Ucraina, il conflitto attraverso le immagini 2a puntata A cura di Max Bonelli
Proseguiamo con questo filmato la rubrica quotidiana che intende illustrare le implicazioni, le modalità e le caratteristiche del conflitto attraverso le immagini. Non perseguiamo nessuna finalità speculativa. Sappiamo che episodi del genere accadono purtroppo in ogni conflitto, specie quando assume i connotati di una guerra civile.
Ma la situazione di guerra e i comportamenti del regime ucraino sono giunti ad una soglia di allarme preoccupante. Intendiamo rendere più palpabile la situazione verso cui ci stanno trascinando surrettiziamente le nostre classi dirigenti. Buona visione, Giuseppe Germinario
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Ucraina, le caratteristiche del conflitto attraverso i filmati 1a puntata_A cura di Max Bonelli
Con questo filmato apriamo una rubrica quotidiana che intende illustrare le implicazioni, le modalità e le caratteristiche del conflitto attraverso le immagini. Non perseguiamo nessuna finalità speculativa. Intendiamo rendere più palpabile la situazione verso cui ci stanno trascinando surrettiziamente le nostre classi dirigenti. Buona visione, Giuseppe Germinario
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http://italiaeilmondo.com/2023/01/30/ucraina-cronaca-attraverso-filmati-di-guerra/
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Unione Europea e Germania! Controfigure e protagonisti_con Antonio de Martini
Da quaranta anni la costruzione e la designazione del nemico seguono lo stesso canovaccio. Dalle stelle alle stalle, personaggi come Saddam Husseyn, Milosevic, Gheddafi, per un pelo anche Assad, forse in un prossimo futuro Zelenski, hanno conosciuto una fine tragica, illudendosi per un attimo della benevolenza e delle grazie concesse dalla potenza aggrappata alle sue ambizioni egemoniche. Non sono altro che singoli punti di un cerchio che sta stringendo in una morsa ferrea ancora una volta l'Europa ed in particolare la Germania. Piuttosto che reagire, le vittime designate hanno scelto di divincolarsi il meno possibile. Così facendo pensano di guadagnare tempo; i più illusi ritengono di potersi ritagliare i resti di qualche pietanza. Saranno essi stessi la pietanza; il tacchino farcito da spolpare, senza nemmeno il ringraziamento. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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Stati Uniti, c'è poco da ridere_con Gianfranco Campa
Frenare l'ilarità di una vicepresidente, profusa irrefrenabilmente anche nei momenti meno opportuni ed imbarazzanti, è una missione impossibile. Non è l'unico personaggio da operetta che ha trovato posto nel caleidoscopio dei posti chiave dell'amministrazione statunitense. Un problema già serio in tempi ordinari dalle gerarchie politiche ben definite e dalle decisioni poco impegnative; drammatico in una fase di sconvolgimenti politici accompagnati da una disarticolazione dei centri di potere, laddove la riuscita dei colpi di mano dipendono dalle capacità proprie di controllo di parte delle leve di potere. Non è l'azzardo di pokeristi della domenica a guidare le scelte; è l'opera inquietante e gelida di troppi dottor stranamore in azione nell'ombra o appena dietro le quinte. Ancora una volta si deve partire dal battito d'ali a Washington per comprendere la tempesta attuale in Ucraina e le prossime annunciate qua e là per il mondo. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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http://italiaeilmondo.com/2023/01/26/stati-uniti-ce-poco-da-ridere_con-gianfranco-campa/
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Ucraina, 26a puntata_verso l'annientamento dell'esercito ucraino_con il col Douglas McGregor
Il colonnello McGregor continua nella sua lucida analisi dell'andamento del conflitto ucraino. Tutta la narrazione occidentale contrasta con gli elementi e le argomentazioni esposte da questo ufficiale. Il vicolo cieco in cui si sta cacciando la NATO la espone a decisioni drammatiche e catastrofiche. Qui la dudplicazione con sottotitoli in italiano della conversazione, tratta dal link originale https://www.youtube.com/watch?v=AZjQp8YA6UM . Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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http://italiaeilmondo.com/2023/01/23/ucraina-26a-puntata_verso-lannientamento-dellesercito-ucraino_con-il-col-douglas-mcgregor/
