La stella Sirio e l'occulto

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La stella Sirio e l'occulto
https://vigilantcitizen.com/hidden-knowledge/connection-between-sirius-and-human-history/
https://www.centrosangiorgio.com/occultismo/articoli/la_stella_sirio_e_l_occulto.htm
Sin dai tempi antichi e tra diverse civiltà, Sirio, la Stella del Cane o Stella Canicola, è circondata da una misteriosa tradizione. Gli insegnamenti esoterici di tutte le epoche hanno sempre attribuito a Sirio un ruolo di primo piano, e la sua importanza nel simbolismo occulto è una riprova di questo fatto. Cosa rende così speciale Sirio? Ciò deriva semplicemente dal fatto che è la stella più luminosa in cielo? Oppure perché l'umanità ha un legame tanto antico quanto misterioso con questo astro? Questo articolo esaminerà l'importanza di Sirio nel corso della Storia e nelle società segrete descrivendo il simbolismo che circonda questa stella.

Sirio si trova nella costellazione del Cane Maggiore (Canis Major) – conosciuta anche come il Grande Cane – ed è per questo che è nota come la «Stella del Cane». Essa è venti volte più luminosa del nostro Sole e ha una massa doppia. Di notte, Sirio è la stella più luminosa nel cielo, e il suo riflesso bianco-blu ha sempre stupito gli osservatori del cielo, fin dai tempi più antichi. Non c'è da meravigliarsi se il culto di Sirio è rimasto in vita praticamente in tutte le civiltà.

Gli artefatti delle antiche civiltà hanno rivelato come Sirio fosse di grande importanza nell'astronomia, nella mitologia e nell'occultismo. Le scuole misteriche lo considerano il «Sole dietro il Sole» e quindi, la vera fonte della potenza del nostro Sole. Se il calore della nostra stella mantiene vivo il mondo fisico, Sirio mantiene vivo quello spirituale. Esso è la «vera luce» che brilla a Est, la luce spirituale, contrapposta alla luce del Sole che illumina il mondo fisico, la quale viene considerata una grande illusione.

Associare Sirio al divino e considerarlo addirittura la dimora dei «grandi maestri» dell'Umanità non fa parte della mitologia di poche civiltà primitive: Si tratta di una convinzione diffusa che è sopravvissuta (e pure intensificata) fino ai giorni nostri. Prenderemo in esame l'importanza di Sirio nei tempi antichi, ne analizzeremo l'importanza tra le società segrete e vedremo come questi concetti vengono tradotti nella cultura popolare.
Nelle antiche civiltà

In Egitto, Sirio era considerata la più importante stella del firmamento. Infatti, fu astronomicamente il fondamento dell'intera religione egizia. Essa venne venerata come Sothis e fu associata ad Iside, la dea madre della mitologia egizia. Iside è il principio femminile della trinità formata da Osiride e Horus, il loro figlio. Gli antichi egizi consideravano così importante Sirio che quasi tutte le divinità, in un modo o nell'altro, erano associate a questa stella.
Anubis, il dio della morte con la testa di cane, ha un evidente connessione con la stella, e anche Thoth-Hermes, il grande insegnante dell'umanità, è legato esotericamente a questo astro. Il calendario egizio era basato sul sorgere elicoidale di Sirio che si verifica poco prima dell'inondazione annuale del Nilo durante l'estate. I moti dei corpi celesti venivano osservati e venerati anche dagli antichi greci, sumeri, babilonesi e da innumerevoli altre civiltà. La stella veniva dunque considerata sacra e la sua apparizione nel cielo era accompagnata da feste e celebrazioni.

La Stella del Cane annuncia l'arrivo delle giornate calde e secche di luglio e agosto; da qui l'espressione popolare «la canicola estiva». Diversi ricercatori occultisti sostengono che la Grande Piramide di Giza venne costruita in perfetto allineamento con le stelle, soprattutto con Sirio. La luce proveniente da queste stelle si diceva venisse utilizzata nelle cerimonie misteriche egizie.

