Corvelva

Spesso le notizie che ci arrivano dal resto del mondo sono caotiche e faziose ed è sempre difficile capire la situazione internazionale. Ci troviamo sovente a non avere risposte precise di fronte ad un video di una protesta o a dei numeri dati dai media nostrani e per questo motivo abbiamo deciso di organizzare un appuntamento fisso, la domenica sera, dove andremo a fare una chiacchierata con persone che risiedono in varie nazioni del mondo. Il focus sarà la situazione rispetto al Covid-19, sia come i media lo affrontano e lo hanno affrontato e sia le eventuali restrizioni ai cittadini imposte dalla politica, con uno sguardo importante sul vissuto personale, materia che a noi interessa più di tutto perché non ci sarà nessun numero o statistica che potrà mai nascondere le esperienze dirette. I primi ospiti ci racconteranno della situazione in Olanda, Svezia, Francia, Austria e UK (la scaletta potrebbe variare). Ricordiamo a tutti che siamo un’Associazione per la libertà di scelta in campo terapeutico, non è nelle nostre corde apparire in video e ci sono infiniti canali di informazione che sono più bravi e preparati di noi. La nostra volontà è quella di riempire un vuoto che a nostro avviso esiste nei media c.d. alternativi, ovvero sentire gente comune, gente come noi, e fare una semplice chiacchierata sulla situazione attuale. N.B L’orario e la scaletta potrebbero variare nelle domeniche successive in base ai fusi orari ma sarà sempre nostra premura avvisarvi con anticipo. I video resteranno a disposizione sul nostro sito web.

Da sempre abbiamo cercato di analizzare la situazione italiana con un occhio all’estero e questo ci ha portati a tessere relazioni con numerosissime realtà sparse nel mondo. Con l’avvento del Covid19 non abbiamo smesso di tentare di osservare i problemi guardandoli nella loro complessità internazionale e per questo motivo abbiamo deciso di chiedere aiuto ad un personaggio molto interessante. Steo Insights per lavoro viaggia in tutto il mondo, vive a Dubai e ha una visione molto critica sul Green Pass che esprime in un suo canale YouTube. Proprio dalle sue video-analisi sulla situazione Covid19 abbiamo rubato forse la miglior definizione possibile di cos'è il Green Pass: "è uno strumento di controllo sociale dettato da ragioni politiche". Insieme a Steo faremo una diretta, aperta sia ai Soci Corvelva che ai membri del gruppo facebook "Corvelva - No Obbligo Vaccinale", analizzando come le varie nazioni hanno affrontato il Covid19, con esempi diretti, vissuti in prima persona e sempre con un occhio critico sulle politiche sanitarie. Ovviamente potrete commentare e interagire ponendo le vostre domande. P.S. La diretta partirà automaticamente sui nostri gruppi facebook. Per chi non ha modo di vederlo su facebook, sarà nostra premura creare un banner temporaneo che comparirà poco prima della diretta, sulla homepage del nostro sito . Non faremo la diretta sulla pagina facebook pubblica Corvelva.

Il Dr. Facebook ha deciso di bloccare il video appello di IppocrateOrg dal titolo "Proteggiamo i bambini" e lo ha fatto limitandoci gli account con cui gestiamo alcune nostre pagine. Perdincibacco, ci tocca ora spararlo su altri 80 canali, 30 social e altrettanti siti di video sharing. Sono quasi teneri, commovente vedere un colosso del web pensare che nel 2021 qualcuno sia realmente in grado di censurare qualcosa sulla rete...

Un mese fa era apparso un cartello nello studio di un medico (?), tal Salvatore Oriente, che recitava: «Non vaccinarsi è un diritto, ma altrettanto liberamente ho il diritto di rinunciare a questi pazienti perché manca il rapporto di fiducia». Il suo problema era legato alla possibilità di infettarsi per "colpa" dei non vaccinati. Dopo 1 mese e 2 dosi di Pfizer è stato intervistato sull'argomento e ci ha tenuto a ribadire convintamente la sua scelta, oltre al fatto di essere comunque positivo dopo aver completato il ciclo di vaccinazione.

Parlamento austriaco, 8.5.2021, intervento dell'onorevole Dagmar Belakowitsch (FPÖ): "non sacrificheremo i nostri figli per i vostri esperimenti"