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Guardare e comprendere il multipolarismo_con Gianfranco La Grassa
Costruire uno strumento interpretativo adeguato a comprendere il contesto politico e geopolitico. Un impegno che non può prescindere dai tempi dettati dalla contingenza storica. Attardarsi, però, nella riproposizione pedissequa degli schemi interpretativi che hanno orientato le vicende politiche del secolo scorso porta sicuramente a posizioni fuorvianti e conclusioni sempre più paradossali. Ne parlo con Gianfranco La Grassa. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2023/01/21/guardare-e-comprendere-il-multipolarismo_con-gianfranco-la-grassa/
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Ucraina, 25a puntata_degenerazioni ed adattamenti di regime Con Stefano Orsi e Max Bonelli
Un conflitto prolungato mette a dura prova la tenuta di qualsiasi regime. Un vero e proprio test, fondato sul sangue e sul sacrificio della popolazione, che può portare alla degenerazione e al disfacimento di uno stato e del tessuto sociale, come ad una capacità di adattamento e di rinnovamento impensabili in tempi di ordinaria amministrazione. In questo conflitto stiamo assistendo ad una dinamica speculare, vedremo se irreversibile. Se da una parte, quella russa, si sta affermando, anche nel senso comune, la realtà di un confronto esistenziale con l'intero blocco occidentale, dall'altra il regime ucraino è aggrappato ad una disperata resistenza fondata sull'aiuto esterno pressoché esclusivo, con tutte le degenarazioni che questa comporta: quello di un regime e di una economia e società fondato sullo stato di guerra e sulla speculazione del più infimo livello. Più simile, quest'ultima ad una struttura per bande di fatto anomica e prive di regole per come le intendiamo. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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http://italiaeilmondo.com/2023/01/17/ucraina-25a-puntata_degenerazioni-ed-adattamenti-di-regime-con-stefano-orsi-e-max-bonelli/
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Biden e la caccia al tesoro_con Gianfranco Campa
Biden ovvero la parabola discendente di una controfigura. Siamo al terzo ritrovamento di documenti riservati in casa Biden o dintorni. Non è più soltanto un avvertimento; si tratta di uno stillicidio destinato a mantenere alta la pressione e debilitare e compromettere definitivamente, sia pure in forma controllata, il personaggio, ormai patetico. Per il resto saranno le dinamiche ormai innescate al Congresso a completare l'opera. Una operazione parallela, ma anche un viatico al tentativo di estromettere Trump dall'agone politico e di sterilizzare il movimento cresciuto sotto le sue ali. Un movimento, per altro, che sta imparando sempre più a camminare sulle proprie gambe. L'amministrazione di Biden ha cercato in questo anno di cavalcare i temi sollevati dal suo acerrimo nemico. La sostanza, in realtà, a cominciare dal problema dei flussi migratori, dal contenuto degli accordi internazionali e dalle dinamiche geopolitiche sono in continuità con le passate politiche demo-neoconservatrici. Una fase comunque di transizione gravida di rischi dovuta alla mancanza di una gestione unitaria e controllata e, soprattutto, alla crescente divaricazione tra le ambizioni coltivate e i mezzi disponibili. Il conflitto in Ucraina, la situazione in Brasile, il recente accordo tripartito tra Messico, Canada e Stati Uniti sono solo la punta di un iceberg. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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Stati Uniti, il sodalizio interessato di uno speaker_con Gianfranco Campa
Una conversazione in due puntate. Nella prima tratteremo dei retroscena e dei possibili scenari futuri legati all'elezione di Kevin McCarthy a speaker della Camera del Congresso statunitense. Una narrazione del tuto estranea alla "creatività" con la quale è stata profusa dalla stampa italiana, sempre più dedita alla scopiazzatura sempre meno diligente delle veline d'oltreoceano. Seguirà a breve la seconda puntata sulle ultime prodezze di Biden, un presidente ormai dal destino segnato, ma cionondimeno impegnato in Brasile e nello scacchiere nordamericano. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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http://italiaeilmondo.com/2023/01/14/14087/