«Questo antico popolo (gli egizi) sapeva che una volta l'anno il Sole si allineava con la Stella del Cane. La Grande Piramide venne costruita in modo che, in questo sacro momento, la luce della Stella del Cane lambisse l'uscita superiore della Grande Galleria, la quale scendendo sulla testa del sacerdote, lo investiva della Super Forza Solare e cercava attraverso il suo corpo solare perfetto di trasmettere agli altri iniziati questa ulteriore stimolazione per aiutarli nel loro processo di evoluzione divina. Questo era dunque lo scopo della "Pietra di Dio", nel rituale in cui Osiride si siede per concedere (all'illuminato) la corona Atef o luce celeste. "Seguendo gli insegnamenti dell'antico Egitto, la luce non è altro che l'ombra della luce invisibile»
Recenti scoperte scientifiche relative alla Grande Piramide e ai suoi misteriosi «condotti di areazione» hanno portato i ricercatori a confermare ulteriormente l'importanza di Sirio.
l'allineamento della Sirio con la Grande Piramide di Giza. Orione

(associato al dio Osiride) è allineato con la Camera del Re, mentre Sirio

(associato alla dea Iside) è allineato con la Camera della Regina.

Un aspetto affascinante di Sirio è la coerenza del simbolismo e dei significati ad esso collegati. Diverse grandi civiltà hanno infatti associato Sirio ad una figura canina vedendo la stella, come origine o fine di una forza misteriosa. Nell'astronomia cinese e giapponese, Sirio è conosciuta come la «stella del lupo celeste». Diverse tribù aborigene del Nordamerica si riferiscono alla stella in termini canini: le tribù dei seri e dei tohono o'odham del Sud-Ovest descrivono Sirio come un «cane che segue le pecore di montagna», mentre i piedi neri la chiamano «Faccia di cane».

I cherokee unirono Antares a Sirio attribuendole il significato di stella del «cane custode» a guardia del «Sentiero delle Anime». La tribù degli skidi del Nebraska la conosceva come la «Stella del Lupo», altre come la «Stella Coyote». Più a Nord, gli inuit dell'Alaska dello Stretto di Bering la chiamano «Luna Cane»
La tribù dei dogon e Atlantide

Nel 1971, lo scrittore americano Robert K. G. Temple pubblicò un controverso libro intitolato The Sirius Mystery («Il mistero di Sirio»), in cui sosteneva che i dogon (un'antica tribù africana del Mali) conoscevano dettagli su Sirio impossibili da scoprire senza un telescopio. Secondo lui, i dogon avevano compreso la natura binaria di Sirio, che è, infatti, composta da due stelle di nome Sirio A e Sirio B.

Ciò condusse Robert Temple a credere che i dogon avessero dei collegamenti «diretti» con gli esseri provenienti da Sirio. Mentre alcuni potrebbero dire «non puoi essere Sirio», un gran numero di società segrete (le quali, annoverarono tra le loro fila alcune delle personalità più influenti del mondo) e molti sistemi di credenze insegnano che esiste una connessione mistica tra l'umanità e Sirio. Nella mitologia dei dogon, l'umanità si dice fosse nata dai nommo, una razza di anfibi che abitava un pianeta in orbita attorno a Sirio.
La leggenda continua dicendo che «discesero dal cielo in un vascello che produceva fuoco e tuoni» e insegnarono all'uomo profonde conoscenze. Questo portò Robert Temple a teorizzare che i nommo fossero extraterrestri abitanti di Sirio che, ad un certo punto, in un lontano passato, arrivarono sulla Terra per insegnare alle antiche civiltà (come gli egizi e i dogon) nozioni riguardo il nostro sistema solare e quello di Sirio. Queste civiltà avrebbero poi riportato gli insegnamenti dei nommo nelle loro religioni rendendoli punti focali degli insegnamenti misterici.

Il sistema mitologico dei dogon è sorprendentemente simile a quello di altre civiltà come i sumeri, gli egizi, i babilonesi e gli israeliti, in quanto include il mito archetipico di un «grande insegnante che proviene dall'alto». A seconda della civiltà, questo grande insegnante è noto come Enoch, Thoth o Ermete Trismegisto, e si dice abbia insegnato all'umanità le scienze teurgiche (evocative).

