Fulvio Grimaldi: La Resistenza del Cavallino Bianco

3 years ago
4

Chi avrebbe detto che in un remoto, quanto ambientalmente noto e pregiato angolo delle Alpi dolomitiche, San Candido, si sarebbe rischiato di arrivare a un punto nodale nel confronto tra libertà/verità e operazione di ingegneria sociale e biotecnologica come lo è la covid-globalizzazione coatta.

Eppure è successo e va succedendo in queste ore. Il protagonista è un albergo, il Cavallino Bianco, monumento storico che, dal 1316,
e' gestito dalla stessa famiglia, i Kuehbacher, resi dalla protervia del regime sanitario e del suo proconsole in Sudtirolo, eroi e martiri della più importante contesa tra libertà e tirannia che abbia investito il nostro popolo, e specificamente la categoria degli esercenti, dai tempi della riconquistata libertà.

È stata la coscienza e il coraggio di Hannes Kuehbacher, col rifiuto di esigere dai suoi ospiti l'obbedienza alle misure restrittive inflitte dal regime sanitario e con la denuncia dell'aggressione psicofisica, condotta in particolare contro i giovani, a scatenare la virulenza repressiva del presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.

Dobbiamo renderci conto che in gioco non è soltanto la sorte di un bene sociale e culturale prezioso. Qui siamo al bivio, ancora una volta, tra libertà e autodeterminazione e una notte dell'umano che, a descriverla, fa venire meno.

Oggi, mercoledì, a San Candido abbiamo vissuto questo. Domani è resistenza contro abuso e si vedrà.
Fulvio Grimaldi

Loading comments...