Pfizer, il contenzioso di Kano

Vi mostriamo come un giornalista interpreta un comunicato stampa e ci scusiamo, è colpa nostra, non avevamo allegato il solito disegnetto semplificato per quelli del Giornale di Vicenza. Il video è estratto dalla Conferenza Stampa del Governatore della Regione Veneto, Zaia, del 5 gennaio 2021. (1) Noi NON abbiamo detto che nel vaccino Pfizer c'è il PEG, (1) abbiamo detto che lo abbiamo trovato nel 2018 come possibile contaminante Infanrix Hexa, ma è pur vero che il PEG è il composto principale del vaccino Pfizer e il fatto che lo sappiamo noi e non lo sanno loro, è abbastanza imbarazzante. Nel documento del CDC, Considerazioni cliniche provvisorie per l'uso dei vaccini mRNA COVID-19 attualmente autorizzati negli Stati Uniti, (2) si legge chiaramente che il PEG è il composto contenuto nei vaccini Pfizer, tra l'altro è cosa nota, tipo l'acqua è bagnata. Altro punto, noi NON abbiamo detto che il PEG fa male, anzi, abbiamo detto che non sta a noi dirlo. Abbiamo però mostrato un articolo pubblicato su una rivista scientifica, Science, in cui si è ravvisata una possibile correlazione tra PEG e problematiche varie (3) di cui noi NON abbiamo parlato se non citando l'articolo di Science. Altra cosa, a parte a Vicenza, nel resto d'Italia sanno che esiste il PEG nel vaccino Pfizer. (4-5-6-7) Promettiamo che i prossimo comunicati stampa, per alcuni giornalisti, verranno corredati da disegni a colori, semplici ed immediati. Grazie (1) https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/396365588283449 (2) https://www.corvelva.it/speciale-corvelva/le-comunicazioni/peg-nei-vaccini-covid-lo-stesso-composto-denunciato-da-corvelva-nel-2018-viene-messo-all-indice-da-science.html (3) https://www.cdc.gov/vaccines/covid-19/info-by-product/clinical-considerations.html (4) https://www.corvelva.it/approfondimenti/notizie/covid19/il-vaccino-di-pfizer-solleva-problemi-di-allergia.html (5) https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/12/22/covid-vaccino-reazioni-avverse-nanoparticelle/ (6) https://www.ilgiornale.it/news/cronache/reazioni-allergiche-vaccino-rischio-infinitesimale-1912946.html (7) https://www.unionesarda.it/articolo/news/mondo/2020/12/22/vaccino-pfizer-8-le-reazioni-allergiche-science-ecco-da-cosa-sono-137-1096644.html (8) https://www.agi.it/cronaca/news/2020-12-23/covid-vaccino-reazioni-avverse-nanoparticelle-peg-shampoo-ammorbidenti-10797020/ (9) https://www.sciencemag.org/news/2020/12/suspicions-grow-nanoparticles-pfizer-s-covid-19-vaccine-trigger-rare-allergic-reactions (10) https://www.italiaoggi.it/news/vaccino-pfizer-biontech-individuata-la-presunta-causa-delle-reazioni-allergiche-202012280852518735

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Nei vaccini c'e' il mercurio: e' contenuto in un conservante che si chiama Tiomersale, ovvero timerosal, mercuriotiolato, etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato. Lo si puo' trovare nei vaccini contro il tetano, difterite e pertosse, antiepatite A, antiepatite B e antiinfluenzale. Negli Stati Uniti l'ente di controllo sui farmaci, la FDA, ha intimato che il timerosal venga eliminato dai vaccini, gia' dal 99. In Italia invece ce lo teniamo. Perche'? Lo sanno negli ambulatori vaccinali delle USL, che c'e' il mercurio nei vaccini? "Si', era noto da tempo che esistevano questi composti mercuriali - dice la dottoressa Luisella Grandori, responsabile del centro vaccinale di una USL di Modena. "Non ce ne eravamo mai preoccupati perche' la convinzione era che le quantita' di mercurio contenute nei vaccini non fossero neanche in maniera dubitativa pericolose. Anche il nostro Ministero della Sanita' ci aveva tranquillizzato al riguardo".

Si chiama Prolia ed è un medicamento di nuova generazione contro l’osteoporosi, la patologia che provoca l’indebolimento delle ossa, soprattutto nelle donne dopo la menopausa, con il rischio di fratture. A lanciarlo, nel 2010, la ditta statunitense Amgen. Il farmaco è molto promettente, rivoluzionario. L’entusiasmo quindi è grande, ma l’euforia dura poco. Perché c’è un problema. Pochi mesi dopo la fine della terapia, il Prolia può avere conseguenze devastanti. La rottura delle vertebre. Ne sanno qualcosa tre donne che a Patti chiari raccontano le loro sofferenze: dolori cronici, difficoltà a muoversi, sedute di ergo e fisioterapia e molto riposo. Ma non sono sole, in Svizzera i casi simili sarebbero un centinaio. A suonare il campanello d’allarme un’équipe dell’Ospedale universitario vodese. E’ stato infatti il Centro delle malattie ossee del CHUV a stabilire, per la prima volta a livello mondiale, un nesso fra il Prolia e le fratture della colonna vertebrale. I medici di Losanna sono stati ascoltati? La ditta produttrice cosa dice? Era a conoscenza dei problemi? Si possono evitare? E le autorità sanitarie svizzere hanno reagito?