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Ucraina, 24a puntata. A piccoli passi_con Max Bonelli
Dopo alcune settimane di stallo, con un tributo pesante di sangue soprattutto da parte Ucraina, la situazione sul fronte assume caratteristiche più dinamiche. Attacchi e controattacchi che comunque segnalano, al momento, l'arresto dell'avanzata ucraina ed una erosione lenta, ma progressiva del terreno da parte russa. Vengono al pettine i limiti e i punti forti dei rispettivi schieramenti in una situazione paradossale. Tanto è trasparente la situazione sul campo agli occhi dell'avversario, quanto la cortina fumogena è fitta nella informazione pubblica. Sarà il Generale Inverno, dovesse infierire, ad accelerare l'esito dello scontro. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2023/01/08/ucraina-24a-puntata-a-piccoli-passi-con-max-bonelli/
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Ucraina 23a! Il fallimento della strategia NATO, la sclerosi dell'esercito USA_con McGregor e Vlahos
Avremmo preferito concludere l'anno con un testo meno impegnativo e più bene augurante. Le dinamiche geopolitiche, purtroppo, non volgono certamente al sereno o quantomeno al variabile e non è certo rimuovendole dalla nostra comprensione che potremo garantirci l'agognato "quieto vivere" possibile. La speranza, alquanto remota, è che nel nostro paese inizino ad emergere forze importanti e capaci di tirarci fuori dal pantano in cui ci sta trascinando l'attuale classe dirigente. Proponiamo e raccomandiamo quindi l'ascolto di questa lunga conversazione in tre parti, curata nella traduzione in sottotitoli dal sito "voci dall'estero" http://vocidallestero.blogspot.com/ , sollecitata, commentata e supervisionata da Roberto Buffagni. Premendo sulla schermata l'icona delle impostazioni (ruota dentata) e selezionando nella cartella "sottotitoli" la lingua italiana, si ottiene la traduzione del testo. Buon ascolto e buon anno, Giuseppe Germinario
Questo lungo, appassionato colloquio sulla guerra in Ucraina tra *Michael Vlahos e **Douglas McGregor si è svolto all’inizio del mese di dicembre 2022, nella biblioteca dello Army and Navy Club di Washington D.C.
Per la serietà e la preparazione di entrambi, per l’ampiezza e la profondità della discussione, è forse la migliore analisi della situazione militare e politica conseguente al conflitto ucraino oggi disponibile.
Vlahos e McGregor appartengono entrambi all’ultima generazione dei Cold Warriors, e hanno operato, ad alto livello, all’interno delle istituzioni militari e accademiche dello Stato federale nordamericano. Dissentono dall’odierna politica estera statunitense, aderiscono entrambi all’interpretazione delle cause lontane della guerra in Ucraina come effetto dell’espansione a Est della Nato, proposta da John Mearsheimer. Da patrioti statunitensi, si interrogano sulle conseguenze di scelte strategiche che ritengono gravemente errate e pericolose, e sulla possibilità di correggerle.
Il colloquio è diviso in tre parti:
1) Che cosa ci fa capire questa guerra? Che cos’è accaduto sinora? A che punto siamo?
2) Perché la Nato ha commesso un errore strategico tanto grave, provocando una proxy war fondata sulla negazione della realtà e sull’inganno?
3) Che cosa si dovrebbe fare? In quale direzione stiamo andando?
Vocidallestero ringrazia Roberto Buffagni per aver segnalato e curato la presentazione di questo significativo colloquio e dei suoi protagonisti, nonché per la revisione finale della traduzione.
Ringrazia inoltre Roberto Pozzi (che svolge un prezioso lavoro di traduzione su gilbertdoctorow.com) e@X22Pedroper aver collaborato alla traduzionein italiano dei dialoghi, nonché @Asiaest per la sua collaborazione alla sottotitolatura dei video.
http://italiaeilmondo.com/2022/12/31/lo-stato-della-guerra-in-ucraina_-con-il-colonnello-douglas-mcgregor/ Il sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704 oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure
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Kissinger e l'Ucraina! La tragica inerzia della guerra_con Antonio de Martini
Mi spiace non aver voglia di tradurre il testo dell’articolo, scritto per lo SPECTATOR, rivista fondata nel 1828.
