SHANGHAI: ABITANTI SOTTOMESSI ALLA SORVEGLIANZA TOTALE DI DRONI E ROBOT

INCUBO DEGLI EUROPEI E REALTA' DI SHANGHAI: ABITANTI SOTTOMESSI ALLA SORVEGLIANZA TOTALE DI DRONI E ROBOT.
LA CINA STA DICENDO TUTTA LA VERITA'?Show more

Con il pretesto della necessità del rispetto di un lockdown assurdo, finalizzato a l'ancora più assurdo obiettivo del «zero contagi», le autorità di Shanghai stanno facendo utilizzo intensivo di droni e robot per mantenere sottomessa la popolazione della megalopoli, ormai stremata ed esasperata dalle sproporzionate restrizioni poste da fine marzo.

Hanno ormai fatto il giro del mondo le immagini delle strade di Shanghai, ormai vuote, attraversate solo da «cani-robot» che ripetono incessantemente l'invito ai cittadini di rimanere chiusi in casa.

Per non parlare delle flotte di droni, spedite dalle stesse autorità, trai palazzi della megalopoli, per sorvegliare dall'alto i cittadini ed invitare gli «inosservanti» a «frenare il proprio desiderio di libertà».

Autentici scenari apocalittici che ricordano quelli che presentavano molti anni fa celebri film di fantascienza. Dal 1 marzo, quando è cominciato l’allarme Omicron, a Shanghai sono stati individuati circa 250 mila casi, il 96% asintomatici; poche decine i malati in «condizioni critiche»; solo 3 decessi, stando alle dichiarazioni delle autorità.
Una realtà tutt'altro che preoccupante dunque, specialmente in considerazione del lievissimo grado di pericolosità della variante stessa. Malgrado ciò, da ormai tre settimane, 26 milioni di persone sono costrette alla reclusione domestica.

L’autoisolamento fiduciario per gli asintomatici (portatori sani) non esiste: chi risulta positivo viene spedito in confinamento in enormi capannoni con servizi igienici improvvisati e carenti.

La follia dell'obiettivo «zero-covid» sta inoltre producendo, logicamente, gravissime ripercussioni sull'economia della metropoli e su quella dell'intera Cina. Shanghai rappresenta il cuore delle attività finanziarie e commerciali dell’economia nazionale e il suo PIL incide per poco meno del 5% sul PIL totale cinese.

Il fatto che di fronte alla manifesta e sempre più incontenibile esasperazione dei cittadini di Shanghai, Xi Jinping si a personalmente intervenuto a sostegno del lockdown, lascia però adito a dubbi inquietanti:
➡️ Per una variante benigna come Omicron, può mai essere necessario e di sicura utilità il lockdown imposto ai Shanghaiesi dalle autorità cinesi?
➡️ Considerati i ridottissimi rischi prodotti da Omicron, come può tale variante giustificare l'eccezionale dispiegamento di droni e robot per controllare gli abitanti di Shanghai?
➡️ E' veramente Il Covid, nella sua variante Omicron, il virus che la Cina sta tentando di contenere nei confini di Shanghai oppure si tratta di un nuovo e più pericoloso virus che viene nuovamente taciuto al resto del mondo?

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