Nelle tradizioni occulte, si ritiene che Thoth-Hermes fosse il maestro del popolo di Atlantide, che, secondo la leggenda, divenne la civiltà più avanzata del pianeta prima del Diluvio Universale (resoconti di un diluvio possono essere trovati nel mitologie di innumerevoli civiltà). I sopravvissuti di Atlantide avrebbero navigato verso vari Paesi, tra cui l'Egitto, dove diffusero le loro avanzate conoscenze.
Gli occultisti ritengono che le inspiegabili somiglianze tra civiltà lontane (come i maya e gli egizi), possano essere spiegate da un comune contatto con Atlantide. Scrive il noto massone ed esperto di occultismo Manly Palmer Hall (1901-1910):

quetzalcoatl «Fu messa al sicuro la conoscenza religiosa, filosofica e scientifica posseduta dai sacerdoti di Atlantide, dopo che la catastrofe cancellò ogni traccia dell'isola? Il culto solare atlantideo è stato perpetuato nel ritualismo e cerimonialismo cristiano e pagano. Sia la croce che il serpente erano emblemi atlantidei della sapienza divina. I progenitori (atlantidei) divini dei maya e dei quichés dell'America Centrale coesistevano all'interno della luminosità verde/azzurra di Gucumatz, il Serpente "piumato". I sei saggi "nati nei cieli" si manifestarono come centri di luce uniti o sintetizzati dal settimo – e capo – del loro ordine, il Serpente "piumato". Il titolo di Serpente "alato" o "piumato" fu applicato a Quetzalcoatl o Kukulcan, l'iniziato dell'America centrale. Il centro della saggezza/religione atlantidea era presumibilmente un grande tempio piramidale che si ergeva sul bordo di un altopiano nel bel mezzo della Città dalle Porte d'Oro. Da qui i sacerdoti iniziati alla sacra piuma uscivano, portando le chiavi della Saggezza Universale fino agli estremi confini della terra [...]. Dagli atlantidei il mondo non ha solo ricevuto un patrimonio inestimabile di arti, misteri, filosofie, scienze, etica e religioni, ma anche un'eredità di odio, conflitti e perversione. Gli atlantidei fomentarono e scatenarono la prima guerra e si disse che tutte le guerre successive vennero combattute in uno sforzo inutile per giustificare la prima e poter eventualmente correggere l'errore che la causò. Prima che Atlantide sprofondasse, i suoi iniziati, spiritualmente illuminati, i quali si resero conto che la loro terra era stata condannata in quanto si era allontanata dalla Via della Luce, scapparono dallo sfortunato continente. Portando con sé le dottrine sacre e segrete, questi atlantidei si stabilirono tra gli egizi, dove divennero i loro primi governanti "divini". Quasi tutti i grandi miti cosmologici che formano la base dei vari libri sacri del mondo si basano sui rituali dei Misteri atlantidei»
Thoth-Ermete Trismegisto, è dunque l'equivalente dei nommo dei dogon, i quali si ritiene provenissero da Sirio? I testi antichi riguardanti Hermes lo descrivono come un maestro dei misteri «proveniente dalle stelle». Inoltre, Thoth-Hermes era direttamente collegato con Sirio nella mitologia egizia.

Scrive la famosa occultista russa Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica:

«La Stella del Cane: la stella veniva adorata dagli egizi e riverita dagli occultisti, venerata dal popolo, perché il suo sorgere eliaco con il Sole era un segno delle benefiche inondazioni del Nilo, venerata dai mistici perché viene misteriosamente associata a Toth-Hermes, dio della saggezza, e a Mercurio, in un'altra forma. Così Sothis-Sirio aveva - ed ha ancora - un'influenza mistica e diretta sopra il creato, ed è collegata a quasi ogni divinità maschile e femminile. Essa fu "Iside nel cielo", e venne chiamata Iside-Sothis, in quanto Iside era "nella costellazione del cane", come dichiarato nei monumenti a lei dedicati. Essendo connessa con la Piramide, Sirio era, quindi, collegata ai rituali iniziatici che avevano luogo in essa»

Interpretare la mitologia delle culture antiche non è una scienza esatta e le connessioni sono intrinsecamente difficili da provare. Tuttavia, il collegamento simbolico tra Sirio e la conoscenza occulta è sempre presente nel corso della Storia attraversando immutato il corso dei secoli. Infatti, lo si venera oggi come lo si venerava millenni fa.

