Gaza: l’eroismo di un popolo - 20231103 - Pangea Grandangolo

6 months ago
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Centosedicesima puntata della trasmissione Pangea Grandangolo, la rassegna stampa internazionale di Byoblu, andata in onda sul canale tv Byoblu il 03/11/2023.
Israele rivendica la responsabilità dell'attacco al campo profughi di Gaza che ha fatto strage di civili: in altre parole rivendica il suo “diritto” a sterminare i Palestinesi. Lo rivendica apertamente su Rete 4 l'ex ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar, il quale dichiara che obiettivo di Israele è “distruggere Gaza”. Lo conferma l’attacco terrestre israeliano a Gaza: insieme ai carri armati avanzano i bulldozer, che demoliscono ciò che ancora resta in piedi dopo i bombardamenti. Il piano è evidente: rendere impossibile la vita a Gaza, aprire quindi un “corridoio umanitario” per evacuare la popolazione. È già stato redatto da Amir Weitmann, influente membro della Knesset appartenente al partito di Netanyahu, un “Piano per il reinsediamento e la riabilitazione finale in Egitto dell'intera popolazione di Gaza”. In poche parole, il piano prevede di espellere l’intera popolazione dai Territori palestinesi, affossando definitivamente la creazione di uno Stato palestinese, a fianco di Israele, come deciso 76 anni fa dalle Nazioni Unite.
Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in un videomessaggio trasmesso non da Gaza ma dal suo ufficio centrale a Doha in Qatar, dichiara: “Noi abbiamo bisogno del sangue delle donne, dei bambini e degli anziani di Gaza per risvegliare in noi lo spirito di sfida che ci spinge ad andare avanti”. Appare strano che il leader di Hamas diriga il suo movimento dal suo ufficio centrale, situato a Doha a pochi chilometri dalla base di Al Udeid, la più grande base USA in Medioriente, sede del quartier generale delle forze aeree del Comando Centrale degli Stati Uniti.
Il fatto che Hamas sia stato sostenuto da Benjamin Netanyahu viene ulteriormente confermato da quanto da lui dichiarato nel marzo 2019, ad una riunione dei membri del partito Likud nella Knesset: “Chiunque voglia ostacolare la creazione di uno Stato palestinese deve sostenere Hamas e trasferire denaro ad Hamas. Questo fa parte della nostra strategia: isolare i palestinesi di Gaza dai palestinesi della Cisgiordania” (Haaretz il 9 ottobre 2023). Per anni Israele ha permesso che valigie con milioni di dollari in contanti, provenienti dal Qatar, entrassero attraverso i valichi di Gaza per essere consegnate ai capi di Hamas.
Questi e altri fatti confermano che quella scatenata il 7 ottobre in Medioriente è una operazione analoga a quella attuata l’11 settembre con l’attacco alle Torri Gemelle a New York. Lo scopo di tale operazione non è solo quella di cancellare i Territori Palestinesi, ma di aprire un largo fronte di guerra in un Medioriente in cui gli Stati Uniti, Israele e le maggiori potenze europee stanno perdendo terreno, come dimostra la prossima entrata di due paesi finora rivali, Iran e Arabia Saudita, nei BRICS insieme a Russia e Cina. Il piano deve però fare i conti con i popoli, a partire da quello palestinese, che sta dando prova di una eroica resistenza.
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