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Un Chien Andalou (pronuncia francese: [œ̃ ʃjɛ̃ ɑ̃dalu], Un cane andaluso) è un cortometraggio muto francese del 1929 diretto, prodotto e montato da Luis Buñuel, che ne scrisse anche la sceneggiatura insieme a Salvador Dalí. Primo film di Buñuel, fu inizialmente distribuito in edizione limitata allo Studio des Ursulines di Parigi, ma ottenne un grande successo e rimase in sala per otto mesi.

Un Chien Andalou non ha una trama nel senso convenzionale del termine. Con una cronologia frammentata, che salta dall'iniziale "c'era una volta" a "otto anni dopo" senza che eventi o personaggi cambino, utilizza la logica onirica in un flusso narrativo che può essere descritto nei termini dell'allora popolare libera associazione freudiana, presentando una serie di scene vagamente collegate. Un Chien Andalou è un'opera fondamentale del cinema surrealista.

Sinossi

Un uomo affila un rasoio e lo prova sul pollice. Osserva la luna, che sta per essere tagliata a metà da una sottile nuvola. Una giovane donna fissa dritto davanti a sé mentre lui le avvicina il rasoio all'occhio. La nuvola che passa davanti alla luna provoca un taglio, seguito da un primo piano del rasoio che le apre l'occhio.

"Otto anni dopo", un giovane percorre in bicicletta una strada urbana indossando un saio da suora e portando una scatola a righe con una cinghia al collo. La donna della prima scena lo sente avvicinarsi e getta via il libro che stava leggendo. Va alla finestra e vede il giovane disteso sul marciapiede, con la bicicletta a terra. Esce dall'edificio e cerca di rianimarlo.

Più tardi, raccoglie i pezzi dei vestiti del giovane su un letto. L'uomo appare poi vicino alla porta, con delle formiche che escono da un buco nella sua mano. Una giovane donna androgina tocca una mano umana mozzata nella strada sottostante l'appartamento, circondata da una grande folla.

La folla si disperde quando un poliziotto infila la mano nella scatola precedentemente portata dal giovane e la porge alla donna androgina. La donna si ferma in mezzo alla strada stringendo la scatola, e viene investita da un'auto. L'uomo nell'appartamento sembra provare un piacere sadico nell'incidente, e fa un gesto verso la donna nella stanza con lui, scrutandola e palpeggiandole il seno.

La donna inizialmente gli resiste, ma poi gli permette di molestarla mentre la immagina nuda. La donna lo respinge mentre lui si addormenta e cerca di scappare correndo dall'altra parte della stanza. L'uomo la mette all'angolo mentre lei cerca di afferrare una racchetta per difendersi, ma improvvisamente raccoglie due corde e trascina due pianoforti a coda contenenti asini morti, tavolette di pietra con i Dieci Comandamenti, due zucche e due sacerdoti legati alle corde. La donna fugge dalla stanza. L'uomo la insegue, ma lei gli intrappola la mano, infestata dalle formiche, nella porta. Lo trova poi nella stanza accanto, vestito con gli abiti da suora.

Verso le tre del mattino, l'uomo viene svegliato dal citofono (rappresentato da uno shaker). La donna va ad aprire la porta e non torna. Un altro giovane entra nell'appartamento, gesticolando con rabbia verso il primo. Il secondo uomo lo costringe a gettare via i suoi abiti da suora e poi lo fa stare in piedi con la faccia rivolta al muro.

La donna torna nell'appartamento e vede una falena teschio. Il primo uomo la guarda con disprezzo mentre lei si allontana e si asciuga la bocca con la mano; i peli delle sue ascelle si attaccano poi al punto in cui era stata la sua bocca. Lei lo guarda con disgusto e lascia l'appartamento tirando fuori la lingua. Mentre esce dal suo appartamento, la strada lascia il posto a una spiaggia, dove incontra un terzo uomo con cui cammina a braccetto. Lui le mostra l'ora sul suo orologio e camminano vicino alle rocce, dove trovano i resti degli abiti da suora del primo giovane e la scatola. Si allontanano abbracciati felici e scambiandosi gesti romantici. "In primavera", la coppia è sepolta nella sabbia fino ai gomiti, immobile.

Cast e troupe

Simone Mareuil nel ruolo della giovane ragazza (nel ruolo di Simonne Mareuil)
Pierre Batcheff nel ruolo del giovane e del secondo giovane (nel ruolo di Pierre Batchef)

Regia: Luis Buñuel
Sceneggiatura: Luis Buñuel, Salvador Dalí
Produzione: Luis Buñuel
Fotografia: Albert Duverger, Jimmy Berliet (non accreditati)
Montaggio: Luis Buñuel
Musica: Richard Wagner
Distribuzione: Les Grands Films Classiques (Francia)
Data di uscita: 6 giugno 1929 (Francia)
Durata: 21 minuti
Paese: Francia
Lingue: Film muto (didascalie in francese)
Budget: Meno di 100.000 franchi