Le moderne società segrete come la Massoneria, i Rosacroce e la Golden Dawn (considerati Ordini ermetici in quanto i loro insegnamenti si basano su quelli di Ermete Trismegisto) attribuiscono tutte un significato fondamentale alla stella. Uno sguardo preparato al loro simbolismo può evidenziare la profonda connessione tra Sirio e la filosofia occulta.

Sirio nel simbolismo occulto e nelle società segrete

Affermare che Sirio è «importante» per gli Ordini ermetici sarebbe un eufemismo. La Stella del Cane è niente di meno che il fulcro degli insegnamenti e del simbolismo delle società segrete. Una prova di questo fatto: molte si sono ispirate a Sirio per il proprio nome.

Il diciassettesimo Arcano Maggiore si chiama La Stella, e ritrae una ragazza inginocchiata con un piede in acqua e con la posizione del corpo che ricorda in qualche modo una svastica. Essa ha due urne, che riversa in mare e in terra. Sopra la testa della giovane donna ci sono otto stelle, una delle quali è eccezionalmente ampia e luminosa.

Il letterato ed esoterista francese Antoine Court de Gébelin (1724-1784) considera la grande stella Sothis o Sirio, e le altre sette come i sacri pianeti degli antichi. Egli ritiene che la figura femminile sia Iside nell'atto di provocare le inondazioni del Nilo che accompagnano il sorgere della Stella del Cane. La figura nuda di Iside potrebbe significare che la natura non riceve la sua verde veste fino alle inondazioni del Nilo, le quali rilasciano la vita germinale di piante e fiori 7.

antoine court de gébelin

Sopra: Antoine Court de Gébelin.

- Nella Massoneria

Nelle Logge massoniche, Sirio è conosciuto come la «Stella fiammeggiante». Un semplice sguardo alla sua importanza nel simbolismo massonico rivelerà chiaramente la sua estrema importanza. L'autore massonico William James Hutchinson (1732‑1814) ha scritto di Sirio: «Nella Loggia è il primo e più elevato oggetto su cui va posta l'attenzione». Allo stesso modo in cui la Luce di Sirio si faceva strada nella Grande Piramide durante i riti di iniziazione, così oggi è possibile ritrovare il suo simbolo all'interno delle Logge massoniche. Scrive il famoso massone statunitense Albert Pike (1809-1891):

«Gli antichi astronomi videro tutti i grandi simboli della Massoneria nelle stelle. Sirio brilla nelle nostre Logge come la Stella fiammeggiante [...]. In origine, (la Stella Fiammeggiante») rappresentava Sirio, o Stella del Cane, il precursore dell'inondazione del Nilo, il dio Anubi, compagno di Iside nella sua ricerca del corpo di Osiride, suo fratello e marito. Questa stella divenne poi l'immagine di Horus, il figlio di Osiride, egli stesso rappresentato dal Sole, l'autore delle stagioni, e il dio del tempo. Horus - che era figlio di Iside, la quale rappresentava la natura universale - era lui stesso materia primitiva, fonte inesauribile di vita, scintilla creatrice, seme universale di tutti gli esseri viventi. Inoltre fu Hermes, il dio del sapere, il cui nome in greco è quello di Mercurio»

Nella Massoneria viene insegnato che la Stella fiammeggiante è un simbolo di divinità, di onnipresenza (il Creatore è presente ovunque) e di onniscienza (il Creatore vede e sa tutto). Sirio è quindi il «luogo sacro» verso il quale tutti i massoni devono ambire: è la fonte del potere divino e la destinazione degli individui divini. Questo concetto è spesso rappresentato nell'arte di ispirazione massonica.

Per raggiungere la perfezione, l'iniziato deve correttamente comprendere e interiorizzare la duplice natura del mondo (bene e male, maschile e femminile, bianco e nero, ecc...) attraverso una metamorfosi alchemica. Questo concetto è simbolicamente rappresentato dall'unione di Osiride e Iside (il principio maschile e quello femminile) che da vita a Horus, la stella-bambino, la figura simile a Cristo, l'uomo perfetto della Massoneria, il quale viene identificato con la Stella fiammeggiante.

