, Vanguard, detiene il pacchetto di controllo delle maggiori case farmaceutiche mondiali[2], in particolare di quelle che producono i vaccini anti-Covid 2019. In pratica, i profitti ricavati dalla speculazione sull’acqua e quelli ottenuti dalle forniture di vaccini finiscono e finiranno a questi fondi di investimento per essere ripartiti fra i rispettivi azionisti.

Quanto ai vaccini è appena il caso di ricordare che la sola Pfizer ha dichiarato a novembre che i suoi ricavi per il 2021, relativi al farmaco BNT162b2 (vaccino anti-covid 2019), avrebbero raggiunto i 36 miliardi di dollari (pari a 31 miliardi di euro), mentre nel luglio precedente la stima previsionale, sempre per il 2021 (e già rivista al rialzo), era di “soli” 33 miliardi di dollari[3].

Il governo è intervenuto esattamente un anno dopo la quotazione in borsa dell’acqua, varando il disegno di legge che apre agli investimenti speculativi privati il settore dei servizi pubblici locali."
"Tutto ciò senza che una sola delle privatizzazioni fin qui imposte abbia mantenuto le promesse di efficienza mentre ogni volta abbiamo subìto aumenti delle tariffe, investimenti insufficienti, diminuzione dell’occupazione, diminuzione della qualità del servizio e delle infrastrutture, mancanza di democrazia."
"Il contenuto del DDL si muove nel senso da lungo tempo auspicato dagli interessi finanziari internazionali e intende, prima di tutto, rimuovere l’ingombrante ostacolo costituito dai referendum del 2011.

Del resto, si tratta di un intervento “annunciato” da molto tempo: dieci anni fa, il 5 agosto 2011, nel pieno della crisi delle borse europee e con lo spread (differenziale tra i tassi sui titoli italiani e i bund tedeschi) giunto a livelli insostenibili, il governatore uscente della BCE, Jean Claude Trichet, e Mario Draghi (che sarebbe succeduto a Trichet di lì a poco), avevano inviato al governo Berlusconi una lettera riservata, dettando una serie di misure economico-finanziarie da assumere urgentemente e che, sebbene non fosse reso esplicito, costituivano la condizione per ottenere il sostegno della BCE stessa, attraverso l'acquisto massiccio di titoli di Stato italiani. Tra le misure “suggerite” era compresa la «piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali» con specifico richiamo alla «fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala».

La successione temporale è importante: solo due mesi prima, nel giugno 2011, si erano tenuti i referendum, in particolare sui servizi pubblici locali, con i quali gli Italiani avevano espresso la netta contrarietà alla privatizzazione. Approfittando, però, del momento di grave crisi che aveva investito il nostro paese e ignorando l’esito dei referendum, fu proposta la privatizzazione sistematica. E non è un caso che uno degli autori di quella lettera riservata, quale odierno Presidente del Consiglio, riproponga oggi la stessa ricetta."

Dunque, acqua, salute, trasporti e rifiuti finiranno in mano alla speculazione finanziaria?

- Filippo Burla è membro della redazione economica del Primato Nazionale ed autore del saggio "Tornare potenza. Dieci tesi economiche per l'Italia".

- Gilberto Trombetta, giornalista e addetto stampa, è stato candidato alla carica di Sindaco di Roma per "Riconquistare l'Italia" alle scorse elezioni.

- Pietro Bargagli Stoffi, ricercatore dell'Università Politecnica di Losanna, è autore di "Uropia il protocollo Maynards", thriller distopico sul tramonto della Democrazia nella UE.

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