In accompagnamento al suo ultimo libro, ” LEADERSHIP” in cui presenta sei profili di leaders ( uno solo americano, Nixon, per dovere d’ufficio) l’articolo é l’attacco più veemente portato da un membro dell’establishment alla classe dirigente USA in materia di politica estera, campo in cui la compattezza é sempre stata di rigore quale che fosse l’amministrazione al comando.
Nella precedente sortita a commento della politica estera di Biden, l’ex segretario di stato e Nobel per la pace, si era limitato a far notare che era ” unisce” attaccare in contemporanea Russia e Cina, il paese della cui ammissione nel concerto delle nazioni egli era stato l’artefice.
In questa nuova esternazione, il professore riprende la sua posizione Metternichiana , rievoca le circostanze in cui scoppiò il primo conflitto mondiale, i tentativi di mediazione falliti di Wilson perché volle attendere le elezioni USA ” che ” con la battaglia della somme e l’offensiva tedesca su Verdun aggiunsero altri due milioni di perdite umane” e continua implacabile dicendo che ” La punitiva pace di Versailles che concluse la guerra, si dimostrò molto più fragile della struttura che sostituì”.
E’ la prima volta che qualcuno – oltre a me – collega in forma diretta gli avvenimenti della prima e seconda guerra mondiale agli avvenimenti odierni e definisce gli scontri europei come una nuova ” guerra dei cento anni”.
Ed é la prima volta che la solidarietà formale tra repubblicani e democratici in politica estera viene rotta. Se sia un segnale di implosione degli USA, come indicato da LIMES o di gravità del pericolo per la pace mondiale, lo scopriremo anche troppo presto.
Leggete l’articolo con l’attenzione che merita e supplite al silenzio dei media, diffondendolo. https://corrieredellacollera.com/ _ Antonio de Martini
La traduzione dell'articolo di Kissinger è disponibile sul sito di italiaeilmondo.com al seguente link http://italiaeilmondo.com/2022/12/21/kissinger-e-lucraina-la-tragica-inerzia-della-guerra_con-antonio-de-martini/ Il sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704 oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure
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Conversazioni sulla Cina 2a puntata! Le scelte di una classe dirigente_con Daniela Caruso
Siamo alla seconda puntata della serie di conversazioni con la professoressa Daniela Caruso. Tutte le scelte di un ceto politico che si è avvicendato in questi ultimi decenni hanno poggiato su due costanti inamovibili: la salvaguardia dello Stato e l'integrità territoriale del paese. Su questa base i vari schieramenti politici hanno trovato sempre un punto di equilibrio che ha consentito di avvicendarsi senza rimettere in discussione nei suoi fondamenti un programma di riforme e di trasformazione radicale che ha evitato le tragedie dell'implosione del blocco sovietico ed innescato un processo di sviluppo e di crescita che non ha paragoni nella storia per velocità e consistenza; che ha saputo evitare le conseguenze più catastrofiche e drammatiche che processi simili, in tempi diversi, hanno innescato nei vari continenti. Un mix di nazionalismo, controllo ferreo ma relativamente flessibile, capacità prospettica che ha consentito sino ad ora la tenuta sociale e l'assurgere della Cina a potenza mondiale. Sino a quando la sua classe dirigente riuscirà a mantenere il necessario dinamismo legato all'offerta di una prospettiva per l'intero paese correrà pochi rischi di delegittimazione pur in una realta sociopolitica e geopolitica sempre più complessa. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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Stati Uniti, il dopo elezioni_con Gianfranco Campa
Nella prima parte di questa conversazione abbiamo esaminato il voto, accennato ad una analisi sociologica, stigmatizzato le troppe manipolazioni che hanno alterato significativamente i risultati e contraddetto le previsioni. http://italiaeilmondo.com/2022/11/18/stati-uniti-una-partita-truccata_con-gianfranco-campa/