«Il Sole e la Luna [...] rappresentano i due grandi principî [...], il maschio e la femmina [...]. Entrambi illuminano il loro figlio, la Stella fiammeggiante, o Horus» 9. Il geroglifico egizio che rappresenta Sirio è stato esotericamente interpretato come una rappresentazione di questa trinità cosmica.
Il geroglifico che rappresenta Sirio contiene tre elementi:

un Obelisco «fallico» (che rappresenta Osiride), una cupola «simile

ad un utero» (che rappresenta Iside) e una Stella (che rappresenta Horus).

Questo concetto è così cruciale per i massoni che è stato incorporato in alcune delle strutture più importanti del mondo.
Il Washington Monument, un obelisco egizio che rappresenta il principio maschile,

è collegato direttamente con la cupola del Campidoglio, che rappresenta il principio femminile.

Insieme producono un'energia invisibile (Horus) rappresentata da Sirio.

Come affermato sopra da Albert Pike, il dio egizio Horus e la stella Sirio vengono spesso associati. Nel simbolismo massonico, l'Occhio di Horus (o Occhio onniveggente) è spesso raffigurato circondato dalla scintillante luce di Sirio.
Una tavola massonica raffigurante il Sole sopra la colonna di sinistra (che rappresenta

l'aspetto maschile), la Luna sopra la colonna di destra (che rappresenta l'aspetto femminile)

e Sirio sopra il pilastro centrale, che rappresenta l'«uomo perfetto» o Horus,

il figlio di Iside e Osiride. Si noti l'Occhio onniveggente in Sirio.

Considerata la «versione femminile» della Massoneria (anche gli uomini, tuttavia, possono entrarci), l'Ordine della Eastern Star («Stella d'Oriente») venne chiamata così in onore di Sirio, la «Stella che sorge ad Oriente». Una spiegazione per il «grande pubblico» sulle origini del nome dell'Ordine sostiene che esso deriva dalla «Stella d'Oriente» che guidò i tre Magi fino alla grotta della natività di Gesù Cristo.

Tuttavia, uno sguardo al significato occulto del simbolismo dell'Ordine rende chiaro che si tratta di un riferimento a Sirio, la stella più importante della Massoneria, l'organizzazione madre dell'Ordine.

Helena Petrovna Blavatsky e Alice Ann Bailey (1880-1949), le due principali figure associate alla Teosofia, consideravano entrambe Sirio fonte di potere esoterico. La Blavatsky affermò che Sirio esercita un'influenza mistica su tutti gli esseri viventi ed è collegato ad ogni grande religione dell'antichità. Alice Bailey considerava la Stella del Cane la vera «Grande Loggia Bianca», e credeva che fosse il luogo d'origine della «Gerarchia Spirituale». Per questo motivo si ritiene che Sirio sia la «stella dell'iniziazione». Scrive la Bailey:

«Questa è la grande stella dell'iniziazione perché la nostra Gerarchia (espressione del secondo aspetto della divinità) è sotto la supervisione o sotto il controllo spirituale magnetico della Gerarchia di Sirio. Queste sono le principali influenze di controllo con cui il Cristo cosmico lavora sul principio del Cristo nel sistema solare, nel pianeta, nell'uomo e nelle espressioni inferiori della vita. Essa viene esotericamente chiamata la "stella lucente della sensibilità"»
Non diversamente dalla maggior parte degli scrittori esoterici, la Bailey ritiene che Sirio abbia un grande impatto nella vita umana:

«Tutto quello che si può fare nel trattare questo importante tema è elencare brevemente alcune delle influenze cosmiche che sicuramente influiscono sulla nostra terra producendo risultati sia nelle coscienze di ogni individuo che durante i rituali iniziatici che producono certi tipi di fenomeni. In primo luogo, vi è l'energia o forza emanata dalla stella Sirio. Cercando di tradurre in parole il concetto, l'energia del pensiero, o forza mentale, nella sua totalità, raggiunge il sistema solare da un lontano centro cosmico attraverso Sirio. Questo astro funziona da trasmettitore, o da punto focale, da cui partono quelle influenze che producono l'autocoscienza nell'uomo» 11.

