BRITANNIA

2 years ago
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Trasmissione del 7 giugno 2022
"Lasciatemi sottolineare ancora che non dobbiamo fare prima le principali riforme e poi le privatizzazioni. Dovremmo realizzarle insieme.
Di certo, non possiamo avere le privatizzazioni senza una politica fiscale credibile, che – ne siamo certi – sarà parte di ogni futuro programma di governo, perché l’aderenza al Trattato di Maastricht sarà parte di ogni programma di governo"
"I mercati vedono le privatizzazioni in Italia come la cartina di tornasole della dipendenza del nostro governo dai mercati stessi, dal loro buon funzionamento come principale strada per riportare la crescita.
Poiché le privatizzazioni sono così cruciali nello sforzo riformatore del Paese, i mercati le vedono come il test di credibilità del nostro sforzo di consolidamento fiscale. E i mercati sono pronti a ricompensare l’Italia, come hanno fatto in altre occasioni, per l’azione in questa direzione.
I benefici indiretti delle privatizzazioni, in termini di accresciuta credibilità delle nostre politiche, sono secondo noi così significativi da giocare un ruolo fondamentale nel ridurre in modo considerevole il costo dell’aggiustamento fiscale che ci attende nei prossimi cinque anni".
Così Mario Draghi - allora direttore generale del ministero del Tesoro - il 2 giugno 1992 dopo l'incontro con i 'British Invisibles' (il gruppo di interessi finianziari della City di Londra, all'epoca) sul panfilo della regina Elisabetta II, il famigerato "HMY Britannia".

Nel 2008, poi, sullo stesso Draghi l'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ebbe a dire: «…un vile affarista, non si può nominare Presidente del Consiglio chi è stato socio della Goldman Sachs. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male. È il liquidatore, dopo la famosa crociera sul “Britannia”, dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quando era direttore generale del Tesoro.
E immaginati che cosa farebbe da Presidente del Consiglio dei ministri. Svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni.
E certamente i suoi ex comparuzzi di Goldman Sachs.»
Cosa accadde veramente sul panfilo Britannia? A 30 anni da quel 2 giugno 1992 ne parliamo con @Gitro77 e @f_burla.

- Filippo Burla è membro della redazione economica del Primato Nazionale ed autore del saggio "Tornare potenza. Dieci tesi economiche per l'Italia".

- Gilberto Trombetta, giornalista e addetto stampa, è stato candidato alla carica di Sindaco di Roma per "Riconquistare l'Italia" alle scorse elezioni.

- Pietro Bargagli Stoffi, ricercatore dell'Università Politecnica di Losanna, è autore di "Uropia il protocollo Maynards", thriller distopico sul tramonto della Democrazia nella UE.

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