E' il momento di trarre alcune valutazioni sulle conseguenze di questo voto, partendo dalla incomparabile capacità organizzativa messa in campo dai democratici nel bene e, soprattutto, nel male per finire con le dinamiche che si innescheranno da questo esito. Mani sapienti agiscono intorno al bersaglio grosso da neutralizzare. Il bersaglio a sua volta non sembra attraversare un momento di particolare lucidità. Potrebbe costare caro ad un movimento molto più maturo e disincantato, altrimenti in grado di ostacolare l'avventurismo dell'attuale leadership statunitense. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/20/stati-uniti-il-dopo-elezioni_con-gianfranco-campa/
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Unione Europea! Leader improbabili _ con Antonio de Martini
L'Unione Europea sta facendo già molto per screditare se stessa. E' una istituzione che sta rivelando sempre più di poter vivere, per meglio dire sopravvivere, solo all'ombra della NATO e con il sacrificio degli interessi di chi dichiara di voler rappresentare. La sua struttura lobbistica è perfettamente modellata a questo scopo; il resto lo completa la mediocrità disarmante, ai limiti del grottesco, del personale politico e burocratico appositamente scelto. L'ultima ed inedita indagine giudiziaria, al momento circoscritta ad alcuni personaggi politici italiani come improbabili protagonisti, ma foriera di ulteriori pesanti sviluppi, nei tempi e nelle modalità rivela il sottobosco che alimenta questi ambienti; un sottobosco i cui foraggiatori non possono essere ridotti esclusivamente al Qatar o al Marocco, neppure alla considerazione del rispetto dei diritti umani e di gestione dei flussi migratori. Sono notorie, ad esempio le premure a suon di miliardi di filantropi del calibro di Soros, per non parlare dell'azione sistematica delle multinazionali. L'inchiesta da adito, quindi, a parecchi dubbi sui tempi, i personaggi coinvolti e le modalità di svolgimento delle indagini. Il motivo scatenante potrebbe essere l'intento di coprire e distogliere l'attenzione da casi di corruttela e di conflitto di interessi a carico di funzionari di ben altro livello, a cominciare dalla Commissione Europea. Di fatto, se non proprio nelle intenzioni, è un passo che potrebbe accelerare alcune dinamiche politiche e geopolitiche già in corso: la crescente divaricazione politica tra socialdemocratici e popolari, la ridondanza sempre più evidente della Unione Europea rispetto al peso e alle competenze politiche crescenti della NATO, l'inidoneità della struttura a gestire la progressiva polarizzazione delle tre aree geopolitiche europee dalla crescente conflittualità fratricida, l'insofferenza sempre più evidente del "deus ex machina" di questa istituzione, gli Stati Uniti, in particolare quella stessa leadership democratica così ben disposta verso gli organismi sovranazionali. Ci ha pensato Scholz, l'attuale cancelliere tedesco, nel suo recente saggio su Foreign Affairs, da noi pubblicato, a confessare candidamente la reale miserevole postura dei ceti politici nazionali europei. Una pietra tombale sul millantato "sovranismo europeista", suggellato dalla parodistica indagine giudiziaria relativa al progettato colpo di stato in Germania. Non ultima, una delle ragioni profonde di queste attenzioni, è la preoccupante recente postura geopolitica assunta dai paesi del Golfo e la loro riottosità ad assecondare le richieste americane in tema di produzione e commercio dei prodotti energetici. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/12/15/unione-europea-leader-improbabili-_-con-antonio-de-martini/
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Ucraina, il conflitto 22a puntata Con Stefano Orsi e Max Bonelli
Questa volta lasciamo da parte la cronaca militare per soffermarci su alcune caratteristiche e comportamenti del regime ucraino. Con l'accentuarsi della durezza del conflitto, si stringe la morsa del regime. Con esso emergono gli aspetti più torbidi e l'impronta ideologica sempre più marcata e dissonante dalla narrazione che ci viene propinata quotidianamente. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
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La Cina e i cinesi! Come si vedono, come li vediamo Con Daniela Caruso