- Aleister Crowley, l'Astrum Argentum e Kenneth Grant

Nel 1907, Crowley fondò il suo Ordine occulto chiamandolo A.A., un'abbreviazione di Astrum Argentum, che può essere tradotto con «Ordine della Stella d'Argento». Naturalmente, la «Stella d'Argento» era un riferimento a Sirio. Anche se Crowley si riferì quasi sempre alla Stella del Cane in termini velati, tutta la sua filosofia magica, dal suo sviluppo ai tempi della Massoneria arrivando fino agli ultimi anni nell'Ordo Templi Orientis, era completamente in linea con l'influenza di Sirio, che venne identificata ed espressa da altri scrittori della sua epoca.
Il presunto contatto con il suo Santo Angelo Custode (Aiwass) che lo portò successivamente alla stesura del Liber al Vel Legis («The Book Of The Law») tramite canalizzazione (fece da medium per conto dell'«Angelo»), si crede abbia avuto origine da Sirio. Se Crowley utilizzava parole in codice per descrivere Sirio, il suo discepolo Kenneth Grant (1924-2011) scrisse esplicitamente e ampiamente sulla Stella del Cane. Nei suoi numerosi libri, egli descrive spesso Sirio come un potente centro di potere magico-magnetico.

La sua convinzione che questa stella fosse la chiave centrale per svelare i misteri delle tradizioni egizie e tifoniane si rafforzò nel tempo e divenne lo scopo principale delle sue ricerche. Una delle tesi più importanti e controverse di Grant fu la sua scoperta della «corrente Sirio-Set», che è una dimensione extra-terrestre che connette Sirio, la Terra e Set, il dio egizio del Caos che in seguito verrà associato a Satana.

«Set è l'iniziatore, il mezzo di apertura delle coscienze umane ai raggi del dio immortale Sirio, il Sole del Sud [...]. Sirio, o Set, fu "colui che è senza testa" originale, la luce della regione inferiore (a sud) conosciuta (in Egitto) come An (il Cane), e quindi Set-An (Satana), il signore delle regioni infernali, il luogo del calore, a cui venne dato successivamente il nome di "inferno" da un'interpretazione moralistica»
Anche se ogni filosofia occulta descrive Sirio in maniera leggermente diversa, questa stella viene ancora considerata il «Sole dietro il Sole», la vera fonte del potere occulto. La stella viene reputata la culla della conoscenza umana e persiste ancora la convinzione che vi sia un forte collegamento tra la razza umana e questo astro. C'è un vero collegamento tra Sirio e la Terra?

La Stella del Cane è un simbolo esoterico che rappresenta realmente qualcosa che avviene nel regno spirituale? É entrambe le cose? Un fatto è certo: il culto di Sirio non è una «cosa del passato», ma anzi è più vivo che mai ai giorni nostri. Un sguardo in profondità alla nostra cultura popolare, pesantemente influenzata dal simbolismo occulto, rivela numerosi riferimenti a Sirio.

Sirio nella cultura popolare

I riferimenti diretti a Sirio nella cultura popolare sono troppi da elencare (ad esempio, provate a visualizzare il logo di Sirius, la più importante radio satellitare del mondo). Un aspetto più interessante da analizzare sono i riferimenti codificati a Sirio. Infatti, importanti film hanno al loro interno dei velati ma profondi riferimenti alla Stella del Cane (apparentemente destinati a coloro «che sanno»), dove la stella interpreta lo stesso ruolo che avrebbe nelle scuole misteriche: quello di insegnante divino o iniziatore
Conclusione

Dagli albori della civiltà fino ai tempi moderni, dalle remote tribù dell'Africa alle grandi capitali del mondo moderno, Sirio era – ed è ancora visto - come portatore di vita. Nonostante la disparità tra le culture e le epoche, alla Stella del Cane vengono riconosciuti gli stessi attributi misteriosi che possono indurci a chiederci: come possono tutte queste definizioni sincronizzarsi in modo così perfetto?

Esiste una fonte comune per questi miti di Sirio? La Stella del Cane è da sempre associata alla divinità ed è considerata una fonte di conoscenza e potere. Queste connessioni sono particolarmente evidenti quando si esaminano gli insegnamenti e la simbologia delle società segrete, che insegnano da sempre l'esistenza di un collegamento mistico con questo particolare corpo celeste. C'è un legame segreto tra l'evoluzione umana e Sirio? Risolvere questo enigma significherebbe svelare uno dei più grandi misteri dell'umanità.

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