Tempo fa Xi Jinping rimproverò a Trump la scarsa conoscenza della civiltà e del modo di pensare dei cinesi. Non è purtroppo una prerogativa esclusiva di quell'uomo politico. Una civiltà, un modo particolare di pensare proprio di una rappresentazione, può avvicinarsi soprattutto per analogie, specie nei primi impatti, alla comprensione di altre civiltà. Se poi a queste difficoltà si aggiungono l'ostinazione degli stereotipi e le forzature connesse alle dinamiche geopolitiche, al conflitto di interessi e alle manipolazioni del confronto politico, facilmente il conflitto e lo scontro politico possono assumere la veste di uno scontro di civiltà e di una lotta tra il bene e il male. La capacità critica e la conoscenza sul campo di Daniela Caruso ci aiutano a capire, già in questa prima puntata, le caratteristiche e le dinamiche di una formazione sociale e di una classe dirigente tutt'altro che arroccata ed avulsa, per non dire insensibile, dal contesto in cui vive e dalle esigenze espresse dalla popolazione. Una classe dirigente abituata al pragmatismo e ai tempi lunghi dai quali sembre spesso rifuggere chi pretende al contrario di darle ancora lezioni, non ostante gli antefatti dolorosi e ignobili dei quali sono responsabili. Buon acolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/12/09/la-cina-e-i-cinesi-come-li-vediamo-come-si-vedono_con-daniela-caruso/
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COVID e vaccini, il dovere della verità_con Max Bonelli
Questo è un dialogo di presentazione di un documentario di indagine delle dinamiche e procedure di adozione dei vaccini anticovid. Le procedure di adozione dei vaccini anticovid hanno goduto di prassi accelerate quantomeno insolite. E' mancata altresì una adeguata verifica delle controindicazioni emerse in corso d'opera, tanto più che non sono stati rispettati gli usuali tempi di sperimentazione propedeutici all'utilizzo terapeutico. In alcuni paesi tali verifiche sono state praticamente assenti; in particolare in quei paesi nei quali il vaccino è diventato un credo, un dogma indiscutibile, la soluzione salvifica. Il baraccone politico-tecnocratico italiano è stato in prima fila in questa campagna di demonizzazione delle possibili alternative e di approccio unilaterale. La crisi pandemica ha evidenziato, in realtà, tutti i limiti di questa classe dirigente e ha aperto la strada a pratiche di controllo sociale e di gestione prosaica degli affari connessi. Ha evidenziato in Italia l'assenza di un piano di emergenza, l'incapacità di adozione di un piano di azione articolato e differenziato di igiene e sanità pubblica, la reticenza alla sperimentazione di soluzioni terapeutiche diversificate. Un mix esplosivo favorevole all'introduzione di sistemi di manipolazione e controllo sociale ed individuale totalitari e alla proliferazione e coltivazione di interessi lobbistici e di malaffare. Qualche flebile voce sembra emergere anche negli ambienti istituzionali. Il coinvolgimento di un intero ceto politico e di gran parte della classe dirigente nella gestione fanno propendere più verso una strumentalizzazione a fini di regolamento di conti che ad un accertamento serio di responsabilità e di cambiamento delle politiche; almeno sino a quando sarà possibile nascondere il bubbone o sotterarlo nel silenzio. Qui di seguito il link del video originale https://drmorse.tv/video/died-suddenly-documentary/ Buon ascolto e buona visione, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/12/05/covid-e-vaccini-il-dovere-della-verita_con-max-bonelli/
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Le trappole del Medio Oriente_con Antonio de Martini
Il pendolo dei focolai di crisi continua ad oscillare tra l'Europa e Taiwan con una tappa obbligata, ormai da decenni, in Medio Oriente. L'Iran e la Turchia tornano alla ribalta con l'emergere di pesanti crisi interne, ma con alcune novità determinanti: la capacità di reazione e di movimento delle classi dirigenti dominanti e del ceto politico da queste espresso; il contesto geopolitico che vede emergere nuovi grandi attori e che riesce ad offrire una sponda meno precaria a questa volontà di resistenza e di intraprendenza. Gli schemi adottati in Libia e in Siria si rivelano quindi meno efficaci, non ostante la serietà dei problemi interni ai rispettivi paesi. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/23/le-trappole-del-medio-oriente_con-antonio-de-martini/
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Ucraina, il conflitto 21a puntata_azioni coordinate Con Stefano Orsi e Max Bonelli
La mano del generale Surovikin comincia a farsi notare anche sul campo di battaglia oltre che sul più esteso teatro di guerra. Dopo il grande ripiegamento, pressoché indolore, da Kherson, compresa la protezione della popolazione filorussa, questa volta l'impronta è impressa sulla capacità di sostenere, in maniera dinamica, il confronto con l'esercito ucraino su di un fronte ormai ben definito e disegnato. Ormai l'esito del confronto sarà determinato dall'esaurimento di una delle forze in campo piuttosto che dall'avvio di una azione diplomatica, sempre sul punto di emergere, ma senza riuscire ad imporsi. In Ucraina hanno preso piede ormai un vero e proprio regime di guerra ed una economia altrettanto di guerra che ormai procedono per inerzia, per quanto spaventosa. Dal canto loro, gli Stati Uniti, l'attuale leadership, si sono troppo compromessi finanziariamente e politicamente per poter fare un passo indietro. In venti anni hanno creato in Ucraina una vera e propria zona franca nella quale il riciclaggio di denaro, il commercio illegale, le spericolate sperimentazioni di laboratorio fanno da supporto ed incentivo prosaico al disegno di neutralizzazione ed annichilimento della Russia. Una zona franca diventata terreno di pascolo di buona parte del ceto politico responsabile di queste scelte. Nell'altro versante quello che è iniziato come una ipotesi di collaborazione sempre più stretta tra la Russia, la Cina, l'Iran e, un po' più a latere, l'India si sta tramutando in prime forme di integrazione del complesso militare industriale, nella fattispecie tra Russia ed Iran. Da un mondo unipolare e tendenzialmente bipolare si sta passando ad una fase multipolare sempre più definita. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/25/ucraina-il-conflitto-21a-puntata_azioni-coordinate-con-stefano-orsi-e-max-bonelli/
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Ucraina 20a puntata Debolezze e punti forti Con Max Bonelli e Stefano Orsi
L'arretramento dell'esercito russo da Kherson ha lasciato perplessi alcuni. I più hanno manifestato entusiasmo per la vittoria decisiva degli ucraini e in particolare del loro regime, giacchè sono pure ucraini la parte consistente di popolazione sulla quale infieriscono i sodali di Zelensky; altri, con fare sornione, intravedono una trappola geniale in un arretramento, in perfetto ordine e con nessuna perdita, comunque difensivo e seguito al precedente arretramento sulla parte settentrionale del fronte. Il protrarsi del conflitto, come ogni evento bellico, sta mettendo a nudo i punti dolenti e i punti di forza di ogni schieramento. Nella sostanza strategica gli uni hanno capovolto al momento le sorti al prezzo della progressiva distruzione del proprio paese, per meglio dire del paese del quali detengono le redini, in condizioni di spossatezza. Gli altri, con ampie risorse ancora da gestire, contengono la pressione sul campo giocando un conflitto su più piani e con interlocutori, di fatto i reali decisori della sorte del regime. Inizia ad intravedersi una prima lacerazione tra i beneficiari di una economia di guerra e gli strateghi del gioco geopolitico che devono conciliare le esigenze di un confronto multipolare con i più prosaici interessi di bottega a corollario. Vedremo se l'inverno porterà consiglio. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/19/ucraina-il-conflitto_20a-puntata-punti-deboli-e-punti-forti_con-max-bonelli-e-stefano-orsi/
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Stati Uniti, una partita truccata_Con Gianfranco Campa
Tra aspettative deluse, partite truccate, corti dei miracoli, manipolazioni e reale polarizzazione del confronto politico, l'esito delle elezioni di medio termine influenzerà pesantemente il decorso politico dei prossimi due anni e le dinamiche geopolitiche nel mondo. Non nel senso però auspicato dal movimento MAGA e strombazzato a bella posta dal sistema mediatico. Ha certamente spostato ulteriormente lo scontro politico all'interno dei due partiti. Qualche aggiustamento avverrà anche nelle dinamiche geopolitiche, soprattutto nei punti di crisi più pericolosi. In questa prima parte ci siamo divertiti a mettere a nudo la "creatività" che ormai condiziona pesantemente la gestione e l'esito delle consultazioni elettorali. Nella seconda parte, a breve giro, ne analizzeremo con maggiore solennità le implicazioni politiche. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/18/stati-uniti-una-partita-truccata_con-gianfranco-campa/
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L'Ucraina è una cartina tornasole_con Antonio de Martini
L'Ucraina si sta rivelando una vera e propria cartina di tornasole in grado di rivelare gli interessi di fondo, la coerenza dell'azione dei vari attori rispetto a questi e la postura e statura di questi nell'agone internazionale. La Russia, l'Ucraina, la Turchia e l'Italia sono l'oggetto di attenzione di questa conversazione con Antonio de Martini. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/11/lucraina-e-una-cartina-tornasole_con-antonio-de-martini/
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Stati Uniti! Due giorni alle elezioni di medio termine_con Gianfranco Campa
Mancano due giorni alle elezioni di medio termine al Congresso Statunitense. Se ne sono accorti anche gli organi di informazione italiani. A loro modo, però. Hanno scelto ancora una volta di fare i ventriloqui delle peggiori manipolazioni in corso nella stampa americana senza nemmeno il sottile velo di ipocrisia che costringe, al di là dell'Atlantico, a ridimensionare o smentire a babbo morto quanto sbandierato. Servitori inutili e sempre più screditati. A giudicare dai comportamenti e dai mutamenti di umore e di rotta, sembra che i giochi siano ormai fatti. L'entità del ribaltone dipenderà più che dagli umori dell'elettorato, dall'efficacia delle manipolazioni dello spoglio elettorale. Non è la chiusura e l'epilogo di un aspro conflitto politico; cambieranno le modalità di svolgimento e le faglie attaverso le quali proseguirà. Emergono, intanto, le prime due vittime designate dal loro stesso fuoco amico: Joe Biden e Kamala Harris. Rimangono da definire i tempi della loro agonia. Più durerà, più saranno le vittime invischiate nel loro abbraccio. Un interregno denso di pericoli, ma foriero di qualche spiraglio di luce. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/11/04/stati-uniti-a-due-giorni-dalle-elezioni-di-medio-termine_con-gianfranco-campa/
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Ucraina, il conflitto 19a puntata_strategie parallele_con Stefano Orsi e Max Bonelli
Il conflitto in Ucraina sta percorrendo una fase interlocutoria. Interlocutoria non significa stasi, al contrario. La virulenza del confronto impegna almeno tre focolai del lungo fronte sul quale si dispiegano le truppe. La novità sostanziale riguarda il fatto che i russi sembrano aver finalmente stabilizzato il fronte e delimitato con determinazione le linee di difesa. Di conseguenza viene accettato lo scontro, con il relativo prezzo in perdite umane da pagare, soprattutto da parte ucraina. Ormai la partecipazione diretta della NATO nello scontro viene esibita con sempre minori infingimenti un po' per necessità, viste le pesanti perdite ucraine in uomini e materiali, sia perché la incessante campagna mediatica in corso da mesi ha prodotto la necessaria assuefazione al clima di guerra nei paesi dell'area occidentale. Una assuefazione, però, che dovrà fare ancora i conti con il protrarsi della guerra e con le pesanti implicazioni in ambito socio-economico. Nelle more, anche il confronto mediatico e la gestione del "softpower" appaiono decisamente più equilibrati, specie nelle aree di contesa esterne al mondo occidentale. La guerra sta mettendo in evidenza i problemi e i limiti di preparazione dei contendenti, anche dei russi. Non c'è da sorprendersi. Ogni conflitto è un "work in progress". Difetta, ancora, altresì, la considerazione dell'entità del disastro negli anni '90, dal quale la Russia sta emergendo con enormi sforzi ed una crescente ostilità del mondo occidentale. Quello che importa sarà la determinazione, la motivazione e la capacità di attingere dalle proprie rilevanti riserve. Quanto al contesto internazionale, i margini di movimento sono sempre più ampi. Il temporeggiamento non è necessariamente una prova di debolezza; nell'attuale contesto è piuttosto una prova di maturità e di fiducia nel futuro. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
http://italiaeilmondo.com/2022/10/31/...
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